RUPIA (rupee)
Giuseppe Castellani
Moneta delle Indie orientali che ha largo corso nell'Asia, specialmente nei paesi musulmani. La rupia d'argento è coniata anche dall'Inghilterra per i suoi possessi [...] crores. La rupia è divisa in 16 annas, e ogni anna in 4 pice o 12 pies. Quando si trattò di creare una moneta speciale per la colonia italiana del Benadir, dove la circolazione monetaria era basata sul tallero di Maria Teresa con spezzati di rame di ...
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QUARTAROLA
Giuseppe Castellani
. Moneta d'oro genovese che aveva il peso e il valore del tarì d'oro e si ragguagliava a un quarto del genovino o ducato, donde forse la denominazione. Siccome però la [...] la mezza quartarola, detta pure ottavino, che corrispondeva a un soldo della moneta genovese.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, III, tav. II, nn. 1-5; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; Tavole descrittive delle monete della zecca di ...
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Moneta coniata nel 1278 nella zecca di Napoli da Carlo I d’Angiò, in oro e in argento, con lo scudo bipartito di Francia e Gerusalemme sul recto e la scena dell’Annunciazione sul verso (ebbe perciò anche [...] , attraverso varie modifiche (prima e più importante quella di Carlo II d’Angiò del 1303 che le procurò il nome di c. gigliato), divenne poi moneta di conto e fu emessa fino al 1860. Ebbe larghissima diffusione e fu imitata in Francia e in Oriente. ...
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soldo Antica moneta europea (s. d’oro) derivante dal solido del Basso Impero. Attraverso numerose trasformazioni, il s. in Italia, fino all’inizio della Seconda guerra mondiale, fu la ventesima parte della [...] lira e cioè la moneta di rame da 5 centesimi. ...
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Nome (dall’arabo mautabān, moneta in corso durante le crociate) dato al ducato d’argento o grosso, fatto coniare dal doge Enrico Dandolo verso il 1202; prima moneta veneziana importante, ebbe largo credito [...] e fu imitato in altre zecche italiane ...
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santalena
C. Federigo Melis
Moneta d'incerta origine e che non si ritrova nelle migliaia di documenti commerciali dell'età dantesca e successive, richiamata da D. nel Convivio (IV XI 8 Veramente io [...] i costantinati, i romanati, i michelati e, quindi, le santalene, differenziati tutti dall'effige di imperatori o santi. Per la nostra moneta l'effige sarebbe stata quella di s. Elena, madre di Costantino; ma si deve pensare a un'epoca molto più tarda ...
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sesino Moneta coniata da quasi tutte le zecche italiane (14°-18° sec.). Per le lievi differenze di massa e di lega con il quattrino, è difficile distinguerlo da questo quando il valore non è espressamente [...] indicato o non risulti accertato da documenti. L’eccessiva abbondanza delle emissioni portarono all’abolizione di questa moneta. ...
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tesorizzazióne Accumulazione di moneta e di metalli preziosi da parte dei privati che non li destinano a investimenti. Anche l'aumento delle riserve bancarie e la costituzione di riserve di guerra da parte [...] degli Stati. La nozione di t. acquista un senso rigoroso quando la si collega all'idea di velocità di circolazione della moneta: se la t. aumenta, la velocità di circolazione diminuisce. ...
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solino Moneta d’argento del valore di un soldo, fatta coniare da Ludovico III Gonzaga marchese di Mantova, con il sole raggiante per tipo: fu battuta anonima dai successori e imitata a Guastalla da Cesare [...] I Gonzaga e a Sabbioneta da Vincenzo Gonzaga.
Con lo stesso nome è indicata una moneta d’argento emessa da Ferdinando Gonzaga duca di Mantova e dai suoi successori. ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).