Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] , 1921, l'opera scenicamente rivoluzionaria che, insieme con Ciascuno a suo modo, 1924, e Questa sera si recita a soggetto, 1930, costituisce la la sua disadorna, antiletteraria parola al virtuosismo verbale e musicale dell'età dannunziana, egli ...
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sordità Riduzione o mancanza della capacità mono- o bilaterale di percepire i suoni. I deficit uditivi (ipoacusie) possono essere distinti, a seconda della loro origine, in tre forme principali: di trasmissione [...] che l’uso dei segni nell’educazione al linguaggio verbale non ha alcuna influenza negativa sulla comprensione della lettura già dispone degli strumenti concettuali di una lingua acquisita in modo per lui naturale (in questo caso una lingua dei segni ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] simboli più comuni sono: F=frase, SN=sintagma nominale, SV=sintagma verbale, Art=articolo, N=nome, V=verbo. Come esempio di grammatica a la diversità superficiale, sono interpretabili allo stesso modo in quanto hanno un’identica struttura profonda; ...
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In medicina, metodica estremamente dettagliata per la rappresentazione del sistema nervoso, e in particolare del cervello, ottenuta con tecniche di risonanza magnetica funzionale.
Approfondimento di Adina [...] prefrontale e paraippocampale è correlata con la qualità del ricordo verbale e visivo: il tracciato dell’attività neuronale durante la , gli studi di imaging hanno mostrato in modo coerente che le regioni della corteccia prefrontale sono ...
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Secondo un’ampia accezione, il grande spazio peninsulare e insulare dell’estrema Asia sud-orientale abitato da genti malesi, grosso modo corrispondente alla Penisola di Malacca e alla maggior parte delle [...] ). Lingua agglutinante con un ristretto numero di prefissi e suffissi; fa largo uso della duplicazione, privilegia l’aspetto verbale sul tempo; ha un lessico vastissimo che ha assunto, nel corso di una storia multisecolare di contatti con diverse ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] per gradi, entro le varie c. di dipendenti, in modo che sia prestabilito il loro ordinamento gerarchico all’interno dell’impresa i più comuni sono: SN = sintagma nominale, SV = sintagma verbale, N = nome, V = verbo, Art = articolo.
Matematica
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Forma poetico-musicale (dalla locuzione inglese to feel blue «essere malinconico») nata nel Sud degli Stati Uniti, negli anni che precedono la guerra di secessione (1861-65), dal combinarsi di elementi [...] divisa in 3 segmenti di 4 misure ciascuno. La sua struttura verbale-musicale è data, in sostanza, da uno schema strofico AAB ( 5° e 7° grado della scala musicale, con sovrapporsi del modo minore a quello maggiore). Le tematiche – gioie e dolori dell’ ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] sua volta designato il democriteo Nausifane di Teo). In ogni modo è certo che la sua concezione è da collegare da l'ἀϕασία, cioè l'astensione da qualsiasi discorso o espressione verbale, destinata irrimediabilmente a dare per vero o per falso ciò ...
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Luogo dove i cardinali, in clausura, procedono all’elezione del papa e il complesso dei cardinali che vi prendono parte.
La sua origine si fa risalire alle singolari circostanze che accompagnarono l’elezione [...] , con la costituzione Ubi periculum (1274), canonizzò in certo modo l’operato dei Viterbesi e prescrisse per l’elezione del papa nome scelga. L’accettazione si conclude con la redazione di un verbale e la vestizione del papa per il rito d’obbedienza. ...
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In linguistica, riflessivoverbo r., il verbo transitivo rappresentante un’azione che, emanata dal soggetto, investe questo stesso in qualità di oggetto: io mi lavo, che equivale a io lavo me stesso (riflessivoforma [...] r. propria). Tale azione verbale è espressa in modo diverso da lingua a lingua: mediante desinenze particolari, per es., le desinenze mediali in greco (λούεται «si lava») e in molte lingue indoeuropee antiche, o le desinenze passive in latino ( ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...