LEVI, Alessandro
Alberto Cavaglion
Nacque a Venezia il 19 nov. 1881 da Giacomo, direttore delle Assicurazioni generali e da Irene Levi-Civita, sorella di Giacomo, già segretario di G. Garibaldi a Bezzecca, [...] L. per tutta la vita in quanto nemico della ragione "positiva", eversore, creatore di miti, maestro segreto di tanto massimalismo socialista.
La carriera accademica del L. non fu facile. Nel 1907 subentrò a G. Del Vecchio nella cattedra di filosofia ...
Leggi Tutto
NAVA, Cesare
Andrea Possieri
NAVA, Cesare. – Nacque a Milano il 7 ottobre 1861 da Leonardo, commerciante, e da Maria Bettali.
Proveniente da una famiglia della piccola borghesia milanese, frequentò [...] d’incontro tra le forze politiche moderate e quelle cattoliche per combattere sia il radicalismo liberale sia il massimalismo socialista.
Nei primi anni del secolo iniziò a collaborare con alcuni esponenti intransigenti come Filippo Meda per la ...
Leggi Tutto
AMBROSINI, Vittorio
Daniele Pompejano
Nacque a Favara (Agrigento) il 15 febbr. 1893, da Giovanni Battista e da Carmela Lentini. Giornalista fin da giovanissimo (nel 1913 era corrispondente da Berlino [...] il periodico l'Ardito rosso e fu attivo nella Lega proletaria dei reduci di guerra. Di fronte alla passività del massimalismo e al rifiuto della direzione socialista di assecondare i suoi progetti di "armamento proletario", l'A. si avvicinò alla ...
Leggi Tutto
RICCI, Uguccione
Vieri Mazzoni
RICCI, Uguccione. – Nacque da Ricciardo di Uguccione, detto Cione, e da Bartola di Rosso Strozzi, probabilmente entro il primo decennio del Trecento, se nel 1328 era già [...] appunto da Ricci, aperti ai novi homines inurbatisi più o meno recentemente, oppositori e vittime dei partefici sostenitori del massimalismo guelfo, contrari ai privilegi del clero e timorosi di un rafforzamento dello Stato della Chiesa e di un suo ...
Leggi Tutto
BOTTINI, Lorenzo
Mirena Bernardini Stanghellini
Nacque a Lucca il 16 giugno 1849 dal marchese Giovanni Battista e da Teresa Mazzarosa, in un'antica famiglia patrizia nota per la sua tradizione di costante [...] scelta dei mezzi, sempre pronto a dare un giusto riconoscimento nell'azione alle esigenze tattiche, ben lontano quindi dal massimalismo, intransigente dei primi anni dopo il '70.Nei riguardi della questione romana il B. sostenne la possibilità di una ...
Leggi Tutto
OVIGLIO, Aldo
Fulvio Conti
OVIGLIO, Aldo. – Nacque a Rimini il 7 dicembre 1873 da Francesco e da Ida Malvolti.
Compì gli studi liceali a Pesaro e poi a Rovigo, dove la famiglia si era nel frattempo [...] l’ala più moderata e legalitaria. Era «convinto che le camicie nere costituissero solo un movimento di reazione al massimalismo e uno strumento di ‘ringiovanimento’ della democrazia radicale, da cui proveniva» (Nello, 2003, p. 41). Era insomma un ...
Leggi Tutto
MALAGUGINI, Alcide
Giuseppe Sircana
Nacque a Rovigo il 15 ott. 1887 da Vincenzo, insegnante elementare e poi mastro di posta, e da Adele Salvi.
Perduto il padre quando aveva 14 anni, per proseguire [...] A. Manzoni, e partecipò al vivace dibattito interno al Partito socialista, collocandosi sempre sulle tradizionali posizioni del massimalismo intransigente, dalle quali non si era discostato neanche dopo la scissione comunista del 1921 e il successivo ...
Leggi Tutto
COSTA, Alda
Alessandro Roveri
Nacque a Ferrara il 26 genn. 1876 da Vincenzo e Caterina Zaballi. Conseguito il diploma di maestra elementare, svolse a partire dal 1895 una serie di supplenze in varie [...] internazionale. Il dopoguerra la vide disincantata e critica osservatrice delle facili illusioni rivoluzionarie e dell'ondata di massimalismo che dilagarono anche nella gracile federazione socialista ferrarese (1.458 tesserati nel 1919). La C. si ...
Leggi Tutto
CASSOLA, Garzia
Riccardo Merolla
Nacque a Borgo Val di Taro (Parma) il 27 apr. 1869, primo fra quattro figli di Carlo e Rosa Belli. La personalità e le convinzioni politiche del padre, magistrato e [...] una breve storia del movimento socialista italiano, ne condanna l'uso violento della lotta di classe e il massimalismo della corrente rivoluzionaria, esponendo poi una sua strategia di collaborazione con i governi borghesi ed una propria concezione ...
Leggi Tutto
FIORE, Nicola
Giuseppe Masi
Nacque a Marigliano, oggi in provincia di Napoli, il 6 sett. 1883 da Luigi e da Consiglia Quagliozzi. Sensibile ai problemi delle classi lavoratrici, nel 1900, dopo aver [...] degli operai locali, in particolare dei tessili, assunse spesso comportamenti alquanto velleitari e tribunizi. Il suo massimalismo, se conduceva a raggiungere obiettivi non secondari sul piano economico, diveniva alla lunga controproducente. Anche il ...
Leggi Tutto
massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento...
massimale
agg. e s. m. [dall’ingl. maximal, der. del lat. maxĭmus «massimo»]. – 1. agg. Che stabilisce o costituisce il massimo o i massimi. In fisiologia sperimentale, stimolo m., lo stimolo, minore per intensità, capace di provocare la massima...