Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] perché tra i fenomeni presi in considerazione da Rohlfs proprio alcuni dei più rilevanti, come quelli relativi alla metafonesi (➔ metafonia), si ritrovano almeno in tracce anche al di là del limite settentrionale segnato dalla linea stessa; mentre ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] hanno altri valori: in tedesco e analogamente in altre lingue germaniche, sopra le lettere a, o, u, sono il segno della metafonesi (Umlaut); sulla e dell’alfabeto cirillico indicano la pronuncia i̯ò della vocale.
Come segno d’interpunzione, il p. (o ...
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PORTOGALLO (A. T., 39-40)
Maria MODIGLIANI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Angelo RIBEIRO
Fidelino de FIGUEIREDO
Joao BARREIRA
Antonio Augusto MENDES-CURREA
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Lucio [...] ) "morto", -a", como (= kó???mu) "io mangio", ma come (kó???mÄ) "mangiai", ecc. Casi più antichi sono quelli dovuti alla metafonesi di e ed o per influsso di qualsiasi iod seguente, come vindima "vendemia" (cfr. sp. vendimia), ecc. Cfr. A. A. Cavacas ...
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MERLO, Clemente
Sandra Covino
– Nacque a Napoli, il 2 maggio 1879, da Pietro ed Elisabetta (Bettina) Bergonzoli.
La famiglia, originaria di Fossano, aveva fatto parte dell’élite risorgimentale piemontese; [...] per concetti esprimenti prodotto o sostanza. Attraverso lo studio di un fenomeno di armonizzazione vocalica come la metafonesi, pervenne poi alla dimostrazione definitiva della derivazione dall’accusativo dell’unica forma flessionale romanza (cfr. I ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] posizione finale unifica -u e -o latine; diversamente da quasi tutto il resto dell’Italia il tipo toscano non conosce la metafonesi ma il dittongamento delle vocali toniche medio-basse in sillaba libera (da vari secoli [wɔ] si è rimonottongato in [ɔ ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] momiant, monaita, Jongar "ungere"; e 〈 ī, fejustro, fenait; o 〈 ū, moduonde). Merita speciale osservazione la presenza nel veglioto d'una metafonesi per cui una -a- seguita da una -i finale (primaria o secondaria) si assimila e diviene i, p. es. kin ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] una meridionale, a S di Catanzaro. Nella prima lo sviluppo di e, o chiusi ed e, o aperti, in sillaba tonica, è condizionato dalla metafonesi (quindi i, u da é, ó, ìe ùo da è, ò, in presenza di i, u originari nella sillaba finale), nella seconda e, o ...
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RUNE
Otto von Friesen
Caratteri grafici particolari al mondo germanico che compaiono inizialmente presso i Goti sul Mar Nero verso l'anno 300 d. C., raggiungono la massima diffusione tra la fine dell'antichità [...] quali segni fonetici deve in realtà essere stata questa: che la lingua nello stesso tempo subì, specie grazie alla metafonesi vocalica, un grande ampliamento della sua ricchezza fonetica. Si dovette quindi ricorrere all'espediente di fare rendere a ...
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LADINI
Carlo Battisti
. Nei suoi memorabili Saggi ladini (in Archivio glottologico italiano, I, 1873), G. I. Ascoli indicò con questo nome i tre gruppi dialettali neolatini congiunti da vincoli di peculiare [...] la ii; lo sviluppo di -c- seguito da consonante apicale, cioè i nessi -ct, -cl, -cs, a -j più consonante, la metafonesi).
Altri ordini di studî hanno portato a respingere la tesi di un particolare sostrato prelatino uniforme per tutta la zona ladina ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] contigua, tipicamente innalzandosi e assimilandosi a una vocale alta finale di parola. Questo fenomeno (noto come ➔ metafonia o metafonesi) riguarda, ad es., il dialetto abruzz. della zona tra i fiumi Tronto e Trigno [ˈkjavə] chiave, [ˈkjævə] chiavi ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a distanza; il caso più tipico è quello in...
metafonetico
metafonètico agg. [der. di metafonesi] (pl. m. -ci). – Della metafonesi, che si riferisce alla metafonesi: plurale m.; dittongamento m.; zona m., area linguistica in cui si presenta la metafonesi. ◆ Avv. metafoneticaménte, per...