DIOMENEIA (Διομένεια)
S. Meschini
Una figlia di Arcade la cui immagine in bronzo era innalzata nel mercato di Mantinea (Paus., viii, 9, 9).
Bibl.: Stoll, in Roscher, I, col. 1024; Hoefer, in Pauly-Wissowa, [...] V, 1905, col. 831 ...
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Generale e uomo politico di Megalopoli nell'Arcadia (m. 227-26 a. C.). Comandò il contingente megalopolitano alla battaglia di Mantinea (250 circa) contro Sparta e in seguito alla vittoria divenne tiranno [...] di Megalopoli. Ma poi si accordò con Arato, rinunciò alla tirannide e fece aderire la sua città alla lega achea; in seno a quest'ultima rappresentò la tendenza antispartana, incontrando spesso l'opposizione ...
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Nome del padre e del figlio maggiore di Senofonte. G., figlio di Senofonte, nato dopo il 399 a. C., morì a Mantinea (362); la sua morte fu celebrata anche da Isocrate e Aristotele. ...
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PALLANTIO (Παλλάντιον, Pallantium)
Doro Levi
Antichissima città greca dell'Arcadia, nel distretto di Menalia, a SO. di Tegea e a NO. di Mantinea, di cui esistono ancora rovine sulla strada fra Tripoli [...] e Leontári, sopra una pendice del Bóreion, a un quarto d'ora da Makrí. Fondata, secondo la tradizione, da Pallante, figlio di Licaone, da essa Evandro sarebbe mosso per la colonizzazione del Lazio, e ne ...
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Nome di tre re spartani della famiglia degli Agiadi: A. I salì al trono minorenne nel 394-3 a. C.; combatté contro Argo, Mantinea (385), di cui disperse gli abitanti, e Olinto, presso la quale morì nel [...] 380. A. II succedette al padre Cleombroto nel 371 a. C., ma morì dopo un anno senza eredi. A. III, minorenne ma già designato al trono nel 219 a. C., fu allontanato da Sparta dal tiranno Licurgo: tentò, ...
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Uomo politico e generale acheo (n. Megalopoli 252 a. C. circa - m. in Messenia 184 a. C.). Si distinse nella battaglia di Sellasia contro Cleomene III (222): fatto stratego (208), vinse, a Mantinea, Macanida [...] signore di Sparta. Rieletto stratego (206 e 201), durante la seconda guerra dei Romani contro i Macedoni propugnò una neutralità piuttosto benevola verso la Macedonia, temendo l'incremento della potenza ...
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Uomo politico e generale ateniese (circa 450-404 a. C.), una delle figure più importanti della guerra del Peloponneso. Eletto alla suprema carica di stratego, passò dal partito democratico a quello conservatore [...] per passare al partito conservatore di Nicia quando la politica dei democratici portò alla grave sconfitta ateniese-argiva di Mantinea (418) ad opera degli Spartani. Caldeggiò la spedizione ateniese in Sicilia contro Siracusa (416-15) e ne fu uno ...
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LIDIADE (Λυδιάδης, Lydiădes) di Megalopoli
Giuseppe Corradi
Figlio di Eudamo, ebbe una posizione elevata in Megalopoli quando la città fece parte della Lega arcadica, e insieme con Leocide comandò il [...] contingente megalopolitano a Mantinea contro i Lacedemoni (dopo il 250 av. C.?). Forte della gloria conquistata, si fece tiranno di Megalopoli, cercò di appoggiarsi agli Elei, cui cedette Alifera da lui conquistata nella Cinuria, ed estese la sua ...
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SINECISMO (gr. συνικισμός; lat. synoecismus)
Ugo Enrico Paoli
Con questa parola, che in greco significa propriamente costituzione di una sede unica (συνοικεῖν "coabitare"), si allude al fatto, non raro [...] ), sia che la grande città comune sorga solo in virtù del sinecismo fra abitanti di piccoli centri (per esempio Tegea, Mantinea); ovvero con l'evacuazione di una città a favore dell'incremento demografico di un'altra (come, per es., il progettato ...
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Spartano: fu uno dei dieci consiglieri (σύμβουλοι), che dopo la resa di Orcomeno, furono posti accanto al re Agide per controllarne l'operato; come tale fu presente alla battaglia di Mantinea (418 a. C.). [...] È da ritenere un'unica persona con quel F. che secondo Pausania (VI, 3) combatté ad Egospotami e a cui dagli Efesini fu eretta una statua nel tempio di Artemide. Nell'estate del 397, in qualità di navarco ...
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