LORIA, Achille
Riccardo Faucci
Stefano Perri
Nacque a Mantova il 2 marzo 1857 da Salomone, detto Girolamo, di famiglia di origine catalana, e da Anaide D'Italia, entrambi israeliti.
Della città padana [...] di essi (Marshall and Edgeworth on value, in Economic Journal, XVI [1906], pp. 364-371).
Parimenti utilizzò l'analisi marginalista del monopsonio, cioè del mercato in cui esiste un unico compratore, per mostrare come i capitalisti, in quanto classe ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] nel 1898, e che tenne sino al suo ritiro. Insieme con il Pantaleoni aveva intanto in animo di introdurre definitivamente il marginalismo in Italia. A loro si unì con uguali propositi l'economista napoletano Ugo Mazzola. Nel 1889 i tre si posero in ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] al di sotto di un certo livello, ed esercita un'azione stabilizzatrice sui prezzi, con l'uscita dal mercato delle imprese marginali in fase di declino dei prezzi e l'ingresso di nuove imprese in fase di prezzi crescenti. Inoltre, il comportamento di ...
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RICCA-SALERNO, Giuseppe
Riccardo Faucci
RICCA-SALERNO, Giuseppe. – Nacque a San Fratello (Messina) il 20 settembre 1849, da Paolo, medico, e da Giuseppa Salerno; assunse i cognomi di entrambi i genitori, [...] sono che bisogni dei singoli uomini considerati non quali individui […] ma quali consociati» (p. 43). Tuttavia, se ispirata al marginalismo della Scuola austriaca è la trattazione dei bisogni pubblici e dei modi di farvi fronte, le parti del manuale ...
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BOCCARDO, Gerolamo
Anna Benvenuto Vialetto
Nacque a Genova il 16 marzo 1829 da Bartolomeo, avvocato e direttore del demanio, e da Paola Duppelin Meneyrat, figlia di un generale napoleonico; ultimati [...] italiano la prima traduzione del primo libro del Capitale di K. Marx, nonché quelle delle prime e fondamentali opere dei marginalisti (in particolare la Teorica dell'economia politica di W. S. Jevons, che per più di cinquant'anni fu reperibile in ...
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LEONE, Enrico
Daniele D'Alterio
Nacque a Pietramelara, in Terra di Lavoro, l'11 luglio 1875 da Pietro e Marianna di Muccio. Stabilitosi fin dal 1886 a Napoli, dove i genitori gestivano una modesta locanda, [...] L. diede alla revisione della dottrina marxista: subendo l'influenza di G. Sorel e V. Pareto, ma soprattutto di economisti marginalisti come Loria, A. Graziani, M. Pantaleoni, L. Walras, W.S. Jevons, il L. dà progressivamente vita a un sistema, che ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] scopo di demolire il principio della confrontabilità interpersonale degli utili su cui si reggeva il "psicoedonismo" dei marginalisti.
L'avvicinamento alla dittatura cominciò intorno al 1926, con il varo della legge Rocco sulla disciplina giuridica ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...
marginalia
‹marǧinàlia› s. neutro pl., lat. mod. [der. del lat. classico margo -gĭnis «margine»], usato in ital. al masch. – Propriam., cose scritte sul margine, e perciò anche annotazioni poste in margine a codici antichi, spec. quando siano...