Antica unità di misura di massa (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina), usata da Babilonesi ed Ebrei.
Presso gli Ebrei, moneta d’argento, introdotta forse nel 2° sec. a.C. e corrispondente in massa al [...] tetradramma greco coniato nelle città fenicie.
Dal 1978, unità monetaria dello Stato d’Israele in sostituzione della lira. Nel 1985, dopo una riforma monetaria, è stato introdotto il nuovo shekel ...
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(o quartaruolo) Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 l; era la quarta parte del barile.
Piccola moneta di mistura veneziana, coniata a cominciare dal dogato [...] di Enrico Dandolo, del valore di 1/4 di denaro.
Moneta di Giovanna II d’Angiò-Durazzo regina di Napoli, coniata all’Aquila e chiamata q. aquilano, equivalente a 1/4 di carlino, detta anche cella. ...
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Denaro pavese nuovo o pavese corrente coniato nella zecca di Pavia nei primi decenni del 12° secolo.
E. (sp. enrique) fu detta anche la moneta d’oro coniata nel 15° sec. da Enrico IV re di Castiglia. ...
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Satrapo della Battriana alla metà del 3º sec. a. C.; cercò di affrancarsi dalla soggezione all'Impero dei Seleucidi. Sembra che per primo battesse moneta in nome proprio assumendo anche il titolo di re [...] (239) ...
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Antica unità di misura di superficie usata a Palermo prima dell’adozione del sistema metrico decimale; equivaleva a una canna quadrata (4,2633 m2).
Moneta d’oro, equivalente a un quarto del dīnār arabo, [...] coniata in Sicilia dagli emiri aghlabiti e fatimidi e poi dai sovrani normanni e svevi ...
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Monopolii
Jean-Marie Martin
Nel Regno normanno di Sicilia lo stato, per quanto conservasse il monopolio di alcune attività propriamente pubbliche (coniazione della moneta, amministrazione della giustizia), [...] concedendo diritti fiscali soltanto ai baroni e ai conti, non pretendeva monopolii di tipo economico. Esercitò un controllo diretto solo su due tipi di attività economiche: per ragioni igieniche controllava ...
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dinar
La valuta aurea del mondo islamico in epoca classica, nota anche come mithqal. Il nome deriva dal gr. dinarion (lat. denarius), indicante all’origine la moneta argentea, poi sinonimo del solidus [...] da 0,2125 g di oro a titolo elevato. Fino al sec. 12°, il d. mantiene tali caratteri, che ne fanno una moneta assai ricercata in tutto il Mediterraneo. In seguito, esso perde progressivamente il suo valore intrinseco e cessa di essere coniato nel sec ...
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Fiorino d’argento emesso a Firenze nel 13° sec., con la figura di s. Giovanni Battista e il giglio. L’argento al titolo di questa moneta fu detto argento di p. (o anche argento p.) e il titolo divenne [...] misura legale obbligatoria per le successive emissioni e per i lavori d’argenteria. Altre monete con lo stesso nome furono il p. di Roma e il p. di Lucca ...
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Uomo politico ed economista giapponese (Kagoshima 1835 - Tokyo 1924). A partire dal 1881 fu più volte responsabile del dicastero delle Finanze: combatté l'inflazione stabilizzando la moneta, pose il sistema [...] di conversione su solide basi, concentrò l'emissione nella Banca del Giappone (1882) e introdusse il monometallismo aureo (1897). Primo ministro nel 1891 e nel 1896, dovette in entrambi i casi rinunciare ...
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(o bagherone) Nome usato al principio del 16° sec. a Parma per indicare il quarto di quattrino o denaro e, quando il denaro non fu più moneta effettiva, anche in altre città per le monete di rame di poco [...] valore, come i mezzi bolognini coniati a Bologna nel 1612 e le corrispondenti monete di Ferrara e Modena. Il termine sopravvive nel dialetto di Parma ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).