MANCINI, Pietro
Paolo Mattera
Nacque a Malito (Cosenza) l'8 luglio 1876, da Giacomo e Teresa Anselmi, in una famiglia di agiati professionisti. Dopo gli studi liceali, si iscrisse all'Università di [...] dominata dal latifondo e la natura sovente arcaica dei rapporti sociali rendevano estremamente difficile la penetrazione delle dottrine marxiste: i contadini, vuoi per timore di perdere il lavoro, vuoi per un atavico sentimento di deferenza nei ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] del d. ebbe manifestazioni peculiari negli altri paesi socialisti. In Polonia produsse un avvicinamento tra le componenti marxiste e non marxiste (scioperi del 1970 a Danzica, Gdynia e Stettino) e nel 1980 diede vita all’organizzazione sindacale ...
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Denominazione abbreviata di organizzazioni politiche, costituitesi a partire dalla seconda metà del 19° sec., formate da movimenti e partiti operai, socialisti, comunisti, associati sul piano internazionale.
Prima [...] tutti i paesi europei, la Seconda I. segnò il prevalere delle concezioni politiche marxiste in seno al movimento operaio europeo; in tale ambito ormai prevalentemente socialista e marxista, emersero con il nuovo secolo linee tra loro diverse, per es ...
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TOPITSCH, Ernst
Antonio Rainone
Filosofo e sociologo austriaco, nato a Vienna il 20 marzo 1919. Laureatosi in filosofia (1946), conseguì la libera docenza nel 1951. Dopo un periodo d'insegnamento a [...] messo in evidenza i meccanismi autodifensivi (le ''strategie d'immunizzazione'') di cui sarebbero provviste non soltanto le concezioni marxiste, ma anche gran parte delle ideologie totalizzanti che intendono evitare le obiezioni loro derivanti da un ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...] pp. 14-17, 39-52, 111-16) – continuano a svilupparsi tra le due guerre, in forme ovviamente plurali: marxisti e cattolici, tradizionalisti e anarchici, socialisti e nazionalisti esercitano una forte pressione politica in vista dell’abbattimento della ...
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massa
Termine correntemente usato, nel linguaggio politico e giornalistico per indicare una intera popolazione intesa come insieme indifferenziato, o comunque un gran numero di persone che presentano, [...] incarna gli interessi della stragrande maggioranza della società, secondo quello che era il punto di vista prevalente delle teorie marxiste; il ceto medio, cioè l’insieme dei gruppi che occupano le posizioni centrali nella piramide sociale, in quanto ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] , 1936, trad. it. 1966). In polemica poi con le correnti storicistiche contemporanee e facendo personale uso delle categorie marxiste, B. ha anche elaborato sue tesi di filosofia della storia che pongono nella rottura rivoluzionaria con il presente e ...
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PANAMERICANISMO (XXXVI, p. 170; App. II, 11, p. 498; III, 11, p. 359)
Renato Piccinini
La "Carta di Punta del Este" del 1961, vero statuto economico e sociale noto come "Alleanza per il progresso", fondata [...] , Bolivia, Brasile, Chile, Ecuador e Messico. Le altre risoluzioni ribadivano l'avversione degli stati americani alle dottrine marxiste, la fede dei popoli del continente nei diritti dell'uomo, la riaffermazione dei principi del non-intervento e dell ...
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Universita
Steven Muller
di Steven Muller
Università
sommario: 1. Introduzione. 2. I mutamenti dell'università nel Novecento. a) Dall'ortodossia alla scienza. b) Dalla trasmissione alla scoperta. c) [...] frequentare l'università, ma viene in ogni caso formata nelle Grandes Écoles costituite appunto a questo scopo. Negli Stati marxisti l'élite dirigente del partito unico può, di nuovo, frequentare o non frequentare l'università, ma riceve comunque una ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] sua scarsa attitudine per la militanza, Panzieri lo esortò a riflettere sul legame tra teoria e pratica psichiatrica, anche in termini marxisti. Di questo periodo è Su marxismo e psicoanalisi (in Mondo nuovo, V (1963), 5, pp. 18-19), in cui Jervis ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...