Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] , è esteso a tutta la S. l’esito dd (cacuminale) del latino ll (cavaddu da caballus), comune al calabrese, al pugliese e al sardo, la metafonesi condizionata da -i e -u e il passaggio di nd a nn, di mb a mm sono limitati a parte del territorio. I più ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] che inducono a una localizzazione settentrionale (qualche sfumatura fonetica, come mi «me», angossa, trangusito, rare presenze di metafonesi del tipo sospiritti, hapax fra i diminutivi, capigli; o morfologica come pole; non vistose impronte lessicali ...
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HAUSSA o Hausa
Augustin BERNARD
Carlo TAGLIAVINI
Popolazione del Sūdān centrale il cui dominio è limitato a E. dal Bornu, a O. dal Niger inferiore, a N. dal Sahara, a S. dal Benué. Il nome sembra designare [...] "commerciante" 〈 *fatkē cfr. pl. fátakē) r > s tudasda "versare" 〈 tudarda 〈 *tudatda, e le alterazioni dovute alla metafonesi (serki "re" 〈 *sarki cfr. pl. sárakī). Nella morfologia la principale caratteristica del haussa in confronto alle altre ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] re] e neve [ˈnɛːve]. Peraltro, è da notare che anche in queste aree l’azione del fenomeno della metafonesi produce chiusura delle vocali toniche. Inoltre, nelle parlate pugliesi (a esclusione del Salento), in condizioni di cosiddetto parlato connesso ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] dalla consonante palatale (Lausberg 19762: 231; Rohlfs 1966: § 49), ovvero di una sorta di «innalzamento assimilatorio analogo alla metafonesi e provocato da [j]» (Maiden 1998: 58, con rinvio a Franceschini 1991: 262-265). Per quanto concerne l ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] gruppo gaelico colpiva la prima sillaba della parola, in quello britannico la penultima, e i conseguenti fenomeni di metafonesi ed epentesi che portano alla costituzione di un vocalismo quasi completamente nuovo; la perdita della declinazione e il ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] tipiche dell’➔italia mediana, testimoni dell’originaria patina assisana del Cantico. In assenza del fenomeno più caratterizzante (la metafonesi) promossa da -i finale, per cui flori, noi, quelli e non fluri, nui, quilli), il tratto fonetico rilevante ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] moderno (cane "cani", amice "amici", ecc.), non ignoto ai testi del sec. XIV (arbore "alberi", barone "baroni", ecc.), posteriore alla metafonesi esercitata da -i sulle toniche. Prima di mutarsi in -e, l'-i del plurale ha palatilizzato un l e un n ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] condiviso col gallurese e col corso meridionale, oltreché con una circoscritta area di confine calabro-lucana;
(b) la metafonesi, che determina l’articolazione in /é/, /ó/ delle vocali medie toniche, quando nella sillaba successiva si trova una ...
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MUZIO da Perugia
Antonio Montefusco
MUZIO da Perugia. – Fraticello e poeta volgare di origine sconosciuta e di esistenza solo congetturale, visse a cavallo tra l’ultimo trentennio del XIV secolo e l’inizio [...] una patinatura che sembrerebbe ricondurre all’Umbria sudorientale e comunque a una zona linguistica 'mediana' con metafonesi non dittongante (Foligno?). Non sono riscontrabili indiscutibili forme caratterizzate in posizione di rima e tuttavia indizi ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a distanza; il caso più tipico è quello in...
metafonetico
metafonètico agg. [der. di metafonesi] (pl. m. -ci). – Della metafonesi, che si riferisce alla metafonesi: plurale m.; dittongamento m.; zona m., area linguistica in cui si presenta la metafonesi. ◆ Avv. metafoneticaménte, per...