Medico e botanico (Alès 1706 - Montpellier 1767), autore della Nosologia methodica (1763) e del primo tentativo di classificazione delle malattie cutanee. ...
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Medico (Le Vigan, Quercy, 1641 - Montpellier 1715); si interessò all'anatomia, con speciale riguardo alla neurologia (Neurographia universalis). Il suo nome resta legato, tra l'altro, ad alcune formazioni [...] anatomiche: centro semiovale, ansa succlavia, il cosiddetto ventricolo del setto pellucido, una formazione del cervelletto (valvola di V.) e la valvola situata allo sbocco della vena cardiaca nel seno ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Montpellier 1766 - Monaco 1846). Partigiano delle idee rivoluzionarie, fu nel 1789 tra i primi a pubblicare i resoconti dell'Assemblea nazionale, legandosi a Mirabeau. [...] In disparte durante la dittatura di Robespierre, poi bonapartista, durante il Regno d'Italia, fu, dal 1804, uomo di fiducia di Eugenio di Beauharnais. Pubblicò, tra l'altro, un'edizione delle opere e dei ...
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Maresciallo di Francia (Belleville 1699 - Montpellier 1758). Colonnello nel 1719, si distinse nella campagna d'Italia del 1734-35; inviato ambasciatore a Vienna nel 1737, sottoscrisse l'anno seguente il [...] trattato di pace che concludeva la guerra di successione polacca. Durante la guerra di successione austriaca si segnalò in Provenza (1744) e in Fiandra (1747). Ambasciatore a Londra (1749-55), fu poi luogotenente ...
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Drammaturgo (Aix-en-Provence 1640 - Montpellier 1723). Convertito da Bossuet, passò dal protestantesimo al cattolicesimo (1682) e prese gli ordini sacri. Più che i suoi scritti teologici, oggi si ricordano [...] le sue commedie, scritte in collaborazione con J. Palaprat, soprattutto Le grondeur (1691), che ebbe molto successo e segnò l'inizio d'una breve rinascita della "comédie de caractère" dopo Molière, e poi ...
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Prelato e predicatore (Pernes 1632 - Montpellier 1710), in relazione con il circolo dell'Hôtel de Rambouillet, membro dell'Accademia francese (1673), vescovo di Lavaur (1685), poi di Nîmes (1687) ove, [...] anche dopo la revoca dell'editto di Nantes, si mostrò fermo, ma caritatevole, verso i protestanti. Scrisse, in francese e in latino, mediocri opere storiche e teologiche; come oratore sacro, fu paragonato ...
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Uomo politico e diplomatico francese (Montpellier 1753 - Barnes Terrace, Londra, 1812). Alle prime avvisaglie della Rivoluzione si fece sostenitore delle idee più spinte (Mémoire sur les États généraux, [...] leurs droits et la manière de les convoquer, 1788), ciò che non gl'impedì di accettare di rappresentare la nobiltà liberale agli Stati generali del 1789. Ma il suo atteggiamento incoerente lo costrinse ...
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Medico e biblista (Sauve, presso Montpellier, 1684 - Parigi 1766), figlio di un pastore calvinista passato al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes. Prof. di anatomia all'univ. di Tolosa (1710-20), [...] si segnalò con i suoi studî sull'origine della peste, sostenendo la possibilità del contagio e suggerendo rimedî e precauzioni. Fu poi medico di Augusto II di Polonia (1728), quindi, a Parigi, medico di ...
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Fisiologo e farmacologo francese (Agde 1912 - Montpellier 1994); prof. all'univ. di Montpellier. Ha scoperto l'effetto ipoglicemizzante di alcuni sulfamidici, divenuti poi i capostipiti di una serie di [...] prodotti detti ipoglicemizzanti orali e utilizzati nella terapia del diabete ...
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Agronomo (Saint-Romainde-Jalionas, Isère, 1863 - Montpellier 1937), uno dei creatori della viticoltura moderna. Fondò e diresse la stazione di viticoltura di Cognac, fu poi prof. di viticoltura (e dal [...] 1919 direttore) della Scuola nazionale di agricoltura di Montpellier. Contribuì a diffondere l'uso delle viti americane nelle regioni colpite dalla fillossera; si occupò anche di patologia della vite. Opere: Porte-greffes et producteurs directs (1902 ...
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euroregione
s. f. Regione europea. ◆ L’alta velocità ben diffusa in Spagna non unisce ancora Madrid a Barcellona, né c’è una pianificazione chiara […] sui destini di Catalogna e in particolare sul grande sogno «di sviluppare attorno alla città...