MEYERHOLD (grafia russa Mejerchol′d), Vsevolod Emil′ evič (XXIII, p. 144)
Attore, regista e teorico del teatro russo, deportato nel 1939 e morto il 17 marzo 1942. ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] oggetti di uso quotidiano. La reazione al naturalismo condusse a importanti riforme registiche, come quella di V.E. Mejerchol´d, che tolse ogni ornamento alla scena, conformandola a strutture geometriche (costruttivismo), e quella di G.E. Craig, che ...
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Pseudonimo dell'attore e regista K. S. Alekseev (Mosca 1863 - ivi 1938); proveniente da un teatro d'amatori, dopo aver conosciuto la scena parigina e frequentato i corsi della scuola teatrale moscovita, [...] allestimenti di Shakespeare, Maeterlinck, Gor´kij e, specialmente, Čechov. Dalla sua scuola uscì pure il grande secessionista V. E. Mejerchol´d. Il metodo di recitazione di S., basato sul duplice lavoro dell'attore su sé stesso e sul personaggio che ...
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Regista teatrale svedese (Stoccolma 1890 - ivi 1944). Figlio dell'attore e regista August, studiò a Berlino con M. Reinhardt e, tornato in patria, venne scritturato al Lorensbergteatr di Göteborg come [...] di E. O'Neill e Oplà, noi viviamo di E. Toller) in cui si avvertiva l'influenza di E. Piscator e di V. E. Mejerchol´d. Unitosi all'attore G. Ekman nel 1931, conseguì i suoi maggiori successi: Peer Gynt di Ibsen (1933); Amleto (1936) e Il mercante di ...
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Attore e regista (Stoccolma 1903 - ivi 1980); tra i maggiori del suo paese. Ispirandosi al teatro ebraico Hābimā e a Mejerchol´d, diresse numerosi spettacoli per il Teatro Reale di Stoccolma, allestendo, [...] della vita, 1940); Den blomstertid ("La stagione dei fiori", 1940); Himlaspelet (Strada di ferro, 1942); Hets (Spasimo, 1944; Palma d'oro al Festival di Cannes); Resan bort (Lungo viaggio, 1945); Bara en mor ("Solo una madre", 1949); Fröken Julie (La ...
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Attrice russa (Pietroburgo 1864 - Taškent 1910). Nel 1904 fondò un proprio teatro drammatico a cui dapprima suo fratello, il regista F. F. Komissarževskij, diede un carattere realistico-psicologico; in [...] seguito V. E. Mejerchol´d lo portò sulla via del modernismo e del simbolismo. Notevoli le sue interpretazioni della Francesca da Rimini di G. D'Annunzio e di Nora in Casa di bambola di Ibsen. ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] di porte delimita il fondo del palcoscenico, come nel Revisore di N.V. Gogol' messo in scena da V.E. Mejerchol'd nel 1926, uno degli spettacoli-simbolo del Novecento. Kantor dunque è seduto al centro, e improvvisamente, come per un'emorragia della ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] prima di saltare o il tirare indietro il pugno prima di proiettarlo in avanti a colpire. Sotto forme diverse (Mejerchol'd parlava di 'negare l'azione') la raffinata elaborazione di questo principio è comune a tutte le tradizioni performative e ...
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DUSE, Eleonora
Ferdinando Taviani
Nacque a Vigevano (prov. Pavia), il 3 ott. 1858, in una stanza di locanda, da Alessandro e Angelica Cappelletto, entrambi attori.
Il nonno, Luigi Duse, celebre attore [...] andò in scena Teresa Raquin, dal romanzo di E. Zola con la D. nella parte di Teresa, la nuora uxoricida; la Pezzana in quella della K. S. Stanislavskij, E. G. Craig, A. Appia, V. Mejerchol'd, J. Copeau, Isadora Duncan: artisti tutti che - in un modo ...
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