PALLAVICINO, Orazio
Stefano Villani
PALLAVICINO (Pallavicini), Orazio. – Nacque a Genova intorno al 1540, secondo figlio di Tobia (morto nel 1581) e di Battina Spinola (1522-1607).
Il padre era un’importante [...] di dogana Thomas Smith che voleva manipolare il mercato a proprio vantaggio. Nei Paesi Bassi invece i Pallavicino ottennero un monopolio di sei anni in cambio di un prestito di allume per un valore di 30.000 sterline agli Stati Generali, che ...
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DEL MEDICO, Antonio
Chiara Garzya Romano
Nacque a Carrara il 2 apr. 1705 da Francesco e da Francesca Staffetti (cfr. albero genealogico in Carrara, Accademia di belle arti, Archivio Del Medico, Nobili [...] di Guastalla nel 1733) e abate, il D. non fu scultore, ma in linea con gli interessi della famiglia, tesa al monopolio sulle cave e sul commercio dei marmi, svolse attività di imprenditore di marmi, al servizio della committenza napoletana. A Napoli ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] università bolognese, presso la quale si laureò il 6 luglio 1904, discutendo una tesi sul monopolio, che fu pubblicata interamente l'anno successivo (Prodotto netto e monopolio, Bologna 1905).
A Bologna il giovane D. subì l'influenza di T. Martello e ...
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GENTILE, Costantino
Maria Carla Italia
Secondogenito di Stefano e di Maddalena Di Negro, nacque a Genova presumibilmente verso la fine del Quattrocento. Due dei suoi quattro fratelli, Leonardo e Stefano, [...] del G. si delineò dopo la metà del secolo, quando i Genovesi, consolidando la loro posizione di quasi assoluto monopolio quali prestatori di denaro alla Corona spagnola, subentrarono ai banchieri tedeschi, egemoni negli anni Trenta e Quaranta. Grazie ...
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ANTONIO da Pandino
Renata Cipriani
Lombardo, figlio di Stefano, nei documenti è detto frate, ma probabilmente fu solo terziario, infatti non risulta mai residente in conventi. Il Monneret pensò appartenesse [...] fra l'Opera del Duomo e i frati della Certosa di Pavia per la fornitura di vetri, di cui il duomo deteneva il monopolio. Nell'aprile del 1477 fornisce la rete di rame per la vetrata del duomo offerta dai Notai, che era stata eseguita da Cristoforo ...
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GONIN, Francesco
Sabrina Spinazzè
Nacque a Torino il 16 nov. 1808 da Giovanni, di Luserna San Giovanni in provincia di Torino, e da Sara Castanier, ginevrina, entrambi di religione valdese.
Si formò [...] di Felice Festa, il primo a sperimentare nel Regno di Sardegna la tecnica della litografia, di cui detenne il monopolio fino al 1830.
Si trattava di un procedimento destinato ad aprire nuove possibilità nel settore della riproduzione artistica: per ...
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MACETTI (Masetti, Massetti, Mazzetti)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari, scultori e stuccatori lombardi originari di Rovio (Canton Ticino). La prima notizia riguarda Pietro, che nel 1592 [...] del Seicento alla seconda metà del Settecento, nell'ambito dell'arte degli scultori di nazione lombarda, che avevano il monopolio della produzione di manufatti scultorei e del commercio dei marmi.
La loro solidarietà di mestiere e di nazione era ...
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BUSACCA, Raffaele
Francesco Brancato
Nacque a Palermo da Giacomo, marchese di Gallidoro, e da Rosalia Costantino il 10 genn. 1810. Compiuti i primi studi nella città natia presso i padri dell'oratorio [...] facendosi sostenitore della iniziativa privata e della libertà di commercio.
Per la libera concorrenza e contro ogni forma di monopolio si schierò ancora a proposito della famosa questione degli zolfi, per cui era stato, dietro compenso, concesso dal ...
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ACCIAIUOLI, Raffaele
Fausto Nicolini
Nato a Firenze nel sec. XVI, almeno per una decina d'anni esercitò in Napoli mercatura e banca, quella in società con l'altro fiorentino Giuliano Del Tovaglia, questa [...] dato in appalto): nel quale arrendamento. loro "luogotenente" in Capitanata era un altro Acciaiuoli, Donato. Loro "sostituto" in Monopoli era, invece, un Vincenzo Cini, al quale, fallito, erano state sequestrate alcune mercanzie, di cui il 13 luglio ...
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CHELLI, Domenico
Tommaso Scalesse
Nato a Firenze il 1º luglio del 1746, iniziò la sua attività di architetto e scenografo nei teatri del Cocomero e della Pallacorda. Egli lavorò anche a Milano, ma chiamato [...] definito "il novello Paolo Veronese del teatro italiano" e paragonato a Ferdinando Bibiena, il C. impose una sorta di monopolio sulla scenografia locale anche attraverso i suoi allievi.
A Napoli nel 1783 fu autorizzato, "senza recar peso al regio ...
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monopolio
monopòlio s. m. [dal lat. monopolium, gr. μονοπώλιον, comp. di μονο- «mono-» e tema di πωλέω «vendere»]. – 1. a. Nel linguaggio econ., accentramento dell’offerta o della domanda del mercato di un dato bene o servizio nelle mani di...
monopolare
agg. [der. di monopolo, o comp. di mono- e polo1]. – Che si riferisce a un solo polo. Anche, sinon. di unipolare, nelle sue varie accezioni.