Socialista belga (Ostenda 1842 - Cannes 1890). Fu tra i fondatori dell'Internazionale (1864) e, convertitosi al marxismo, contribuì nei congressi di Bruxelles (1868) e Basilea (1869) alla vittoria del [...] collettivismo contro i sostenitori del mutualismo di Proudhon, di cui prima era stato seguace. Combatté anche le teorie di Bakunin e sostenne la socializzazione dei servizî pubblici (congresso del 1874). ...
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Adler, Max
Sociologo e politico austriaco (Vienna 1873-ivi 1937). Fu uno dei fondatori e teorici dell’austro-marxismo e, insieme a R. Hilferding, diresse la rivista Marxstudien. Nei suoi studi A. tende [...] a fondare la sociologia sulla linea della concezione materialistico-dialettica di Marx, ma al tempo stesso mette in risalto i legami fra Marx e Kant ...
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Mentre in patria, dopo la seconda guerra mondiale, si è "riconsiderata" alla luce del marxismo la sua opera, e B. è diventato, malgrado la sua posizione decisamente antirussa, uno dei numi tutelari della [...] "democrazia popolare" di Bucarest, delegazioni dell'esilio hanno organizzato, nel centenario della morte (1952), celebrazioni ed un pellegrinaggio al cimitero palermitano dei Cappuccini, dove si è potuto ...
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Narayan, Jayaprakash
Patriota e leader politico indiano (Sitab Diyara, Bihar, 1902-Patna 1979). Studiò negli USA dove si avvicinò al marxismo. Partecipò al movimento antibritannico e fondò formazioni [...] di sinistra come il Congress socialist party (1934) e il Praja socialist party (1952). Nel 1974-75 condusse una campagna di opposizione a I. Gandhi, per cui venne arrestato dopo la proclamazione dell’emergency ...
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Uomo politico russo (Karaul, Tajmyr, 1872 - Mosca 1936). Sospettato per le idee rivoluzionarie, nel 1904 passò in Germania dove aderì al marxismo; nel 1907 divenne segretario generale dell'organizzazione [...] rivoluzionaria russa all'estero. Rientrato in Russia nel 1918, nel marzo di quello stesso anno successe a L. Trockij come commissario del popolo agli Esteri, carica che tenne fino al 1929. Diplomatico ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1882 - Parigi 1938), uno dei maggiori esponenti del partito socialdemocratico austriaco dopo la prima guerra mondiale, teorico dell'austro-marxismo. Fu uno dei capi della [...] rivoluzione austriaca del 1918. Ministro degli Esteri nel primo gabinetto repubblicano, membro del parlamento austriaco (1920-34), fu costretto a lasciare l'Austria dopo il fallimento dell'insurrezione ...
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Rivoluzionaria russa (Moskaja, Cherson, 1854 - Milano 1925). Anarchica, fuggì in Svizzera (1877) e vi conobbe Andrea Costa, di cui divenne compagna. Esule in Italia, aderì al marxismo e condivise con Filippo [...] completò in Italia dove svolse un'intensa attività gratuita di medico dei poveri. Passò gradualmente dalle teorie bakuniniane al marxismo, che contribuì a diffondere in Italia svolgendo attività politica e condividendo con F. Turati, cui si unì dal ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] di Hegel (Ciò che è vivo e ciò che è morto della filosofia di Hegel, 1906), del quale, attraverso lo studio del marxismo e "mercé l'amicizia e la collaborazione col Gentile", aveva già avuto a risentire. Al C. si era venuta rivelando una visione ...
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(ingl. Black Panther Party) Movimento rivoluzionario afroamericano, fondato nell’ottobre 1966 ad Oakland, California, da Huey Percy Newton e B. Seale. Interpreti della ribellione degli Afroamericani e [...] influenzati dal marxismo e dalla predicazione di intellettuali come Malcolm X, i militanti non rifuggirono dall’uso di mezzi violenti, ai quali però rinunciarono verso la metà degli anni 1970. ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] successo militar-politico dell’URSS consentiva di consolidare il ruolo di sistema alternativo maturato negli anni 1930. Il marxismo otteneva, come filosofia della prassi, un credito senza precedenti nella cultura storica dell’Europa; M. Dobb, C. Hill ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...
marxismo-leninismo
s. m. – Sviluppo del marxismo in cui il pensiero di Marx viene integrato con la teoria politica ed economica e con la prassi rivoluzionaria di Lenin; in partic., nell’Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, la sintesi del...