Regista cinematografico francese (Parigi 1909 - Clamart, Hauts-de-Seine 1996). Alla collaborazione con J. Prévert si deve in gran parte quella tendenza che si definì del "realismo poetico", dove l'attenzione al dato realistico e al milieu sociale (visto con l'occhio di un populismo allora diffuso) si mescola alla creazione di atmosfere caratterizzate da venature romantiche e da intenti simbolici. Già ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1930 - ivi 2008). Scrittore tra i più complessi e originali della sua generazione, P. si formò come attore per poi esordire come autore teatrale. Le sue opere sono basate su [...] mondiale, P. ha svolto quella di sceneggiatore. Per il cinema, ispirandosi ai suoi autori preferiti, Sergej M. Ejzenštejn, MarcelCarné e Luis Buñuel, ha sviluppato ben presto uno stile personale sia pure all'interno di impostazioni registiche e ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] piuttosto i film di Jean Epstein (La glace, 3 faces), di Marcel l'Herbier (Eldorado) e di C. T. Dreyer (La Passion de tipo di donna fatale, fino allora ignoto agli Americani (La carne e il diavolo, Anna Karenine), mentre Lon Chaney si specializza ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] . Esse non sono più allevate per la lana, ma per le carni; e, d'altra parte, lo sviluppo dei prati artificiali porta con Gaz. des beaux-arts, 1910, I, pp. 273-98; P. Marcel, Charles Le Brun, Parigi 1910; L. Hautecouer, L'Architecture française à ...
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Antonioni, Michelangelo
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Considerato uno dei massimi autori del dopoguerra, tra difficoltà produttive e malgrado l'incomprensione [...] Quaranta, collaborò alla sceneggiatura di Un pilota ritorna (1942) di Roberto Rossellini e lavorò come aiuto regista di MarcelCarné nella Francia occupata. Tornato in Italia, realizzò nel 1943 un breve documentario nella sua terra d'origine, Gente ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] negli anni Trenta, si ebbe la grande stagione del 'realismo poetico' o 'melodramma realista', con le opere di MarcelCarné, Julien Duvivier o Jean Renoir che tante preziose lezioni impartirono al film noir americano e, come dimostra Ossessione (1943 ...
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Lino Miccichè
Cinema
Ieri, oggi e domani: stagioni mutevoli del cinema italiano
Verso il cinema italiano del nuovo millennio
di Lino Miccichè
18 aprile
La giuria della 53a edizione del Festival del Cinema [...] della produzione cinematografica, suggestionata anche dai modelli francesi, insieme crudi e poetici, di Alba tragica di MarcelCarné, interpretato da Jean Gabin e ambientato in bistros malfamati e casoni popolari della periferia parigina, e Verso ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] (1937; La grande illusione) e La bête humaine (1938; L'angelo del male) di Jean Renoir, Quai des brumes (1938; Il porto delle nebbie) di MarcelCarné, Orage (1938; Delirio) di Marc Allégret, La femme du boulanger (1938; La moglie del fornaio) di ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] , che interpretò La bête humaine (1938; L'angelo del male) di Jean Renoir e Le jour se lève (1939; Alba tragica) di MarcelCarné, o Henry Fonda di Grapes of wrath (1940; Furore) di John Ford. Questa tendenza giunse a compimento nel dopoguerra con il ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] rappresentativo (Bolzoni 1988).
Fu in questo quadro plurale e sfaccettato che penetrò, a rimorchio del cinema francese di MarcelCarné, Jean Renoir e Julien Duvivier, una esplicita istanza realista e classista. "Vogliamo portare le nostre macchine da ...
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