Il decennio breve
Lucio Caracciolo
Tra l’11 settembre 2001 e il settembre 2008 si è consumato il tentativo di centrare il mondo su un unico polo di potenza, gli Stati Uniti d’America. L’attacco terroristico [...] Clinton, per finire con il Grande Medio Oriente di Bush Jr.
Per questo motivo, quando un consigliere di MichailGorbačëv notava sarcasticamente «abbiamo fatto all’America il peggiore scherzo possibile, le abbiamo tolto il nemico», coglieva nel segno ...
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La questione politica della Russia contemporanea
Silvio Pons
Nel primo decennio del 21° sec., la Russia postsovietica ha superato gli aspetti più incerti della sua transizione e ha consolidato i propri [...] orientale, dalla quale rimpatriò dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989. La sua percezione della perestrojka di MichailGorbačëv fu perciò distante e limitata, mentre assai più acuto fu da lui avvertito il senso della catastrofe del blocco ...
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Il ruolo geopolitico del Caucaso
Aldo Ferrari
La frontiera caucasica
Per il Caucaso, così come per tutte le altre repubbliche postsovietiche, il 21° sec. è iniziato di fatto nel 1991. La dissoluzione [...] colpo di Stato paramilitare estromise dal potere Gamsakhurdia e al suo posto venne eletto l’antico ministro degli esteri di MichailGorbačëv, Eduard Shevarnadze, che nell’ottobre 1993 firmò il decreto di adesione alla CSI. Dal 1994 truppe della CSI a ...
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Trattati internazionali
Sergio Romano
Introduzione
I trattati internazionali sono anzitutto contratti. Gli Stati, come gli individui, ne hanno bisogno per commerciare, navigare, difendere i propri beni, [...] , ma i Sovietici ne smentirono l'esistenza per più di sessant'anni. Il velo cadde dopo le riforme di MichailGorbačëv quando una commissione presieduta da Aleksandr Jakovlev trovò il testo originale e ne ammise l'autenticità.
Convenzioni e trattati ...
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Socialismo
Iring Fetscher
sommario: 1. I limiti dello Stato sociale e la critica neoconservatrice: nuove sfide per il socialismo democratico. 2. Socialismo e ‛nuovi movimenti sociali'. 3. Obiettivi [...] di una ‛critica dal basso' compare di continuo, per esempio, nei discorsi del segretario del partito, MichailGorbačëv.
Nonostante un certo avvicinamento attuale tra socialismo democratico e comunismo restano comunque tra le due correnti enormi ...
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PALUMBO, Donato
Umberto Finzi
PALUMBO, Donato. – Nacque il 16 luglio 1921 a Salaparuta, in provincia di Trapani, da Giuseppe, medico condotto, e Rosalia Di Lorenzo.
Nel 1939 vinse, in prima posizione, [...] una definizione di principio (conceptual design) di tale macchina. In seguito agli incontri del 1985 tra MichailGorbačëv e Mitterrand a Parigi e tra Gorbačëv e Ronald Reagan a Ginevra, fu lanciata nel quadro dell’AIEA l’Iniziativa quadripartita tra ...
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ROSSELLI, Amelia
Carmelo Princiotta
– Secondogenita di Carlo, ebreo fuoriuscito, e di Marion Cave, quacchera inglese, nacque a Parigi il 28 marzo 1930. Ebbe due fratelli: John e Andrea.
Amelia era stata [...] i disturbi psicotici, che nel 1988 la spinsero in Unione Sovietica per chiedere asilo politico a MichailGorbačëv.
Seguirono, negli anni Novanta, ulteriori pubblicazioni: Diario ottuso (Roma 1990) raccoglie, con prefazione di Alfonso Berardinelli ...
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PROCACCI, Giuliano
Luciano Marrocu
PROCACCI, Giuliano. – Nacque ad Assisi il 20 dicembre 1926, unico figlio di Virgilio e Maria (Flora) Probati.
Un anno dopo la sua nascita, i genitori si trasferirono [...] lotta per la pace doveva essere non il movimento operaio o il ‘campo socialista’, ma lo stesso genere umano. L’esperienza di MichailGorbačëv costituì il capitolo finale di questi studi. Procacci la seguì con vivo interesse, ponendosi la domanda se ...
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Stefano Silvestri
WikiLeaks squarcia il velo della diplomazia
Non è stata una vera rivoluzione, ma ha certamente avuto un impatto significativo sui modi della politica internazionale e sulla credibilità [...] : perfino gli stessi dirigenti del PCUS non ne erano a conoscenza, come testimoniato da uno stretto collaboratore di MichailGorbacëv.
Il caso WikiLeaks può dunque essere considerato come una nuova tappa verso una sempre maggiore trasparenza della ...
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Muro di Berlino
Silvia Moretti
Il simbolo di un mondo spaccato a metà
Alla fine della Seconda guerra mondiale, Berlino divenne il simbolo della divisione del mondo in due blocchi: i regimi comunisti [...] seconda metà degli anni Ottanta il blocco comunista in Europa mostrò evidenti segni di crisi. La politica riformatrice di MichailGorbačëv, leader dell’Unione Sovietica dal 1985, favorì e accelerò il crollo dei regimi comunisti. A Berlino tra la fine ...
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perestrojka
perestròjka s. f. [voce russa, comp. di pere, indicante mutamento, e stroit′ «costruire»; propr. «ricostruzione, riorganizzazione»]. – Termine adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...