FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] loro legame diretto con ῾Alī e con il settimo imām Ismā῾īl non sia stato mai completamente chiarito. Nonostante questo, il califfato fatimide rappresenta sicuramente il risultato politico più concreto ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] a Medina, in cui Maometto era solito riunire i suoi fedeli per discutere questioni religiose e politiche. La m., sede della superiore autorità politica e militare, accompagna i primi accampamenti dei soldati islamici, e proprio da queste m. erratiche ...
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CORANO
A.M. Piemontese
Libro sacro musulmano (arabo Qur'ān 'salmodia, lettura cantilenata'; siriaco Qeryânâ) recante il testamento divino di Allāh in lingua araba, rivelato al profeta Maometto (ca. [...] 610-631) tramite l'arcangelo Gabriele, a cominciare da un brano - secondo alcune autorevoli tradizioni scritto o ricamato su una pezza di broccato - introdotto dall'imperativo iqra' (Corano XCVI, 1) 'salmòdia, ...
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EL
A. Comotti*
Divinità maschile semitica, venerata particolarmente nella regione siro-palestinese (Il a Ugarit, El in ebraico e in aramaico) e in Arabia (Ilāh nell'Arabia meridionale preislamica, Allāh [...] da Maometto in poi); il suo culto è attestato anche in Mesopotamia.
A Ugarit, città fenicia del II millennio a. C., E. è il capo nominale del pantheon, ma la figura preminente è Ba῾al (v.), col quale in epoca tarda fu forse assimilato (Damascius, ...
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qibla
(ar. «punto di fuoco dell’attenzione») Nell’islam, la direzione verso cui è obbligo rivolgersi durante la preghiera rituale. La prima q., istituita dopo l’ puntava verso Gerusalemme, ma fu lo [...] stesso Maometto a sostituirla con la direzione della Mecca. Nelle moschee la q. è indicata da una nicchia detta mihrab. ...
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(arabo Makka) Città dell’Arabia Saudita (1.294.168 ab. nel 2004; 1.490.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della provincia omonima. È la città santa dell’islam e luogo [...] , è divisa in due parti (Città Alta e Città Bassa) dalla Grande Moschea, che ne occupa il centro, consacrata da Maometto nel 630 e ampliata più volte; consiste in un vastissimo cortile porticato (rifatto nel 16° sec.), all’interno del quale, oltre ...
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COSTANZO (C. da Ferrara; C. Lombardo; C. de Moysis, Moises, Moisis)
Andrea S. Norris
Nato nel 1450 0 poco prima, questo pittore, attivo a Napoli alla fine del sec. XV e agli inizi del XVI, si definiva [...] pp. 4 ss.; A. Sakisian, The portraits of Mehmed II, ibid., LXXIV (1939), pp. 172-81; F. Babinger, Un ritratto ignorato di Maometto Il opera di Gentile Bellini, in Arte veneta, XV (1961), pp. 25-32; U. Schmitt, Bellini, Gentile, in Diz. biogr. d. Ital ...
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ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] dell'Islam, la religione monoteistica rivelata al profeta Maometto tra il 620 e il 632. Arte i. è quindi anche quella prodotta da ebrei, cristiani, o seguaci di altre religioni, e a loro destinata nel momento in cui essa è realizzata all'interno dei ...
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Pittore (Genova 1640 - ivi 1721), allievo del padre, Michelangiolo (vivente ancora nel 1674, ma del quale non ci è giunta alcuna opera) e di G. B. Castiglione. Tra le sue opere: Storie di Giuseppe per [...] casa Spinola, Ricevimento e convito di Eupenio Durazzo alla corte di Maometto, per casa Durazzo. Suo figlio Michelangiolo il giovane (m. 1776) fu pure pittore e restauratore. ...
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Pittore (Venezia 1429 - ivi 1507), figlio di Iacopo e fratello di Giovanni. Acuto osservatore della realtà, imparò anzitutto dal padre la pratica del ritratto somigliante, come prova la sua prima opera [...] (Venezia, Accademia). Fu mandato dalla repubblica di Venezia (1479) a Costantinopoli, presso Maometto II che aveva richiesto un buon ritrattista (ritratto di Maometto II, 1480, Londra, Nat. Gallery). Distrutte nell'incendio del 1577 le pitture ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.