L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ma [ˈretːʃə] «ricciolo» (sillaba chiusa); a Martina Franca (Ta), [ˈsejrə] «sera», [ˈsowlə] «sole». Le /-i-/ e /-u-/ derivanti da metafonesi (cfr § 2.1.1) possono poi dittongare come le /-i-/ e le /-u-/ etimologiche viste prima: a Bitonto (Ba), ad es ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] vi avessimo avuto un'altra vocale, un o, un'a, un e (p. es. lat. bono, cioè un abl. o un dat.), la metafonesi non avrebbe avuto modo di manifestarsi e il dittongo non sarebbe potuto sorgere. Altrettanto si dica per i casi come sikkə "secco", allato ...
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LAZIO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARDINALI
Roberto ALMAGIA
Giulio BERTONI
Raffaele CORSO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Ugo ANTONIELLI
Bruno PARADISI
Pietro TOESCA
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E uno dei compartimenti in cui [...] , testo scritto a Roma nel sec. XIV e, per quanto riguarda lo sviluppo di ę e di ǫ, dagli altri testi antichi romaneschi; invece, la metafonesi di ẹ e di ọ è scomparsa di buon'ora a Roma, ma si è continuata nel Lazio insieme con quella di e ę e ǫ, la ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] a Cori e Priverno (Latina) [ˈosːo] «osso», ma [ˈɔsːa] «ossa», ecc. (quest’ultimo sviluppo è detto, per l’appunto, metafonesi sabina o ciociaresca).
(b) la distinzione tra -o e -u alla finale, che ricalca fedelmente quella latina ([ˈbːonu] < bŏnu(m ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] sopra indicate). Si ha in genere la chiusura di un grado: [ˈbɛlːa] ma [ˈbelːu], [ˈbɔna] ma [ˈbonu] (tale metafonesi è denominata sabina o ciociaresca; cfr. gli esempi da morire sopra riportati; cfr. da ultimo Loporcaro 2009: 122); talora su base ...
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Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] un plurale passato al singolare) e nei pronomi quæst, plur. quist; quæll, plur. quí "questo -i; quello -i". Diffusa è altresì la metafonesi di o??? e di ê (p. es. pê "piede": pe??? "piedi") e nella desinenza -ale. Da questo stato di cose frammentario ...
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Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] mentre il gruppo settentrionale continua gli stessi suoni latini con é e con ó, come il toscano, salvo nei casi di metafonesi per -i e -u finali (quindi kìstu ma késta). Nei dialetti settentrionali, inoltre, le vocali finali atone sono indebolite in ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] del linguista che si è occupato di dialettologia italiana, presenta, tra l’altro, vocalismo tonico di tipo sardo. I fenomeni di metafonesi sono quelli comuni nel Mezzogiorno, sia pure con riflessi speciali; caratteristico è il materese ü da ī, i da ū ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] periodo, allo studio del dialetto natio casalese in rapporto a quello teramano; frutto di questo studio sono i due saggi sulla metafonesi della vocale tonica davanti ad i e j, e sulle a finali. Seguono studi sull'italiano antico e sulle etimologie ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] . ant. n(i)evo < nepos; napol. sorə, sardo sòrre < soror (si noti in entrambi i casi l’assenza di metafonesi); trevigiano ant. pastre < pastor; il tipo settentrionale avoga(d)ro, tesa(d)ro (-ader, -aire) < advocator, *texator; gli esempi ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a distanza; il caso più tipico è quello in...
metafonetico
metafonètico agg. [der. di metafonesi] (pl. m. -ci). – Della metafonesi, che si riferisce alla metafonesi: plurale m.; dittongamento m.; zona m., area linguistica in cui si presenta la metafonesi. ◆ Avv. metafoneticaménte, per...