Pensatore cinese (Zou, Shandong, 372 - ivi 289 a. C.). Il suo vero nome era K'o. Vissuto durante l'epoca di decadenza del regime feudale cinese, e perciò sensibile al problema dell'unità della Cina e della sua civiltà, nel Libro di M. egli espone la dottrina confuciana, in particolare nei suoi aspetti etici e politici, introducendovi il concetto della fondamentale bontà della natura umana. Secondo ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] b, 9); ciò equivaleva a esortare gli uomini a essere simili alle bestie, che non conoscono né padre, né governo. Secondo Mencio, gli esseri umani si distinguono dagli uccelli e dagli altri animali per la loro natura morale (xing), che è innata e, in ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] i riti, con le consuetudini umane; esse incontrarono l'opposizione o il dissenso di alcuni tra i maestri delle altre scuole, quali i confuciani Mencio e Xunzi (313-230 a.C. ca.), il taoista Zhuangzi (369-286 a.C. ca.) e il legista Han Fei (280-233 a ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] indurre l'uomo alla malvagità. Per ritrovare questa bontà innata, l'uomo deve guardare nel centro del suo essere: il cuore. Per Mencio il cuore non è solo un organo corporeo, è anche la sede di quei principi ideali che sono il fondamento della virtù ...
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WANG Shou-Jen
Giovanni Vacca
Filosofo cinese, nato nel 1472 in Yü-yao nel Che-kiang, morto nel 1528 in Nan-ngan nel Kwang-si. Egli ebbe anche l'appellativo Yang-ling; quindi è spesso citato come Wang [...] scritti filosofici sosteneva che soltanto la meditazione interiore per mezzo della conoscenza intuitiva (liang-chih, espressione tolta da Mencio) conduce alla scienza. Il suo idealismo, che ha qualche contatto col buddhismo, ha preparato i Cinesi e i ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] XI sec. a.C.), il cui esempio doveva servire da modello ai sovrani della sua epoca. Grazie a polemisti di notevole peso, come Mencio (372-289 a.C. ca.) e Xunzi (313-230 a.C. ca.), questa coscienza, allo stesso tempo etica e politica, doveva affinarsi ...
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confucianésimo Complesso delle dottrine di Confucio e dei suoi successori, che costituiscono il fondamento del pensiero cinese classico. Il c. consiste in una riflessione morale, sociale e politica; è [...] libriLunyu («Dialoghi») raccolta di insegnamenti del maestro tramandati dai discepoliDaxue («Il grande studio») e Zhongyong («Il giusto mezzo») due capitoli del LijiMengzi opera di Mencio, continuatore di Confucio, della prima metà del 4° sec. a.C. ...
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mencio
méncio agg. [etimo incerto] (pl. f. -ce), tosc. – Floscio, vizzo, cascante; si dice per lo più della carne o della pelle che abbiano perso la normale consistenza e sodezza, o anche della persona: un corpo che si sentiva che era già...
ammencire
v. tr. e intr. [der. di mencio] (io ammencisco, tu ammencisci, ecc.), tosc. o letter. – 1. tr. Rendere mencio. 2. intr. (aus. essere) Diventare mencio, avvizzire, appassire: la freschezza della donna presto ammencisce (Tommaseo).