KAPHISIAS (Καϕίσιας)
G. Carettoni
Scultore greco la cui attività si sarebbe svolta alla metà del III sec. a. C. A tale epoca infatti risale una stele con il suo nome rinvenuta presso Tespie, che ricorda [...] venne aggiunto, in seguito, l'epigramma d'un mediocre poeta augusteo, Honestus, narrante la disgrazia di Thamyris che osò gareggiare con le Muse: Pausania (ix, 30, 2) vide a Tespie una statua del cieco Thamyris, ma non si sa se era l'ex voto eseguito ...
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MONNUS (Monnus)
L. Guerrini
Mosaicista romano, la cui firma appare nell'ottagono centrale di un mosaico ora al Museo Provinciale di Treviri. Si tratta di un grande mosaico pavimentale (m 5 dì lato) con [...] la raffigurazione delle Muse, delle Stagioni, dei Mesi rappresentati come dèi, di poeti e prosatori, tra cui Menandro, Virgilio, Arato, ecc. Ciascuna figura è indicata dall'iscrizione. Annesso a questo, c'è un altro mosaico pavimentale, appartenente ...
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Calliope (Caliopè)
Manlio Pastore Stocchi
Musa preposta all'epica e più in generale alla poesia d'ispirazione nobile e alta, di vasto impianto formale e d'intonazione pacata e solenne; donde l'interpretazione [...] o la sublimità di un episodio comportino un elevarsi del tono e richiedano un'assistenza particolare oltre a quella chiesta genericamente a tutte le Muse nella protasi (cfr. per es. Aen. IX 525 ss.). Di questo tipo è anche l'appello a C. di Pg 19 ss ...
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Poeta francese, nato a Monfort presso Auch (Guascogna), nel 1544, morto a Parigi nel 1590. Trascorse una giovinezza raccolta e studiosa, in cui maturò il disegno (già manifestato in un primo saggio, La [...] Muse chrestienne) di sottrarre la poesia alle ispirazioni pagane della Pléiade classicista per infondervi uno spirito biblico e religioso. Come protestante, entrò nel 1576 al servizio di Enrico di Navarra, che gli affidò missioni diplomatiche in ...
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(gr. Παρνασός ο Παρνασσός) Massiccio montuoso, uno dei più elevati della Grecia centrale, a N del Golfo di Corinto, al confine tra i nomi di Focide, di Ftiotide e di Beozia. È costituito da una massa [...] 2400 m s.l.m. (Liàkura, antico Licorea, 2457 m).
Sacro, nell’antichità, ad Apollo e a Dioniso e considerato sede delle Muse, divenne simbolo della poesia; nella tarda tradizione i suoi due gioghi furono denominati Cirra e Nisa e detti l’uno sacro ad ...
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Nisa
Clara Kraus
Nome geografico. Uno dei due vertici del Parnaso, monte della Tessaglia, ai confini con la Beozia, ricordato di frequente assieme all'altro, Cirra, dai poeti latini (cfr. Ovidio Met. [...] I 316 ss., II 221; Lucano Phars. V 73).
Senza esplicita menzione vi si allude come alla sede delle Muse in Pd I 16-18 Infimo a qui l'un giogo di Parnaso / assai mi fu; ma or con amendue / m'è uopo intrar ne l'aringo rimaso. L'altro vertice, Cirra, ...
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ONGARO, Antonio
Enrico Carrara
Poeta, nato a Venezia di famiglia padovana intorno al 1560, morto intorno al 1600 (?). Dopo vario errare si posò a Roma, dove, se per vivere doveva "le bilance trattar [...] d'Astrea pesanti", poteva però anche concedersi i diletti delle Muse, che convenivano (come egli immagina nel poemetto Hospitium Musarum) nel palazzo dei fratelli Girolamo e Michele Ruiz. Ma i suoi versi egli li dava al vento, e solo la pietà d'un ...
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QUINZIANO STOA, Gianfrancesco
Luigi Fassò
Umanista, nato in Quinzano (Brescia) nel 1484, ivi morto nel 1557. Si chiamava Conti, ma, secondo l'uso, si ribattezzò Quinziano in onore del paese nativo, [...] e Stoa perché sin da fanciullo veniva detto, per i suoi versi latini, "Portico delle Muse". Professore all'università di Pavia, coronato poeta in Milano nel 1509 da Luigi XII (che seguì poi in Francia nel 1512), fu molto ammirato dai contemporanei ...
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RINTONE (‛Ρίνϑων, Rhinthon)
Augusto Mancini
È il creatore della ilarotragedia, cioè l'inventore del travestimento burlesco della tragedia. Fiorì all'inizio del sec. III a. C. e fu contemporaneo, o di [...] poco più giovane, della poetessa Nosside (v.), che lo celebra "come un usignoletto delle Muse" in un grazioso epigramma conservatoci nell'Antologia Palatina (VII, 414). Nosside lo dice siracusano, mentre le fonti seriori lo fanno tarantino, ed è ...
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greco
Domenico Consoli
Denota per lo più chi era nato nella Grecia classica o comunque in Grecia dimorava: là onde poi li Greci il dipartiro (Pg IX 39); pria ch'io conducessi i Greci a' fiumi / di Tebe [...] poetando (XXII 88); quel Greco / che le Muse lattar più ch'altri mai (XXII 101, e similmente al v. 108); il gran duca de' Greci (Pd V 69; si noti, negli esempi su riferiti, il persistente uso sostantivato del termine).
All'interno di questa zona ...
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museo
muṡèo s. m. [dal lat. Musēum, gr. Μουσεῖον der. di Μοῦσα «musa2» (propr. «luogo sacro alle Muse»), nome di un istituto culturale dell’antica Alessandria d’Egitto]. – 1. a. Raccolta di opere d’arte, o di oggetti aventi interesse storico-scientifico,...
casa-museo
(casa museo) loc. s.le f. Abitazione privata di particolare interesse storico e culturale, di solito perché abitata in passato da un personaggio illustre, trasformata in museo aperto al pubblico. ◆ Una lettera, inviata dal poeta...