SALVATORELLI, Luigi
Angelo D'Orsi
– Nacque a Marsciano (Perugia) l’11 marzo 1886 da Salvatore e da Anna Alessandri.
Ebbe una formazione cattolica. Compì gli studi ginnasiali e liceali a Perugia, accolto [...] Pubblica Istruzione per un ruolo di primo segretario del Consiglio superiore. Si appassionava, però, di ricerca storica. Influenzato dal modernismo e specialmente dall’opera di biblista di Alfred Loisy (la prima recensione a un suo testo è del 1908 ...
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modernitamodernità
Complesso delle caratteristiche, della struttura e dei processi della società moderna. Quando, con questo termine, si fa riferimento al percorso temporale e strutturale grazie al [...] , il futuro, il presente e il passato sono le quattro dimensioni fondamentali evidenziate da Habermas a questo proposito. Il moderno costituisce un’espressione di contemporaneità, una manifestazione di ciò che è nuovo (sebbene si tratti di una novità ...
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Gao Xingjian
– Scrittore, pittore, drammaturgo e regista cinese (n. Ganzhou 1940), naturalizzato francese; premio Nobel per la letteratura nel 2000. Diplomatosi in letteratura francese all'istituto [...] la carriera teatrale come autore per il Teatro dell’arte popolare di Pechino, suscitando un aspro dibattito nazionale sul tema del modernismo con le opere Segnale d’allarme (1982) e Fermata d'autobus (1983; trad. it. 2000). Lo stile sarcastico e ...
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Diplomatico e letterato dominicano (Santo Domingo 1885 - ivi 1968), fratello di Pedro. Si trasferì molto giovane a Cuba, dove compì gli studî e fondò poi la Sociedad de conferencias, che esercitò grande [...] ricordare: Leyes de la versificación castellana (1914), Rodó y Rubén Darío (1918), La épica popular en España (1923), Breve historia del modernismo (1954), Las letras en la República Dominicana (1959), oltre a studî sul teatro francese contemporaneo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...]
Per tal via non può darsi al filosofo e all’uomo di fede intonare alcun vade retro. Si tratta, al contrario, di accettare il moderno, che è lo spazio della responsabilità della persona, e di indagare come e perché sia andato in crisi e perché l’uomo ...
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Gentile e il Concordato
Alberto Melloni
L’idealismo proibito
Quando nel giugno 1934 la Congregazione del Sant’Uffizio iscrive nell’Indice dei libri proibiti l’opera omnia di Benedetto Croce e Giovanni [...] deve avere nel suo sistema.
Come scrive in una lettera del 2 dicembre 1907 ad Aiace Alfieri, il filosofo apprezza dei modernisti pochissime cose: fra le quali l’«aver esumato la Riforma cattolica di Gioberti» (cit. in Turi 1995, p. 192). Ma ciò ...
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Gentile e la ‘filosofia della libertà’
Renzo Ragghianti
Nel dicembre del 1943 l’editore Vallecchi di Firenze commissionava al giovane Eugenio Garin una Storia della filosofia che potesse «giovare per [...] germe di vero, a cui si appigliano» («La Critica», 1907, 5, p. 462-63).
Se Gentile parve trarre materia dai modernisti, ciò fu per ribadire la superiorità del pensiero razionale su quello intimistico e apologetico; il misticismo si colloca allora fra ...
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SABATIER, Paul
Mario Niccoli
Nato a Saint-Michel-de-Chabrillanoux (Cevenne) il 3 agosto 1858, morto a Parigi il 5 marzo 1928. Calvinista, esercitò per qualche anno (1885-1893) il pastorato, dedicandosi [...] lo doveva lasciare ai margini di quelle preoccupazioni dalle quali era sorto, in ambiente cattolico, il movimento modernista (v. modernismo). Allo scoppio della guerra mondiale il S., contro il voto pacifista emesso dalla Società di studî francescani ...
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Architetto tedesco (n. Riga 1935). Ha studiato a Berlino e a Braunschweig, laureandosi nel 1964. Ha iniziato la libera professione nel 1965, in associazione con V. Marg, e da allora ha condotto parallelamente [...] sede ad Amburgo, è uno dei più attivi della Germania e annovera numerose realizzazioni caratterizzate da un pacato modernismo, talora tradotto in forme altamente tecnologizzate; tra le principali si ricordano: l'aeroporto di Berlino-Tegel (1974), l ...
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(ar. al-Ikhwā’n al-muslimū’n) Movimento politico-religioso fondato da Ḥasan al-Bannā’ nel 1928 a Ismailia, diffusosi prima in Egitto e poi nel resto del mondo arabo-islamico. Dal 1936 al 1952 (rivoluzione [...] di riferimento per numerose organizzazioni integraliste. Sul piano religioso propugna il ritorno al Corano secondo i principi del modernismo islamico. Sul piano sociale chiama i musulmani alla solidarietà e all’impegno attivo, da un lato per superare ...
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modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...
modernista
s. m. e f. [der. di modernismo] (pl. m. -i). – 1. Fautore o seguace del modernismo cattolico. Come agg., relativo al modernismo: movimento m., teorie moderniste. 2. Seguace del modernismo come movimento letterario, artistico o architettonico....