a priori/a posteriori
Coppia di termini con cui è stato designato un rapporto di precedenza logica tra gli elementi della conoscenza.
Significato gnoseologico e metafisico
Nel pensiero antico e medievale [...] alle verità innate e necessarie. In Leibniz i due sensi della conoscenza a priori coesistono: dal punto di vista metafisico Leibniz considera ogni verità dimostrabile a priori in base alla sua causa, ma nello stesso tempo afferma che l’intelletto ...
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partecipazione
Il concetto ha assunto, nella storia del pensiero occidentale, tre significati principali: il primo, legato all’originaria accezione platonica, è di tipo metafisico; il secondo, emerso [...] la dimensione politico-sociale ed è strettamente connesso all’idea e alla prassi della democrazia moderna.
Significato metafisico
La p. o metessi (➔); (dal gr. μέϑεξις) rappresenta – insieme alla parusia (➔) e alla mimesis (➔) – uno dei concetti ...
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scommessa, argomento della
Argomentazione avanzata da Pascal nei Pensieri (➔), dove il filosofo denuncia l’insufficienza delle tradizionali prove di Dio di impianto metafisico (543) e constata l’insufficienza [...] della ragione umana, dopo la caduta di Adamo, e il fatto che gli argomenti tradizionalmente proposti si riferiscono alla dimostrazione dell’esistenza del «dio dei filosofi» (come scrive nel Memoriale) ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] Peirce
Una più completa teoria dei s. si deve a C.S. Peirce. Sulla base dei suoi presupposti metafisico-epistemologici, Peirce individua la relazione significativa, il processo di semeiosi, come una relazione triadica in cui intervengono tre elementi ...
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Filosofo (Losanna 1819 - ivi 1895), prof. di filosofia a Losanna. Sua opera principale è la Philosophie de la liberté (1849), in cui mostra come la libertà, quale principio metafisico, sia Dio stesso nella [...] sua attività, i varî momenti di tale azione non essendo che stadî successivi della realizzazione della libertà. Nelle opere posteriori egli insiste piuttosto sul momento etico, ponendo al di sopra del ...
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bene
Nella storia della filosofia è possibile distinguere due diverse concezioni del b.: una oggettivistica e metafisica, e una soggettivistica. Il massimo esponente della prima è Platone, per il quale [...] in quanto rivendica al creato come tale la dignità di cosa buona perché creata da Dio, Sommo Bene. Il b. metafisico diviene espressione di un afflato cosmico che unisce il mondo a Dio.
La filosofia moderna
Per il naturalismo del Rinascimento il ...
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Antropologia
In antropologia culturale, la prospettiva più importante per lo studio delle società e delle culture umane prima che si diffondesse nel corso del Novecento il paradigma funzionalista e il [...] e difesa da H. Spencer, la quale, mirando a escludere ogni creazionismo religioso e in genere ogni intervento metafisico nel processo di formazione e di sviluppo dell’universo, concepì questo processo come un continuo passaggio della materia da ...
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solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] sulla base di un ‘s. metodologico’ che, ritenendo in ogni caso infondato il tradizionale s. gnoseologico-metafisico, considera come punto di partenza della conoscenza le esperienze elementari vissute senza tuttavia rinunciare al conseguimento dell ...
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Poetessa indiana (Farrukhābād 1907 - Allāhābād 1987). Esponente del chāyāvād ("scuola delle ombre") e autrice di prestigio nel panorama della letteratura hindī: pur richiamandosi alla tradizione della [...] letteratura devozionale, V. ne evita ogni risvolto metafisico. La sua fama è legata soprattutto alle cinque raccolte liriche, pubblicate fra il 1924 e il 1942, fra cui Nīhār ("Bruma", 1930) e Dīp śikhā ("Fiamma di lucerna", 1942). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’incontro ferrarese tra Giorgio de Chirico e Carlo Carrà sancisce la nascita del [...] andata delineando sin dal periodo bellico, e che avrà assertori convinti in Italia, in Francia e in Germania.
Ferrara metafisica
Il giovane Carlo Carrà, che durante la guerra aveva dovuto abbandonare i pennelli per partire alla volta della caserma ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.