CHIOSSONE, David Michele
Claudio Meldolesi
Nacque a Genova il 29 ott. 1820 da Giambattista e da Antonietta Calcagno. La passione per il teatro si manifestò in lui precocemente. "Cominciò a scrivere [...] fu "poeta" adolescenziale, istintivo, di un'ispirazione nonconvenzionale anche se destinata ad esiti di convenzione per incuria ). Nel 1845 il C. prese la laurea in medicina e contemporaneamente cominciò a intrattenere fruttuosi rapporti con le più ...
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FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...]
Il titolo di "maestro" indica la qualifica di dottore in medicina, che il F. doveva avere conseguito a Siena in anni di produzione dei pre-Rozzi, fornendo un ritratto sociologicamente nonconvenzionale di questo mondo. Nell'opera più fortunata del ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] per lo più convenzionali e di derivazione inglese. Per contro, M. Wigglesworth si formò intellettualmente in America e non si notano influssi W. Holmes che, dividendo i suoi interessi tra la medicina e la letteratura, si ricava un ruolo di primo ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] e a nuovi esiti nella medicina. Con la Riforma si un eroe ironico e sarcastico, che non anela più all'assoluto, non lotta né cerca la morte, bensì sfida dell'adulterio è stata falsata dalla morale convenzionale, la quale esclude, nei paesi monogami ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] corsi (filosofia, matematica medicina) e orientando il suo dall'oscurità". E in realtà il suo esordio di scrittore non poteva essere più vivace e clamoroso. Nel 1783, dopo naturale", contrapposto al "linguaggio convenzionale", proprio della poesia.
La ...
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Fiaba
Tilde Giani Gallino
La fiaba è un racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, tanto negli episodi come nei personaggi, e che ha di solito come protagonista un essere umano, nelle cui [...] ultima concezione, per altro, non è un'invenzione del 20° secolo: già nell'antica medicina indù veniva praticata una simile Altrettanto inaccettabile appariva l'immagine femminile stereotipa, convenzionale e sfavorevole alla donna vera, troppo ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] delle scienze naturali, o della medicina: ma, in generale, ad la febbre dei piaceri è la esuberanza di tal vita. Non accusate l'arte, che ha il solo torto di aver più passato, cioè a una figura convenzionale del recente passato risorgimentale, a ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] corpi umani».[34] L'iniziazione alla medicina il Sarpi l'aveva probabilmente avuta e che se fusse ritornato al mondo, non l'avrebbe riconosciuta, perché era ogn'altra offerta che allora suonava un po' convenzionale), di servire la Repubblica. Neppure ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] rapporto è più debole o soltanto convenzionale (nell'elenco i primi sono contraddistinti . 22-24); anche il clero è falso e avido e non intende partire.
[4] *1213, primavera-1214, luglio: [BdT componimento è la celebre Metgia ('medicina': v. 44) che, ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...