ALBINI, Giacinto
Tommaso Pedio
Nacque in Napoli il 4 marzo 1821 da Gaetano, ostetrico e chirurgo proveniente da Montemurro (Potenza), e da Elisabetta Morgigno. In quella città conseguì nel 1843 la laurea [...] Basilicata, Potenza 1914, p. 4; G. A.,in Riv. di critica e storia del Risorgimento ital., I (1914), pp. 41 a.; V. Marone, Il Mazzini lucano: G. A., in La terza Italia, Genova 22 marzo 1921; P. Baccelli, L'apoteosi di G. A. ,Roma 1923; E. Pedio, La ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] del 9 apr. 1833, ibid., I, pp. 167-172). La lettera, ripubblicata con intenti antigiobertiani nel 1849 non da G. Mazzini, come a lungo si credette, ma probabilmente da C. Cattaneo, col titolo Della repubblica e del cristianesimo, era rivelatrice di ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] l'armistizio Salasco (9 agosto), il M. tornò al potere, dapprima da solo, per evitare la svolta radicale invocata dal mazziniano Circolo italiano, quindi, il 13 agosto, fu eletto dalla rinata Assemblea provinciale a capo di un triumvirato con poteri ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] , Parma 1968, pp. 145 ss.); F. Fonzi, Crispi e lo "Stato di Milano", Milano 1965, ad Indicem; Atti del I convegno su Mazzini e i mazziniani dedicato a N. C. Pisa 16-17 sett. 1972, Pisa 1973; H. Ullrich, L'atteggiamentopolit. di C. negli anni 1912 ...
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VALERIO, Lorenzo
Adriano Viarengo
VALERIO, Lorenzo. – Nacque a Torino il 23 novembre 1810 da Gioachino, possidente, e da Giovanna Camilla.
Separatisi i genitori, Valerio crebbe con la madre, la sorella [...] : ancora «una rivoluzione Italiana con un re». Dopo i fatti di Genova del 1857, dalle pagine del giornale avrebbe altresì attaccato Mazzini.
Dopo il Congresso di Parigi del 1856 e l’avvio di una politica ‘italiana’ di Cavour, Valerio si avvicinò al ...
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LAZZARO, Giuseppe
Silvana Musella
Nacque a Napoli il 6 apr. 1825 da Gaetano e Marianna Antonucci. Educato dai gesuiti, si dedicò agli studi letterari e fin da giovanissimo operò nel giornalismo. Per [...] L. ne era stato uno dei promotori) e che nei primi mesi del 1862 era andato sempre più identificandosi con la corrente mazziniano-garibaldina e con la priorità da essa assegnata alla liberazione di Roma e Venezia: secondo il L., Roma capitale avrebbe ...
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VALUSSI, Pacifico
Francesco Micelli
VALUSSI, Pacifico. – Nacque a Talmassons nella Bassa Friulana il 30 novembre 1813 da una famiglia della media borghesia agraria, figlio di Vincenzo e di Maria Agnoluzzi.
La [...] ai due popoli, «uno vecchio, l’altro nuovo», eliminando potenziali conflitti (ibid., p. 132), rispettava l’orientamento repubblicano-mazziniano del momento. Il problema dell’educazione, presente nella Favilla e in Fatti e parole, fu esplicitamente ...
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GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] quei primi anni", il G. "aveva serbato le memorie e le tradizioni del '49; era un romantico-guerrazziano-mazziniano, arrabbiato, intransigente, antropofago" (pp. 375 s.).
Non deve stupire questa convivenza di classicismo e romanticismo nel pensiero ...
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FOSSATI, Antonio
Milo Julini
Nato a Milano il 25 luglio 1806 da Carlo e da Vittoria Corbetta, si laureò in medicina a Pavia nel 1831 discutendo la tesi Del suicidio nei suoi rapporti colla medicina [...] combattimenti delle Cinque giornate. Negli anni trascorsi a Torino, non venne meno al suo impegno politico; dopo il fallito moto mazziniano avvenuto a Milano il 6 febbr. 1853 prestò la sua opera insieme con V. Crivelli, altro combattente delle Cinque ...
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BONACOSSI, Alessandro
Carlo Francovich
Nato a Ferrara il 6 nov. 1771 dal conte Pinamonte e da Giulia Cittadella, aderì ai principi propagandati dai giacobini italiani e dall'armata rivoluzionaria francese. [...] "d'un martyr de la liberté de notre patrie". Ciò non valse a dissipare del tutto il sentimento di prevenzione che il Mazzini nutriva nei suoi confronti.
Tra il 1827 e il 1830 il B., valendosi di documenti allora difficilmente reperibili e di varie ...
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mazziniano
agg. e s. m. (f. -a). – Proprio di Giuseppe Mazzini (1805-1872), o che a lui si riferisce, o che da lui e dal suo pensiero e dalla sua opera deriva: scritti m.; l’epistolario m.; idee m.; aneddoti, ricordi m.; movimento, corrente...
mazzinianesimo
mazzinianéṡimo (o mazzinianismo) s. m. [der. di mazziniano]. – Il complesso dei principî e degli ideali ispirati all’azione di G. Mazzini (v. la voce seg.); anche, il movimento a essi improntato.