parisìllabo Nome o aggettivo che, nella flessione, abbia ugual numero di sillabe nel nominativo e nel genitivo (per es. canis canis, silvester silvestris ecc.); riguarda soprattutto la grammatica latina. [...] In metrica, indica il verso che ha numero pari di sillabe: il senario, l'ottonario, il decasillabo. ...
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Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] cesura; entrambe possono essere attenuate o soppresse evitando, come nell’enjambement, di far coincidere p. sintattico-semantica e p. metrica.
Medicina
In semeiotica, p. del cuore, gli intervalli tra un tono cardiaco e l’altro: per la loro diversa ...
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(o inarcatura) Superamento logico e sintattico del limite ritmico del verso, ottenuto con la collocazione nel verso successivo di un termine strettamente connesso ad altro del precedente (Ma sedendo e [...] / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, G. Leopardi). Mentre poeti come Dante tendono a far coincidere l’unità metrica del singolo verso con l’unità sintattica e concettuale di una frase, di modo che ogni singolo verso ha un significato ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] lunghe o tutte brevi non hanno un ritmo determinato (per es., il pirrichio è un p. in senso improprio, è piuttosto una figura metrica non avente esistenza per sé: formato di due brevi, non ha né arsi, né tesi).
La maggioranza dei p. basta a formare ...
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Botanica
Si dice di pianta che non mostra una decisa preferenza per particolari condizioni ambientali, soprattutto rispetto alla costituzione chimica o fisica o fisico-chimica del terreno; per es., una [...] ‘neutrodiurna’.
Linguistica
Si dice vocabolo di significato i., o neutro, quello che non include una valutazione positiva o negativa; sono tali le cosiddette ‘voci medie’.
Nella metrica classica, la sillaba i., o ancipite, può essere lunga o breve. ...
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Anatomia
Parte principale e porzione media dell’intestino crasso fra il cieco e il retto. Volge dapprima in alto verso il fegato ( c. ascendente), si piega ad angolo retto (flessura destra) e si dirige [...] è la frase di un testo prosastico, greco o latino, individuata dalle pause logiche ed eventualmente da clausola metrica.
Nella metrica classica, raggruppamenti di piedi o di metri, unità empiriche proposte per la prima volta da Aristofane di Bisanzio ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] l’una con l’altra: si parla perciò anche di terzine incatenate. Un componimento in terza rima ha però una sua conclusione metrica, in quanto termina allorché la rima mediana di quella che sarà l’ultima terzina rima con sé stessa in un endecasillabo ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] secondo, di e. a maiore (l’amor che move il sóle//e l’altre stélle, Dante). E. falecio Verso della metrica classica, così detto dal nome del poeta alessandrino Faleco (di cui si hanno alcuni epigrammi nell’Antologia Palatina). Usato nel Settecento ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] corsivo o il maiuscolo (esempi: «vita : smarrita», «vita : smarrita», «vITA : smarrITA»). Nello schema rimico e nello schema metrico (➔ metrica e lingua), due (o più) versi in rima sono designati mediante la stessa lettera dell’alfabeto (maiuscola o ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] ancora hanno sostenuto che tanto Boccaccio quanto gli autori di cantari avrebbero indipendentemente attinto a un modello metrico antecedente. Tra i sostenitori della prima tesi deve citarsi in particolare Carlo Dionisotti (Dionisotti 1964: 99-131 ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe;...