Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] sequenza emblematica, che solo nel cinema poteva trovare una compiutezza estetica: uno smemorato di guerra ritrova la propria memoria perché posto a confronto con una sequenza che ripropone una situazione del passato e che viene percepita anche dal ...
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Buñuel, Luis
Edoardo Bruno
Regista cinematografico spagnolo, nato a Calanda il 22 febbraio 1900 e morto a Città del Messico il 29 luglio 1983. Fin dai suoi primi film, esempi di potente immaginazione [...] . In Tristana, dal romanzo di B.P. Galdós, Toledo, con i suoi vicoli e i suoi palazzi, è vista come memoria trasposta nel tempo, come una serie di particolari dove oggetti e persone, feticci e amputazioni, costituiscono un regesto della poetica della ...
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Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] de fauves, 1998), Thierry Zeno (Vase de noces, 1974; Des morts, 1981), che privilegiavano l'autobiografismo, la memoria, il paesaggio (Dubois 2000). Nei decenni successivi raggiunsero invece una certa notorietà Dominique Deruddere (L'amour est un ...
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GHIONE, Emilio
Claudia Campanelli
Nacque a Torino il 30 luglio 1879 da Celestino e Maddalena Arvaro, originari delle Langhe. Al cinema approdò all'età di trent'anni, con alle spalle un passato di miniaturista [...] romanzata, pubblicata a puntate sul Il Popolo di Roma, in cui si presenta come protagonista di avventure rocambolesche, che richiamano alla memoria Za la Mort, il suo personaggio più noto.
Fonti e Bibl.: F. Soro, Splendore e decadenza di Za la Mort ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] da un costante impegno volto a rivendicare l'importanza della metodologia, il riferimento alle fonti, a denunciare la mancanza di memoria storica di parte della critica più recente, sulle pagine di "Cinema nuovo" come nel suo ultimo libro, Il cinema ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] teorici che costituirono una tra le prime e più consapevoli meditazioni sul cinema, e non a caso Léon Moussinac dedicò alla memoria dell'amico da poco scomparso il suo libro Naissance du cinéma (nel quale grande rilievo ha il concetto di fotogenia ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] minoritaria, attori come Laura Betti, Milena Vukotic, Leo Gullotta, Victor Cavallo, Marina Confalone lasciano con ogni loro apparizione un marchio indelebile nella memoria dello spettatore, vanificando qualsiasi tentativo di stabilire graduatorie. ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] obbligato per chi, come N. Karùzos, si accorge che anche la speranza cristiana è inibita dai nuovi pseudovalori.
La memoria del conflitto fratricida, resa più acuta dall’instaurarsi in Europa del clima della guerra fredda e dalle difficoltà, per la ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] spettacolo è frutto di una ricerca personale e di un successivo lavoro drammaturgico. È un teatro che spesso pesca in memorie storiche, andando a riaprire ferite del nostro passato prossimo, e in molti casi a questo lavoro documentario si uniscono ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] . come ricorso alla capacità di attrazione e di coinvolgimento di una tecnologia, ma soprattutto di una leggenda e di una memoria già consacrate da storia e cronaca. Ogni azienda e ogni rete televisiva conoscono da sempre la necessità e l'utilità del ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte....
memorabile
memoràbile agg. [dal lat. memorabĭlis, der. di memorare «ricordare»]. – Degno d’essere ricordato; si dice in genere di fatti, avvenimenti, periodi di tempo, o anche di parole, che abbiano in sé qualche cosa di grande, di glorioso,...