Matteo Maria Boiardo (Scandiano 1441-1494), di famiglia feudataria degli Estensi, visse tra Scandiano, Ferrara, Modena (di cui fu governatore tra il 1480 e il 1482) e Reggio (di cui fu capitano nel 1487). [...] schirzo); è frequente la mancanza di anafonesi (strengere, lengua ma anche lingua; ongie, ongiva), come pure la metafonesi nelle uscite verbali (aviti, potriti, vedriti, ecc.) e in qualche sporadico quisti. Si segnalano gli iperdittongamenti ambeduoi ...
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Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro [...] dei fenomeni che distinguono i dialetti meridionali (non estremi). Così in essi le finali -i, -u esercitano il normale effetto di metafonesi su e, o tonici della sillaba precedente: per es., rèndë «dente» ma ri̯èndi, ri̯èndë «denti» ecc. Frequente è ...
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SETTE COMUNI, Altipiano dei (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giovanni BACH
L'altipiano dei Sette Comuni, detto anche di Asiago dal nome del centro di popolazione più importante, fa parte delle Prealpi [...] comincia ad essere espressa verso il 1200, dall'altra la mancata evoluzione di a in o e di e (derivato dalla vecchia metafonesi di a) in á, fonemi che subentrano nella seconda metà del sec. XII.
Coloni tedeschi dovevano trovarsi prima del 1287 sull ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] tradizione orale, il Rosso per ’o Roscio. Tra le particolarità fonetiche, a Genzano compaiono numerosi casi di metafonesi (➔ metafonia), assenti dal dialetto odierno, in particolare in suffissi come -itto: Canittu, Capuralittu, ecc.; per il lessico ...
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Toscana Regione dell’Italia centrale (22.987 km2 con 3.692.555 ab. nel 2020, ripartiti in 273 Comuni; densità 161 ab./km2). Di forma grosso modo triangolare, ha limiti naturali relativamente ben definiti, [...] latina’.
I dialetti toscani si distinguono nell’insieme di quelli italiani soprattutto per: a) la mancanza della metafonesi; b) la sonorizzazione delle consonanti sorde intervocaliche limitata a determinate parole o serie di parole, per cui si ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] lo to voller, s’ell’è de ben
(F. Grioni, La legenda de Santo Stadi, p. 101)
A livello fonetico si segnalano: la metafonesi (➔ metafonia) in nui < /ˈnoi/ < nos; la conservazione di /e/ atona in te «ti» ed en «in», mentre il fiorentino presenta l ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] , dialetti).
I fenomeni comuni a questi dialetti che si arrestano, verso nord, alla linea Roma-Ancona sono:
(a) la metafonesi, cioè l’innalzamento delle vocali accentate /e/ e /o/, che diventano rispettivamente /i/ e /u/ per influsso delle vocali ...
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IRAN (persiano Īrān) o Eran (A. T., 84-87, 92)
Michele GORTANI
Antonino PAGLIARO
Giuseppe CARACI
Gioacchino SERA
Si suol designare con questo nome il grande altipiano, cinto da rilievi montuosi, [...] v intervocalici con scomparsa della seconda vocale, aya in ai, ē, ava in au, ō, numerosi fatti di epentesi e di metafonesi di -i, modificazioni di suoni condizionate da suoni contigui, come la continuazione di r preceduta da suoni labiali mediante ur ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] celtico (Roering), nel telegu (Caldwell) e nel romeno (Storch): si tratta di fenomeni fonetici affini (assimilazione regressiva, metafonesi, ecc.).
All'infuori della famiglia uralo-altaica sembra però che l'armonia vocalica si trovi in un dialetto ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] I breve ed E lunga), o (da U breve ed O lunga) in generale sono mantenute, cioè non si chiudono ulteriormente per metafonesi da -i: dubbia essendo l'interpretazione di dibiti (su forme arizotoniche come dibitori?) e di munesi (stante l'alta frequenza ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a distanza; il caso più tipico è quello in...
metafonetico
metafonètico agg. [der. di metafonesi] (pl. m. -ci). – Della metafonesi, che si riferisce alla metafonesi: plurale m.; dittongamento m.; zona m., area linguistica in cui si presenta la metafonesi. ◆ Avv. metafoneticaménte, per...