MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] più imponenti in quanto nella scomparsa di Federico, l'Anticristo, si riviveva tragicamente la fine dell'Impero romano: il Mongibello, con le sue apocalissi e con i suoi scenari di fuoco, diveniva il soggiorno ideale per l'imperatore ghibellino ...
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Sicilia
Ernesto Pontieri
Giorgio Santangelo
Pier Vincenzo Mengaldo
(Cicilia). – Storia. Le vicende storiche della S. che ebbero profonda influenza e risonanza nell'animo della generazione alla quale [...] un riferimento geografico emblematico della S.: nella mitica evocazione, nel canto di Capaneo, dei ciclopi che stanno in Mongibello a la focina negra (If XIV 56) - dove la fonte letteraria virgiliana si arricchisce delle confluenze ovidiane e ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] Phlegrae ! ") in una rappresentazione di Giove smarrito (If XIV 55-58 o s'elli stanchi li altri a muta a muta / in Mongibello a la focina negra, / chiamando " Buon Vulcano, aiuta, aiuta! ", / sì com'el fece a la pugna di Flegra). Nel medesimo canto ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] dei dominatori germanici, arabi e bizantini. Documentano questa fase, per l’arabo, nomi di luogo siciliani (Caltagirone, Calatafimi, Mongibello) o voci come cubbaita «specie di dolce» o tabbuto «cassa da morto», filtrati in italiano in epoca recente ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] dubbio, se fosse il Tempio di Diana in Effeso, over il Palagio di Salomone», che lancia «tutte le vampe del Mongibello, del Vesuvio, e del monte Etna», grazie a «fochi bizaramente mestati, con girasoli, alberi, e chioche così lucide, che rubavano ...
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L’inclusione dell’onomastica (ovvero l’insieme dei nomi propri di un sistema linguistico e, al contempo, la scienza specialistica che se ne occupa) all’interno di un volume nel quale si parla di identità [...] Calatafimi (Trapani), Calatabiano (Catania), ǧabal («monte»), come Gibellina (Trapani), e il nome antico dell’Etna, Mongibello, oppure marsā («porto»), come Marsala (Trapani). L’arabo ha inoltre lasciato tracce importanti nella veste fonetica moderna ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] lotta di giganti, degna dello Swift: «Crescono e combattono: chi piglia la luna per iscudo, chi il sole; altri si scagliano Etena e Mongibello nel capo l'un l'altro; chi sorbisce il mare in una boccata e lo sputa nel viso al suo nimico ...» (voi. cit ...
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mongibello
mongibèllo s. m. [comp. tautologico di monte e dell’arabo giabal «monte» (v. gebel)], non com. – Propriam., nome proprio, altra denominazione dell’Etna, vulcano della Sicilia, esteso talora, nell’uso letter., al sign. generico e...
gebel
gèbel s. m. [dall’arabo gebel, variante di traslitt. di giabal, pl. gibāl o aǵbāl]. – Termine che significa monte isolato, o gruppo o catena di monti, o anche altopiano, frequentissimo nella toponomastica di tutto il mondo di lingua...