Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] (il tipo me sono un bravo ragazzo è confinato al substandard di alcune parlate regionali).
Diacronicamente il processo nell’italiano di fine millennio, Roma, Carocci.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] ([ˈisːu] «lui», [ˈtutːu] «tutto», [ˈbːrau] «bravo»), ma se le vocali toniche sono [-ɛ-, -e-, -ɔ-, -o Micheli (1699-1784), che ne La libbertà romana acquistata e difesa ha rievocato le origini dell’antica repubblica romana. Alla fine del Settecento, il ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] tanto che suo figlio fosse così bravo e non sapeva di essere preso in suoi compagni avevano sbagliato → Gianni se ne è accorto
Richiede invece il clitico ci (o vi) se è formata da a + infinito , pp. 173-240.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] alpha per a, bravo per b, charlie per c, …, zulu per z.
Nel lessico militare è poi ampio il ricorso ai marchionimi «Studi linguistici italiani» 9, pp. 31-55; 117-178.
Cortelazzo, Michele A. (1971), Voci “gergali” in un glossario militare del 1918, ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] ) E la Bestia uscì da dietro la tenda.
Ligera era stato bravo e l’aveva disegnata così come Santovito se la trovò dinanzi (Guccini Il lavoro di Bembo e la deriva normativa, «Zeitschrift für romanische Philologie» 124, 2, pp. 283-317.
Prandi, Michele ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] Il comportamento degli aggettivi è variegato. Al singolare maschile si elidono solamente alcuni aggettivi: bello, buono, bravo standard e pronunce regionali, Padova, CLEUP (1ª ed. 1980).
Cortelazzo, Michele A. & Mioni, Alberto M. (a cura di) (1990 ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] abrupte in cui il ma segnala la contrarietà del parlante (ma tu guarda!, ma bravo!, ma no!). Il ma può essere il Mulino.
Herman, Jozsef (1963), La formation du sistème roman des conjonctions de subordination, Berlin, Akademie Verlag.
Prandi, Michele ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] lei» (Michele Prisco); «una volta il marito era venuto ubriaco fradicio» (Moravia); «un povero ragazzino, buono come il pane, a intensificatrice: Mario è davvero bravo? (asseverativo), ma Mario è davvero bravo e Mario è bravo davvero! (superlativo).
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] ; nell’area della letteratura italiana il grande pioniere era stato Michele Barbi, verso cui Pasquali nutrì 161-179; D. Pieraccioni, Incontri del mio tempo, Milano 1977; B. Bravo, G. P. e l’eredità del XIX secolo nell’opera miscellanea Philologie ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...
calciologo
s. m. (scherz. iron.) Esperto del gioco del calcio. ◆ Dopo di che, verrà voglia di chiedersi perché in tanti, dal calciologo Nando Dalla Chiesa al bravo Andrea Schianchi […] preferiscano per esempio storie di pallone alla descrizione...