Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] motivi della cultura arabo-musulmana.
Nell’architettura religiosa i M. mantennero la tradizione visigotica nella molteplicità delle piante delle loro chiese, risentendo dell’influenza islamica soprattutto nella decorazione. Caratteristica costante è ...
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Francescano di origine fiamminga (n. 1215 circa - m. 1270 circa). Fu dei famigliari di s. Luigi re di Francia, che (1248) accompagnò in Terra Santa prendendo stanza ad Acri. Come suo messo si recò insieme [...] ivi scrisse la relazione del suo viaggio, che è una delle più importanti fonti geografiche del Medioevo per la molteplicità delle osservazioni e dei dati scientifici, etnici, linguistici, antropologici. Fu poi a Parigi dove ebbe rapporti con Ruggero ...
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Guglielmo di Ruysbroek
(o Rubruquis) Francescano di origine fiamminga (n. 1215 ca.-m. 1270 ca.). Accompagnò Luigi IX re di Francia nella settima crociata in Terra Santa (1248), stabilendosi ad Acri. [...] Acri e ivi scrisse la relazione del suo viaggio, che è una delle più importanti fonti geografiche del Medioevo per la molteplicità delle osservazioni e dei dati scientifici, etnici, linguistici e antropologici. Fu poi a Parigi, dove ebbe rapporti con ...
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BIZZARRI, Pietro
Silvana Menchi
Nato nel 1525 in Umbria, egli si dice talora "Perusinus", talaltra "Sentinas", cioè di Sassoferrato Castello, come afferma il Giacobilli (Bibliotheca Umbriae, Fulgineae [...] e rare espressioni del B. intorno alla religione, nella sua convinzione che esista un solo cristianesimo al di là della molteplicità dei riti, nelle sue speranze conciliari ed ecumeniche.
Le prime notizie precise intorno alla vita del B. risalgono al ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto, esser Dio fonte di luce da cui "emana" la molteplicità, ecc. In particolare, la riduzione della totalità dell'essere a Dio e l'affermazione della presenza di Dio negli esseri come ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] univoca dell'essere e una interpretazione "materialistica" del rapporto di "partecipazione" (modulo tipicamente platonico per definire i rapporti unità-molteplicità); di qui certe tesi che gli vengono attribuite, come: "Dio è pietra nella pietra". ...
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Agiografia e culto costantiniano delle Chiese d’Oriente
La figura di Costantino tra l’invasione araba e la quarta crociata
Thomas Pratsch
In epoca mediobizantina, tra il VII e il XII secolo1, quando [...] furono redatte da autori cristiani. Da lungo tempo ormai l’Impero non si contraddistingueva per pluralità e molteplicità, fattori invece ancora tangibili durante il Tardoantico. Ora l’Impero era, nel complesso, uniformemente cristiano, sebbene ...
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Śiva Divinità tra le più venerate della mitologia indù, membro della triade divina (trīmūrti) con Brahmā e Viṣṇu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, Ś. assume forme [...] La divinità femminile che spesso lo accompagna, simbolo della sua śakti, assume anch’essa diverse sembianze. La molteplicità e la compenetrazione delle varie manifestazioni del dio sono sottolineate da particolari iconografie, che lo ritraggono col ...
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jainismo
Dottrina indiana dei seguaci dei 24 maestri Jina («vittoriosi»), riuniti in comunità monastiche, con elementi comuni all’induismo. Apparve storicamente tra il 6° e il 5° sec. a.C. con Mahavira [...] le principali sono quelle degli Svetambara e dei Digambara. Religione non dogmatica, il j. non propone una verità assoluta ma accetta la molteplicità dei punti di vista, purché correttamente formulati: di qui l’importanza dello studio della logica. ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] popolareggiante. Devoto (1940) diffidava di tale bipartizione, intuendo un quadro più complesso, per la presenza di una molteplicità di focolai attraverso i quali gli elementi cristiani si sarebbero fatti strada. Le parole tecniche si diffusero al di ...
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molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di interessi...
-plo
[ricavato dal lat. duplus, triplus, ecc., forme equivalenti alle più com. duplex, triplex, ecc.; cfr. gr. διπλοῦς, τριπλοῦς, ecc.]. – Secondo elemento, atono, che serve a formare aggettivi moltiplicativi: triplo, quadruplo, quintuplo,...