BOSSI (Bossi-Urbani)
Silvana Simonetti
Celebre famiglia di organari italiani di origine svizzera. Il capostipite Antonio, nato a Mendrisio (Canton Ticino) presumibilmente nel primo quarto del sec. XVI, [...] in merito a questo strumento riferiva al Giani (con lettera da Piacenza, 26 apr. 1843) che esso aveva due tastiere, quattordici mantici, centosette registri e "4.463 canne, diverse di materia e di grandezza: dalla minima di 4 once [circa 12 cm] alla ...
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BERNARDO d'Argentina (Bernardo Alemanno, Bernardo d'Alemagna, Bernardo "il tedesco")
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Nacque a Strasburgo (Argentoratum), presumibilmente nel 1470, da Lorenzo. I suoi studi e gli inizi della sua attività [...] 1523 gli "operari" (sovrintendenti) del duomo fiorentino di S. Maria del Fiore gli avevano affidato la ricostruzione degli otto mantici all'organo di Matteo di Pagolo da Prato (inaugurato nel 1448), riformati undici anni prima da Benedetto di Antonio ...
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BALBIANI, Lorenzo
Silvana Simonetti
Nacque in Valsassina da Carlo nel 1798. Giovanissimo, aprì un laboratorio di ebanisteria a Lecco, dove cominciò a dedicarsi anche a lavori di restauro di organi nella [...] B. si dedicò, nel suo laboratorio di Lecco, alla costruzione di registri in legno per la basseria, di ventilabri, somieri e mantici per organi, essendosi recato nel 1824 a visitare i lavori in corso al grande strumento della basilica di S. Stefano a ...
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GUGLIELMI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nato a Seravezza, in Versilia, intorno alla metà del sec. XVI da Bartolomeo, fu attivo essenzialmente a Roma, dove, particolarmente apprezzato, curò la manutenzione [...] di piombo", uno di vigesimaseconda e uno di "regale" (con tube di piombo), il tremolo, il tamburo e il rosignolo, e i mantici con i loro meccanismi; e decorò, inoltre, le canne di facciata con oro e argento (Morelli, 1994, pp. 16 s.).
Dal 1592 ...
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BIRINGUCCI (Bernigucio), Vannoccio
Ugo Tucci
Figlio di Paolo di Vannoccio e di Lucrezia di Bartolomeo, nacque a Siena, dove fu battezzato il 20 ott. 1480. Suo padre fece parte dell'ufficio dei "viarii", [...] le campane fondendone soltanto la parte guasta) e diffusi ragguagli su altri di diverso tipo e sul loro corredo di tramogge e di mantici, azionati a mano e - ciò che costituiva il progresso più decisivo in un secolo che si sforzò di trarre i maggiori ...
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MORETTINI
Paolo Peretti
– Famiglia perugina di organari, attiva per tre generazioni nell’ottocento e nella prima metà del Novecento.
Il capostipite, Angelo, nacque a Perugia il 14 ottobre 1799, da Giovanni [...] ). Le trasmissioni sono ovviamente meccaniche e i somieri ‘a tiro’ con stecche azionate da tiranti; una coppia di mantici cuneiformi assicura l’alimentazione.
Dalla bottega di Angelo uscirono 200 strumenti in poco più di cinquant’anni, stando all ...
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BENVENUTI, Domenico
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Nato a Colle Val d'Elsa (Siena) da Benvenuto verso la seconda metà del sec. XVI, fu uno dei primi organari toscani stabilitisi a Roma. Nel 1576 abitava a S. Martino ai Monti, [...] . Nella facciata del parapetto della cantoria, infatti, era posto un altro organo più piccolo (positivo, privo di mantici e quindi necessariamente collegato con quelli dell'organo grande del B.), che l'organaro toscano Francesco Palmieri aveva ...
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LA VALLE
Luciano Buono
Famiglia di organari palermitani attivi in Sicilia nei secoli XVI e XVII, in stretti rapporti con l'ambiente musicale isolano che proprio nel tardo Rinascimento vide il fiorire [...] di Enna "intaglato [sic] della forma delo organo delo convento de Santo Francesco […] di Palermo", con quattro mantici e dieci registri, fra cui quello denominato "organetto", particolare registro utilizzato nel Napoletano già dagli inizi del '500 ...
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DOMENICO di Lorenzo (Domenico da Lucca)
Oscar Mischiati
Nacque a Lucca nel maggio (fu battezzato il 28) del 1452 da maestro Lorenzo di Domenico. Apprese molto probabilmente l'arte organaria dal padre [...] ag. 1519; lo strumento - che avrebbe dovuto essere simile a quello di S. Pier Maggiore di Lucca, sia pure con un registro e un mantice in più - non fu mai ultimato; essendo morto D. nel marzo del 1525, i suoi eredi restituivano all'Opera del duomo di ...
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BONIFAZI, Ennio, detto il Cerricola
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Nacque a Cerreto di Spoleto, probabilmente negli ultimi anni del sec. XVI. Nipote del noto costruttore d'organi Armodio Maccioni, iniziò la sua attività a Roma [...] Cappella di S. Gregorio" [della parte, cioè, verso la cappella Clementina]; inoltre esistevano bassi di piombo e 5 mantici. È probabile che la disposizione descritta in questo progetto fosse quella originale, o meglio, conservasse ancora intatte le ...
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mantica
màntica s. f. [dal gr. μαντική (τέχνη), der. di μάντις «indovino»]. – Arte della divinazione, nel mondo antico. Come termine filosofico (già presente in Platone per esprimere una capacità «divinatrice» propria delle anime più elevate...
mantice
màntice (ant. màntico, màntace, màntaco) s. m. [lat. mantĭca «bisaccia»]. – 1. a. Apparecchio atto a produrre un soffio d’aria, usato soprattutto nella metallurgia dei popoli antichi e, attualmente, in piccole fucine artigiane, per...