In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale di sillaba finale. La m., all’interno delle lingue indoeuropee, è caratteristica delle lingue germaniche, anglosassoni e nordiche. All’interno delle lingue romanze la m., ignota al toscano e ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] parola se nella sillaba seguente compaiono vocali atone alte: /-i/ e /-u/ (Maiden 1997).
La metafonia, che può essere definita come un fenomeno di ➔ assimilazione a distanza, è molto simile all’armonia ...
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Linguistica
condizionamento C. di un fonema L’alterarsi della pronuncia di un fonema per effetto di un altro fonema o gruppi di fonemi contigui o distanti, o per effetto della sua posizione nel corpo della [...] si modifica in incanto ‹iṅk-›, è sostituito in illogico. Sono fenomeni di c. l’assimilazione, la dissimilazione, la metafonesi ecc., e in senso più lato anche le variazioni di pronuncia legate al momento sociale o stilistico.
Tecnica
condizionamento ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] in tutta l’area sarda. A livello dialettale, tuttavia, essi non sono presenti in ogni singola area: la metafonesi, per es., è tipica dei dialetti campidanese, logudorese, arborense, non dei dialetti gallurese e sassarese (➔ sardi, dialetti). Nell ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] il dittongo d’origine metafonetica in vari dialetti si è monottongato, come al Nord. Da rilevare che anche al Sud la metafonesi appare oggi in regresso nelle aree urbane.
Nell’area mediana si distingue -u da -o su base etimologica, opponendo dunque ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ma [ˈretːʃə] «ricciolo» (sillaba chiusa); a Martina Franca (Ta), [ˈsejrə] «sera», [ˈsowlə] «sole». Le /-i-/ e /-u-/ derivanti da metafonesi (cfr § 2.1.1) possono poi dittongare come le /-i-/ e le /-u-/ etimologiche viste prima: a Bitonto (Ba), ad es ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] a Cori e Priverno (Latina) [ˈosːo] «osso», ma [ˈɔsːa] «ossa», ecc. (quest’ultimo sviluppo è detto, per l’appunto, metafonesi sabina o ciociaresca).
(b) la distinzione tra -o e -u alla finale, che ricalca fedelmente quella latina ([ˈbːonu] < bŏnu(m ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] sopra indicate). Si ha in genere la chiusura di un grado: [ˈbɛlːa] ma [ˈbelːu], [ˈbɔna] ma [ˈbonu] (tale metafonesi è denominata sabina o ciociaresca; cfr. gli esempi da morire sopra riportati; cfr. da ultimo Loporcaro 2009: 122); talora su base ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] . ant. n(i)evo < nepos; napol. sorə, sardo sòrre < soror (si noti in entrambi i casi l’assenza di metafonesi); trevigiano ant. pastre < pastor; il tipo settentrionale avoga(d)ro, tesa(d)ro (-ader, -aire) < advocator, *texator; gli esempi ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] che inducono a una localizzazione settentrionale (qualche sfumatura fonetica, come mi «me», angossa, trangusito, rare presenze di metafonesi del tipo sospiritti, hapax fra i diminutivi, capigli; o morfologica come pole; non vistose impronte lessicali ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a distanza; il caso più tipico è quello in...
metafonetico
metafonètico agg. [der. di metafonesi] (pl. m. -ci). – Della metafonesi, che si riferisce alla metafonesi: plurale m.; dittongamento m.; zona m., area linguistica in cui si presenta la metafonesi. ◆ Avv. metafoneticaménte, per...