Quantità di un bene o servizio che si è disposti a cedere contro un dato corrispettivo, per lo più contro moneta a un dato prezzo.
Nel linguaggio della pubblicità e del commercio il termine, seguito da [...] una specificazione, indica il modo in cui viene effettuata la diffusione di un prodotto o di una merce nel mercato al dettaglio, con condizioni di vendita particolarmente vantaggiose per l’acquirente.
Diritto
O. ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] .
91. Ibid., doc. 163.
92. Frederic C. Lane, Exportations vénitiennes d'or et d'argent de 1200 à 1450, in Études d'histoire monétaire, XIIe-XIXe siècles, a cura di John Day, Lille 1984, pp. 29-48.
93. H. Simonsfeld, Der Fondaco dei Tedeschi, doc. 119 ...
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Unione Europea
Organizzazione internazionale regionale di integrazione economica e politica, sorta dal processo avviato, negli anni 1950, con l’istituzione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio [...] coesione economica, sociale e territoriale e la solidarietà tra gli Stati membri; l’unione economica e monetaria, che ha per moneta l’euro; e, nelle relazioni esterne, la promozione dei valori e degli interessi dell’UE, contribuendo alla pace, alla ...
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Nel diritto romano, antica forma di compravendita reale (mancipatio), che, in origine, prevedeva lo scambio contestuale di cosa contro prezzo, quest’ultimo ancora rappresentato da moneta non coniata, e [...] la sua volontà di far propria la cosa secondo il diritto dei Quiriti. Quando, in età repubblicana, venne introdotta la moneta coniata, l’uso della pesatura, pur di per sé non scomparso, divenne un mero orpello, sicché il prezzo veniva pagato ...
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Nel mondo antico banche (τράπεζαι) e magazzini (ϑησπεζαι) nei quali sono depositate prevalentemente merci fungibili, non deperibili, hanno molti caratteri in comune; quindi vanno trattati insieme.
Banche [...] ai danni che al risparmio e al commercio derivarono dall'abitudine dei principi di alzare o abbassare ad arbitrio il valore della moneta, e dall'uso generale di fondere e assottigliare i singoli pezzi. Fu così che si pensò di affidare in deposito il ...
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Sono strumenti e procedure diretti a ridurre gli spostamenti materiali di denaro da un soggetto all’altro, al fine di regolare le transazioni economiche instaurate. Ciò si realizza attraverso il ricorso [...] ha consentito, inoltre, la diffusione di sistemi di pagamento telematici (per esempio, le carte prepagate) che si avvalgono della moneta elettronica o dell’apertura di conto per effettuare gli acquisti in rete. Rilevanza assume anche l’istituto della ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] giugno 1919 a 114,5 al 30 giugno 1922); circolazione viziata dall'inflazione (20,5 miliardi di biglietti alla fine di ottobre 1922) e moneta ridotta a ¼ del suo valore di fronte alla sterlina e a meno di ¼ di fronte al dollaro e all'oro (cambî, al 31 ...
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, Gianfranco Giurista (Foggia 1943 - Napoli 2003). Studioso di diritto commerciale e bancario, ha insegnato nelle univ. di Bari, Teramo e Napoli ‘Federico II’.
Tra le sue opere: le monografie Coobbligazione [...] cambiaria e solidarietà disuguale (1974); Bancogiro e moneta scritturale (1979); il contributo Le obbligazioni per il 5° vol. del Trattato delle società per azioni diretto da Colombo e Portale (1988); il manuale di Diritto commerciale (1986). Ha ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] , Boston-London 1979; M. Catucci, Galianea. F. G. tra letteratura ed economia, Roma 1986; G. Di Nardi, intr. a F. Galiani, Della moneta, Napoli 1987, pp. V-XIX; L. De Rosa, intr. a F. Galiani, Dialogues…, Napoli 1987, pp. V-LXXV.
I giudizi del Croce ...
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Davidson, David
Economista svedese (Stoccolma 1854 - Uppsala 1942). Nel 1880 fu nominato professore di economia e di diritto tributario all’Università di Uppsala, dove rimase fino alla conclusione della [...] sua carriera (1919). Diede notevoli contributi alla teoria del capitale e a quella della moneta (➔ monetarismo), introducendo la cosiddetta norma di Davidson. Nel 1920 fu nominato membro dell’Accademia reale svedese delle scienze. Tra le sue opere: ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).