Capitano e u0mo politico arabo (Medina 622 circa - Mecca 692). Si ribellò al califfo omayyade Yazīd I (680) e s'impadronì della Mecca facendosi proclamare califfo. Vi si mantenne per dodici anni, riconosciuto [...] da gran parte dell'impero musulmano. Ma sotto l'omayyade ῾Abd al-Mālik fu assediato alla Mecca da al-Ḥaggiāǵ e trovò la morte combattendo. ...
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Filosofo e mistico musulmano di Spagna (Murcia 1217 - Mecca 1270), noto in Occidente per le risposte alle questioni filosofiche e teologiche proposte dall'imperatore Federico II ai dotti musulmani del [...] suo tempo, e alle quali, trovandosi I. S. a Ceuta (1240), gli fu ordinato di rispondere dal sultano almohade ar-Rashīd: la risposta polemica, a noi giunta, è nello spirito e nello stile della scolastica ...
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Ghazi I
Secondo re hashemita dell’Iraq moderno (Mecca 1912-Baghdad 1939). Figlio di Faysal I, gli successe nel 1933, mancando tuttavia delle doti politiche del padre. Il suo regno fu caratterizzato da [...] tensioni crescenti fra esercito e Parlamento, sfociate in un tentativo di colpo di Stato. G. morì prematuramente in un incidente d’auto e gli successe il figlio Faysal II, sotto la reggenza dello zio materno ...
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Hùbal Dio del paganesimo arabo, adorato in età preislamica alla Mecca, dove nella Ka‛ba esisteva un suo idolo antropomorfico. Non è menzionato nel Corano e si è supposto che all’epoca di Maometto alla [...] Mecca fosse chiamato Allāh. ...
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'Abdallah I
‛Abdallah I
Emiro, poi re di Giordania (la Mecca 1883-‛Amman 1951). Secondogenito di Husain, re dello Hijaz prima della conquista saudita, divenne per volontà britannica emiro di Transgiordania [...] (1923), Stato ricavato nei confini del Mandato palestinese. Alleato dell’Inghilterra, vide da questa riconosciuta l’indipendenza del suo regno (1946), rinominato Giordania. Nel 1949, al termine della Prima ...
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Viaggiatore ferrarese del 19º sec.; fu nel Ḥigiāz e visitò la Mecca e Medina (1811). Si recò anche nell'alto Egitto con l'inglese W. J. Bankes, che pubblicò a Londra una sua biografia (1830). ...
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Poeta arabo (643 - 715 circa) di famiglia meccana. Visse quasi sempre alla Mecca e Medina, dove condusse una vita tra avventure e amori, che cantò nelle sue poesie, utilizzando una lingua semplice, ma [...] fedele alle immagini erotiche dell'epoca. Fu poeta essenzialmente cittadino, raffinato e sincero: il suo dīwān d'amore è quanto di più personale e felice abbia prodotto la poesia araba antica ...
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Cugino, genero e quarto successore di Maometto come capo della comunità musulmana (Mecca forse 600 - Kūfa 661). Fu tra i primi seguaci dell'Islām, e sposò la figlia del Profeta, Fāṭima. Alla morte di Maometto [...] aspirò invano al califfato, cui pervenne solo nel 656, all'uccisione di ῾Othmān della cui morte fu moralmente tenuto corresponsabile. Dové quindi lottare, dapprima con la vedova di Maometto, ῾Ā'isha e ...
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Z Regione dell'Arabia di nord-ovest gravitante sul Mar Rosso e racchiudente i due territorî sacri dell'islamismo: la Mecca e Medina. Staccatasi dall'Impero ottomano con la rivolta del giugno 1916, fa parte [...] di mare, attraverso il porto di Gedda (Giddah) (circa 25 mila ab.), che è un cattivo porto, ma è il più vicino alla Mecca, e in esso sbarcano ogni anno i pellegrini che in autobus o a dorso di cammello o a piedi attraversano, poi, il paese desolato ...
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Nacque nel 1856 a Costantinopoli, secondo figlio dello sceriffo Muhammad ibn ‛Awn, del ramo sceriffiano degli ‛Abādilah. Passò gran parte della giovinezza a Costantinopoli. Succeduto al padre nel 1908, [...] contro la guerra mossagli nel 1924 dal sultano wahhābita del Neǵd Ibn Sa‛ūd (v. ḥigiāz: Storia). Il 5 ottobre 1924, investita la Mecca dai Wahhābiti, abdicò in favore del primogenito ‛Alī, e si ritirò ad al-‛Aqabah, e di lì a Cipro, dove stabilì la ...
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mecca1
mècca1 (e Mècca) s. f. – Propriam., città (arabo Makka) dell’Arabia Saudita, patria di Maometto e luogo santo dell’islamismo; in quanto meta di pellegrinaggi, il nome della città ha assunto nel linguaggio comune il sign. simbolico di...
mecca2
mècca2 s. f. [dal nome della città araba (v. la voce prec.)]. – Vernice trasparente a base di lacca, di tonalità aurea, usata per velare intagli lignei o fondi di pitture precedentemente argentati, in modo da ottenere la cosiddetta...