BORGOGNONI, Adolfo
Pino Fasano
Nacque il 4 nov. 1840 a Corropoli (Teramo), da Camillo, medico condotto, e da Clelia Vanni. Nel 1850 la sua famiglia si trasferì a Budrio, e il B. compì gli studi liceali [...] . 1882, poi col nuovo titolo La questione maianesca, Città di Castello 1885; Il lamento del conte di Poppi, Ravenna 1884; Matelda, Città di Castello 1887. Curò l'edizione di P. Giordani, Orazioni ed elogi, Firenze 1890; G. Parini, Il Giorno, Verona ...
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Leandro
Clara Kraus
. Personaggio mitologico. Giovinetto greco di Abido, città della Misia, che innamorato di Ero, una fanciulla di Sesto, sulla costa tracia, ogni notte attraversava a nuoto l'Ellesponto [...] odio da Leandro non sofferse l'Ellesponto per le sue mareggiate, che ne rendevano impossibile l'attraversamento (cfr. Ovidio Her. XVIII 139 ss.), di quanto era odiato dal poeta il Lete che per tre passi (v. 70) gl'impediva di accostarsi a Matelda. ...
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Lete (Letè)
Pietro Mazzamuto
Primo dei due fiumi del Paradiso terrestre, nasce dalla stessa sorgente del secondo fiume, l'Eunoè, posta, secondo il Coli, in Oriente (i due fiumi sorgono e si articolano [...] picciole onde, dall'acqua dotata di una trasparenza fuori del naturale, dalle rive coperte di piante e fiori, sulle quali si muove Matelda (Pg XXVIII 25-33, 35, 47, 62, 70 e 85), che, sollecitata dal poeta, dà un'ampia e ordinata spiegazione dell ...
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corollario
Alfonso Maierù
Il termine c. è usato due volte da D. (Pg XXVIII 136 e Pd VIII 138) e vale " aggiunta conclusiva ricavata da ciò che è stato dimostrato ". La forma latina (corollarium), diminutivo [...] e Buti, ad l.). In Pg XXVIII 136 darotti un corollario ancor per grazia, c. designa una conoscenza conclusiva che è dono di Matelda a D., in uno schema dialogico che richiama da vicino quello boeziano: Cons. phil. III X 22 " veluti geometrae solent ...
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Sesto
Adolfo Cecilia
Antica città della Tracia, posta nel punto ove più stretto è il braccio di mare che separa l'Asia dall'Europa, di fronte alla città asiatica di Abido.
Famosa per la leggenda del [...] non fu tanto odiato da Leandro quanto egli odia il Lete, che non si apre per consentirgli di giungere fino a Matelda: ma Elesponto, là 've passò Serse, / ancora freno a tutti orgogli umani, / più odio da Leandro non sofferse / per mareggiare intra ...
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sgridare (isgridare)
Antonietta Bufano
In If XXXII 79 Piangendo mi sgridò: " Perché mi peste?... ", dove il Petrocchi annota: " come a Inf. XVIII 118, ‛ gridare ma con voce di rimbrotto '; la maggior [...] alcuni codici recano la forma gridò.
In Pg XXIX 61 il poeta introduce con La donna mi sgridò le parole di Matelda, che vede D. tutto intento ad ammirare i candelabri della processione nel Paradiso terrestre, e " sgridandolo lo riprende esortandolo a ...
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Norvegia
Adolfo Cecilia
Cecilie Wiborg Bonafede
Regione scandinava, nella quale l'elemento germanico, giuntovi ai tempi delle grandi migrazioni, ebbe il sopravvento sugli aborigeni, i quali furono [...] den offentlige Eksamen i Tanks Skole, Bergen 1872, 1-36; N. Kjӕr, in Essays, Kristiania 1895, 145-162; J. Bing, Dantes Matelda, in Nordisk Tidskrift för Filologi, Copenaghen 1905-06, 35-42; O. Kringen, D.A., in Tidens tanker, Kristiania 1921, 272-274 ...
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prego (priego; preco)
Sinonimo di " preghiera ", usato con discreta frequenza, specialmente nella Commedia. La forma più comune è, secondo le edizioni da noi prese come base, ‛ priego '; ‛ prego ' si [...] / in Fano, " mi usi la cortesia di pregare amici e congiunti ", Chimenz), e XXXIII 118 Per cotal priego detto mi fu: " Priega / Matelda... "; XIV 75 dimanda ne fei con prieghi mista; XVII 56 sanza prego, " senza che gli si chieda "; XXVIII 58 fece i ...
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Giovanna
Donna amata da G. Cavalcanti, secondo quanto D. afferma in Vn XXIV 3 E lo nome di questa donna era Giovanna, salvo che per la sua bieltade, secondo che altri crede, imposto l'era nome Primavera; [...] , Vn XXIV 8 9). Per il valore del senhal Primavera e il giuoco etimologico dantesco, cfr. Contini, Poeti II 489, e in questa Enciclopedia la voce Cavalcanti, Guido. Un accostamento tra G. e Matelda è in G. Bassi, Commenti danteschi, Lucca 1899. ...
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VILLA, Federico Gaetano
Marco Cavenago
– Nacque a Roma il 7 febbraio 1835 da Luigi Villa, proprietario terriero originario della provincia di Ancona (morto a Roma il 18 luglio 1865), e dalla romana [...] , 1871), Pico della Mirandola (gesso, Torino, 1872, Milano, 1877 e 1880, e Napoli, Esposizione nazionale di belle arti, 1877), Matelda (busto in marmo, Milano, 1878, Torino, 1886), Tempo cattivo (anche noto come Bimbo che piange, Torino, 1876, Milano ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...