D'AMBRA, Francesco
Vera Lettere
Nacque a Firenze il 29 luglio 1499 da Giovanni e Costanza da Filicaia. La sua famiglia fu nobile e molti dei suoi membri coprirono onorevoli cariche pubbliche.
Poco si [...] delle vicende dimostra una certa originalità d'invenzione, all'interno naturalmente dei modelli latini. Ma più che ai Menaechmi di Plauto, i Bernardi sono stati avvicinati ai Suppositi. Anche nella commedia dell'Ariosto l'idea principale è ...
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ANDREINI, Giovan Battista
Franca Angelini Frajese
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1576 (Rasi) o 1578 (Mazzuchelli) o, più probabilmente, nel 1579 (Bartoli), figlio primogenito di Francesco e di Isabella [...] III: l'argomento seguita poi quello de Li duo Lelii simili (ibid.), rifacimento di uno scenario del padre Francesco ispirato ai Menaechmi plautini.
Non nuovo (era infatti in uno scenario di Basilio Locatelli 1618), ma fortunatissimo il tema de Le due ...
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FIRENZUOLA, Agnolo
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 28 sett. 1493, primo dei cinque figli del notaio Bastiano Giovannini da Firenzuola e di Lucrezia Braccesi, figlia dell'umanista Alessandro, che [...] di affermarsi che l'ostico ambiente romano gli aveva negato. Sono di questo periodo le commedie I Lucidi (rifaciniento dei Menaechmi plautini) e Trinuzia.
A Prato per iniziativa del F. sorse l'Accademia dell'Addiaccio (dal nome del recinto all'aperto ...
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COMPARINI, Paolo
Giovanni Parenti
Figlio di Giovanni, nacque a Prato, forse nella famiglia di berrettai e lanaioli, la cui azienda risulta attiva tra il 1531 e il 1612 (G. Pampaloni, Inventario sommario [...] III, I Menechmi a Firenze, in Arch. stor. ital., s. 3, XX (1874), pp. 190 s.; I. Del Lungo, La recitaz. dei Menaechmi in Firenze e il doppio prologo della Calandra, ibid., XXII (1875), pp. 341 ss.; Id., Di altre recitaz. di commedie latine in Firenze ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] , II, pp. 205-293). L'impianto aretinesco del lessico e del discorso, gli inserti boccacciani, le eredità della Casina, dei Menaechmi e della Clizia non offuscano la vivacità di questa pièce, che tra i prodotti medi della commedia "erudita" si pone ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] dell'Aulularia (e forse di altre commedie, delle quali non è pervenuta notizia). Nel 1486 si colloca la traduzione dei Menaechmi (la traduzione, intitolata Menechini e conservata in due redazioni databili 1486 e ante 1491, è stata di recente di nuovo ...
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ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio
Trevor Dean
Nacque a Ferrara il 24 ott. 1431 da Niccolò (III), signore di Ferrara, e dalla terza moglie di questo, Rizzarda di Tommaso di Saluzzo. Al [...] classiche di Plauto e di Terenzio, messe in scena in traduzione italiana. La prima ad essere rappresentata fu i Menaechmi di Plauto nel 1486, seguita nel 1487 dall'Anfitrione. A partire dal 1491 le commedie vennero addirittura rappresentate in ...
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