magi
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni originarie dei m. sono discusse, perché la maggior parte delle notizie proviene da autori greci e romani, che si riferiscono a un’epoca relativamente [...] ), le particolari funzioni attribuite dalle nostre fonti ai m., più conformi a una religione politeistica che non al monoteismo avestico (culto del fuoco e del sole, pratiche divinatorie, esorcistiche ecc.), e la descrizione di Erodoto, che vede ...
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Storico delle religioni (Trönö, Söderhamn, 1866 - Uppsala 1931), pastore luterano, prof. (dal 1901) di filosofia e teologia a Uppsala, quindi (1912) di storia delle religioni a Lipsia; dal 1914 arcivescovo [...] iranica e sviluppò una teoria generale dello svolgimento storico delle religioni, con particolare riguardo alla formazione del monoteismo. Tra le opere: Die Religionen der Erde (1905); il rifacimento del Kompendium der Religionsgeschichte di K. P ...
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teoforo, nome In onomastica (anche assolutamente teoforo), nome di persona che contiene un nome divino. Lo scopo dell’uso è di assicurare la protezione della divinità all’individuo che già nel suo nome [...] sentenze che esaltano la divinità (per es., babilonese Nabū-Kudurri-uṣur [Nabucodonosor] «il dio Nabū protegga il confine»). Nel monoteismo ebraico vari nomi o epiteti di Dio (Ēl, Yāh, Āb «padre»; Ādōn «signore»; ecc.) entrano nella composizione di ...
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Orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: questa concezione costituisce, insieme all’immortalità dell’anima, il nucleo della religione [...] è considerato E. Herbert of Cherbury, che fa dipendere da un istinto insito in tutti gli uomini la fede nel monoteismo. Particolarmente vivaci furono le correnti deistiche in Inghilterra: da ricordare la polemica di Ch. Blount contro i miracoli e il ...
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MEINERS, Christoph
Nicola Turchi
Erudito, nato a Warstade il 31 luglio 1747, morto a Gottinga, dov'era professore, il i° maggio 1810. Appartiene a quella schiera di studiosi che nella seconda metà del [...] sua immaginazione; nega alla mitologia (anche a quella superiore degli Egizî, Orientali, Greci) la capacità di sboccare nel monoteismo. Ritiene che la forma primitiva della religione sia il feticismo (che egli intende in senso assai lato, includendo ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] studi promossi a tale riguardo»23. Per inciso, lo stesso Jacques Maritain ben conosceva Peterson e il suo saggio sul monoteismo (fin dal 1935); tuttavia, non era tanto nei termini della fine dell’era costantiniana, quanto sotto la parola chiave della ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] secolo, nei Balcani.
Quella che è stata definita “l’ultima grande migrazione semitica” portò gli Arabi, appena convertiti al monoteismo predicato dal profeta Muhammad (morto nel 632 d.C.), alla conquista del Vicino Oriente e quindi ad affacciarsi nel ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] la propria intrinseca razionalità e, insieme a essa, quella della fede cristiana.
Erik Peterson pose a esergo del suo Monoteismo una frase tratta dal De vera religione di Agostino: «Anche la superbia ha dunque brama di unità [appetitum unitatis ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] dei tradizionali di Roma e il rivolgersi al dio dei cristiani, dal politeismo attraverso un vago filosofico enoteismo fino a un monoteismo cristiano, la storia del mondo avrebbe seguito un altro corso87.
In Der Kaiser und sein Gott Girardet segue il ...
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Anāhitā Antica divinità iranica che, associata a Mitra e Ahura Mazdā, ebbe culto in gran parte dell’Asia anteriore e influenza anche nel mondo greco-romano. Identificata dai Semiti con Ishtar e dai Greci [...] in Armenia e di culti cruenti nella Persia sasanide collegate con la figura della dea. Nella religione nazionale persiana ebbe posizione preminente e grande popolarità, tanto che fu accolta poi nello stesso monoteismo zoroastriano come Yazata (➔). ...
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monoteismo
s. m. [comp. di mono- e gr. ϑεός «dio»]. – Ogni sistema religioso che ammette l’esistenza di un solo dio, contrapposto a politeismo (v. anche enoteismo).
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.