Filosofo inglese neopositivista, nato il 29 ottobre 1910. Prof. (dal 1946) di filosofia e logica all'University College di Londra; tende a inserire il positivismo logico nella tradizione empiristica inglese.
Scritti [...] , in Analysis, 1950, pp. 67-72; C. E. M. Joad, A critique of logical positivism, Chicago 1950; G. M. Crespi, Metafisica e analisi del linguaggio nel vol. di varî autori, Filosofia e linguaggio, Padova 1950, pp. 38-90; E. MacCarthy, The logical ...
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WEININGER, Otto
Delio Cantimori
Filosofo e psicologo austriaco, nato a Vienna il 3 aprile 1880, e ivi morto il 4 ottobre 1903, suicida. Ebbe notorietà nel mondo culturale tedesco dell'anteguerra per [...] 1903; trad. it. di G. Fenoglio, Torino 1912 e 1922).
Esso cerca di stabilire, sulla base di considerazioni metafisiche e psicologiche, una filosofia dei sessi, concepiti come rappresentanti, quello maschile, del principio del buono, del bello, del ...
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Poeta (La Stellata, presso Ferrara, tra il 1500 e il 1503 - ivi 1543 circa). Noto fino al sec. 18º con lo pseudonimo Marcello Palingenio Stellato. Sotto Paolo III, in seguito a processo di eresia, le sue [...] : la causa di ciò fu il poema Zodiacus vitae, scritto tra il 1520 e il 1534, costituito da divagazioni morali, metafisiche, astronomiche, con frequenti spunti satirici contro gli ecclesiastici. Posto all'Indice nel 1558, il poema fu molto letto e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La moderna teoria atomica, formulata da John Dalton all’inizio dell’Ottocento, viene [...] utilizzare la teoria dell’atomo come ipotesi per calcolare i pesi relativi delle particelle, rifiutandone le implicazioni metafisiche e ontologiche.
La chimica tra Lavoisier e Berthollet
Alla fine del Settecento, Antoine-Laurent Lavoisier rivoluziona ...
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HOLAN, Vladimír
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta boemo, nato a Praga il 16 settembre 1905.
I suoi primi libri Blouznivý vějíř, Il ventaglio delirante, 1926; Triumf smrti, Trionfo della morte, 1930; Vanutí, [...] , segnarono il vertice della poesia astratta, fondata su immagini barocche e su un linguaggio da rebus. Tortuose divagazioni metafisiche davano la trama a questi crittogrammi, che erano il più delle volte fredda alchimia di parole, impalcatura sonora ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] f. ‘prima’, dedicata cioè alle nozioni più generali. Da ciò l’immagine del sapere come di un albero, «di cui le radici sono la metafisica, il tronco è la fisica, e i rami che sortono da questo tronco sono tutte le scienze».
T. Hobbes, B. Spinoza, G.W ...
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Meditazioni cartesiane (Meditations cartesiennes)
Meditazioni cartesiane
(Méditations cartésiennes) Opera (1931) di E. Husserl. Testo ampliato delle conferenze tenute da Husserl alla Sorbona nel 1929 [...] pura o soggettività pura. L’«ego cogito», diversamente che in Descartes, non avvia la ricostituzione di una metafisica e di un’ontologia classica, intendendolo come sostanza, ma si coglie in quanto soggettività trascendentale che costituisce l ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] narrativa e spostandoli in una logica onirica, stipata di simboli sessuali ma anche di accensioni violente mistiche e metafisiche che richiamano il Luis Buñuel del periodo messicano. Ma fu la coproduzione messicano-statunitense La montaña sagrada ...
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. Parola composta dal gr. αὐτός "stesso" e κτίσις (che negli scrittori ecclesiastici è il nome tecnico della creatio divina ex nihilo), e significante quindi "fondazione, posizione, creazione di sé". Coniata [...] designare il concetto con cui, in tale sistema, viene risolto il problema della conciliazione delle due opposte esigenze, metafisiche e gnoseologiche, dell'universalità e dell'individualità, vive in tutto lo sviluppo del pensiero antico, medievale e ...
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FORNARI, Vito
Sacerdote e letterato, nato a Molfetta il 10 marzo 1821, morto a Napoli il 6 marzo 1900. Discepolo di Basilio Puoti, ne divenne presto cooperatore, tanto da aggiungere - richiestone da [...] filosofici, fu filosofo anche lui. E nella sua Arte del dire tentò una sua teoria estetica; e di materie metafisiche e teologiche scrisse con letteraria eleganza e vigore e senso d'italianità. Nel 1844 fu nominato interprete dei papiri ercolanensi ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...