Generazione del ’98 Gruppo di scrittori spagnoli operanti tra la fine del 19° sec. e gli inizi del 20° (M. de Unamuno, P. Baroja, Azorín, A. Machado), diversi fra loro per tendenze o per origini culturali, [...] la propria terra, e specialmente la Castiglia; una sensibilità nuova li spinse ad apprezzare il paesaggio castigliano e a evocarlo con una tecnica e un gusto che non sono lontani da quelli del modernismo con il quale spesso la G. del ’98 si confonde. ...
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PELLEGRINO, Michele
Alessandro Parola
PELLEGRINO, Michele. – Nacque il 25 aprile 1903 a Roata Chiusani, frazione di Centallo, in provincia di Cuneo.
La sua famiglia era di origini modeste e travagliate: [...] del resto un clima di restaurazione, sull’onda lunga dell’enciclica Pascendi di papa Pio X, che aveva condannato il modernismo in quanto «sintesi di tutte le eresie».
Concluso il percorso scolastico superiore nel 1922, compì il passaggio naturale e ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] a F. de Rojas, sono opere legate ancora in parte a schemi medievali e cortesi, anche se a ogni passo un soffio di modernità tende a superarli.
Negli stessi anni l’opera dell’erudito e grammatico E.A. de Nebrija sintetizza il passaggio a un Umanesimo ...
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BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] di fondo, di politica interna ed estera, cronache vaticane, e conducendo "campagne" a illustrazione del sindacalismo e del modernismo. Cominciò anche ad occuparsi di critica letteraria, in quella "terza pagina" creata appunto dal Bergamini, e che il ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] popolazione di età superiore ai 4 anni, seguito immediatamente dall'italiano (con il 3,9%, pari a 555.300 persone), e dal greco moderno (307.800 persone, il 2,2%), sino a un totale di ben 2.404.600 individui di lingua materna diversa dall'inglese, il ...
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Zajc, Dane
Sergio Bonazza
Poeta e drammaturgo sloveno, nato a Zgornja Javorščica il 26 ottobre 1929. Ha compiuto gli studi liceali a Lubiana, dove poi ha lavorato per molti anni come bibliotecario. [...] e sulla poetica di D. Z.), in Sodobnost (Attualità), 1973.
F. Pibernik, Med tradicijo in modernizmom (Tra tradizione e modernismo), Ljubljana 1978.
A. Inkret, Novi spomini na branje (Nuove memorie in raccolta), Ljubljana 1980.
Dane Zajc, a cura di ...
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WILLIAMS, William Carlos
Scrittore americano, nato a Rutherford, N.J., il 17 settembre 1883. Studiò a Château de Lancy, presso Ginevra, e si laureò in medicina (1906) all'università di Pennsylvania, [...] 1913; Al Que Quiere, 1917; Kora in Hell, 1920; Sour Grapes, 1921; Spring and All, 1922), il W. si è rivelato modernista a oltranza e tale tendenza ha fondato sulla capacità di una critica acuta e spietata che traspare nonostante il suo stile involuto ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] che egli trova ad esprimere nella prosa tradizionale le impressioni che d'un tratto aggrediscono l'uomo in una guerra moderna. Più o meno contemporaneo è il grande romanzo politico in versi liberi, Le monoplan du pape, grottesco nel contenuto e ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] poesia-teologia. Più ancora lo rappresentano la persona e l'opera di M. Ranchetti (n. 1925), storico della Chiesa e del modernismo. Ha esordito nel 1988 con La mente musicale, e ottenuto quel rispetto che si deve a un poeta non inscrivibile in gruppi ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] la parabola del N.: perché ha posto fine all'ultima proiezione di quell'utopia orientata al futuro che, nata nell'Europa moderna, aveva preso forma nel N. nella coincidenza tra ideologia e politica. È vero che nel corso degli ultimi cinquant'anni, e ...
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modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...
modernista
s. m. e f. [der. di modernismo] (pl. m. -i). – 1. Fautore o seguace del modernismo cattolico. Come agg., relativo al modernismo: movimento m., teorie moderniste. 2. Seguace del modernismo come movimento letterario, artistico o architettonico....