(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] chiavi. Vinto dalle parole del papa, andò a far penitenza nella basilica di San Pietro, depose qui le insegne regie, si ritirò è ancora sicuro che A. Corelli sia stato, oltre che a Monaco, a Heidelberg e a Hannover, sicura è la presenza dell'altro ...
Leggi Tutto
Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] , e preoccupazioni sempre più dogmatiche e liturgiche. Questo, per esempio, mostrano il Menologio di Basilio III in Vaticano (fine sec. X) e le Omelie del monaco Giacomo (sec. XII) della Biblioteca Nazionale di Parigi. Ma, nonostante tale evoluzione ...
Leggi Tutto
(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] salmi in latino e in greco trascritto in caratteri latini; il Basiliano (V) del sec. VIII, che comprende tutto l'Antico sec. IX, a Dresda; inoltre i frammenti di Frisinga (r), ora a Monaco, sec. VI. Per gli Atti e le altre lettere nominiamo il gigas ...
Leggi Tutto
NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] d'Ungheria, e fu eretta su un'area occupata nel sec. 7° da un cenobio basiliano intitolato a s. Pietro del Monte e successivamente passato alle monache benedettine. Si sa che nel 1298 era ancora in costruzione il dormitorio, mentre solo dal 1307 ...
Leggi Tutto
Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] , in Miscellanea G. Mercati, III (Studi e Testi, 123), Città del Vaticano 1946, pp. 464-489.
M. Scaduto, Il Monachismobasiliano nella Sicilia medievale. Rinascita e decadenza sec. XI-XIV, Roma 1947.
A. A. Vasiliev, Imperial Porphyry Sarcophagi in ...
Leggi Tutto
BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] ep. 72), che lo elevò al seggio episcopale di Gerace, ci informa soltanto che B. si preparò al monacato e al sacerdozio nel monastero basiliano di Sant'Elia di Capasino (Gàlatro), nella diocesi di Mileto. Certo è ormai, dopo gli studi recenti (Schirò ...
Leggi Tutto
LASCARIS, Costantino
Massimo Ceresa
Nacque a Costantinopoli in una data collocabile tra il 14 giugno 1433 e lo stesso giorno dell'anno successivo. Poco si conosce dei diciannove anni che il L. trascorse [...] siciliana dove ancora si insegnava il greco, nel monastero basiliano di S. Salvatore al Faro, e l'insegnamento L. intendeva in questo modo continuare la storia universale di Giorgio Monaco, cronista del secolo IX, che si arrestava all'842, e aggiunse ...
Leggi Tutto
MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] Real Colegiata de San Isidro, 2), miniati nel 945 dal monaco Florentius, utilizzano gli stessi elementi cromatici ed espressivi della Bibbia sacro, come si può vedere nei libri del monastero basiliano di S. Salvatore di Messina, per es. il codice ...
Leggi Tutto
Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] , si legge ancor oggi a grandi caratteri al centro della basilica di Santa Maria della Salute, eretta nel Seicento dopo la con la "translatio" di san Nicola a Bari scritta dal monaco Niceforo e pubblicata da Francesco Nitti Di Vito, La traslazione ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] comune e il monachesimo cenobitico organizzato, che trova un impulso nell’attività di Basilio, pare difficilmente negabile98.
Accanto alla figura del monaco, bisogna isolare quella del dottore impegnato nell’evangelizzazione. Benché le due figure non ...
Leggi Tutto
basiliano
baṡiliano agg. e s. m. – 1. agg. Appartenente o relativo al dottore della Chiesa s. Basilio di Cesarea, detto il Grande; soprattutto nella denominazione ordine b. (o di s. Basilio), impropriamente usata dal sec. 11° per designare...
archimandrita
s. m. [dal lat. tardo archimandrita, gr. ἀρχιμανδρίτης, comp. di ἀρχι (v. archi-) e μάνδρα «recinto» quindi «monastero»] (pl. -i). – In origine, il superiore di un monastero greco, poi (sec. 6°) di una federazione di monasteri;...