Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] tardi, alla fine del sec. V, inizieranno, nel 490, una vera migrazione nel paese dei Rugii, e poi in quello degli Eruli, ecc.); i dell'Europa, mentre l'impero è già corso dalle invasioni barbariche. Nel 401 Alarico irrompe per la prima volta in ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] oggi più interes;santi, e le altre culture barbariche o primitive del continente.
Alcune arti, come Naturalmente non avvenne un'unica immigrazione, bensì si susseguirono più migrazioni in epoche diverse e in varia direzione, prevalendo in generale ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] Sicilia appartenne al numero delle provincie senatorie.
Le invasioni barbariche non risparmiarono l'isola; nel 280 Siracusa fu saccheggiata del Mediterraneo; e parecchi dotti isolani, nelle loro migrazioni anche a solo scopo di studio e d' ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] in questo caso l'abituale fenomeno del conquistatore barbaro che si assimila la civiltà superiore del paese conquistato lingua, a cui si è accennato qui sopra, sia dovuta alle migrazioni che misero a contatto quelle tribù con i beduini del nord; o ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] , che si sono fissati nelle regioni carpatiche, abbandonando le pianure spazzate dalle invasioni barbariche, gli altri pastori seminomadi, che le migrazioni hanno condotto a spingersi in tutta la Regione Balcanica. La discesa dei montanari nella ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] suolo ci restituisce in tutto il vastissimo territorio occupato o percorso dalle popolazioni barbariche in Italia e fuori, nel cosiddetto periodo delle migrazioni. Nelle tombe maschili più comuni si ritrovano i resti dell'armatura ordinaria: lunghe ...
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INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] quantità di essi in Oriente, e ancor più dopo le invasioni barbariche, per la chiusura delle miniere notissime di argento della Spagna.
Essa Appunto per questo si cerca di frenare le migrazioni degli operai, mentre altre leggi punivano severamente il ...
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ASIA MINORE o Anatolia (A. T., 88-89).
Sommario. - I. Storia dell'esplorazione (p. 904); Morfologia e geologia (p. 906); Clima (p. 907); Flora (p. 909); Fauna (p. 912); Regioni naturali (p. 912); Popolazione [...] a cercar nemici alla potenza ottomana, il veneziano Josafat Barbaro nella sua memoranda ambasceria del 1471-1474.
Lo stato valore i cui semi ha poi trasportati nelle sue migrazioni verso questi paesi: anzitutto il frumento (il Triticum monococcum ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] anche nei paesi del Mediterraneo, dove i commerci e le migrazioni hanno portato quel popolo industrioso (v. fenici). Assai recentemente lo zelo esagerato dei primi cristiani, le invasioni dei barbari nelle due parti dell'Impero, le tenebre dei secoli ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] di meglio nelle civiltà vicine, e trasmetterlo, mediante le sue migrazioni, a tutto il bacino del Mediterraneo.
La Giudea deve essere rapidamente. La civiltà classica, scossa dalle devastazioni barbariche, ruinava, mentre prendeva sempre più vigore il ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
migrare
v. intr. [dal lat. migrare] (aus. essere). – Lasciare il luogo di origine per stanziarsi, anche solo temporaneamente, altrove. È più generico di emigrare (di cui non ha i sign. specifici), e si dice sia di masse umane e di gruppi etnici...