Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] distruzione propongono didascalie che, ricalcando mimeticamente il variegato repertorio linguistico della città e delle sue peculiari manifestazioni (quali la canzone, l'arte varia, il teatro regionale), trascolorano fra gli estremi di un parteno ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] su ciò insomma che Paddy Chayefsky ‒ autore di Marty che, prima di essere un film (1955), fu una sorta di manifesto televisivo dell'epoca (1953), in entrambe le versioni diretto da Delbert Mann ‒ chiamava "l'universo meraviglioso dell'ordinario". Ma ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] culturale). E precedono anche la collaborazione con Jean Rouch per il film Chronique d'un été (1961), sorta di manifesto del Cinéma vérité.
Accanto agli interventi di Friedmann e Morin, da segnalare Filmologie et sociologie (nr. 2, 1947), firmato ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] serie delle Aesop's fables e dei Terrytoons, in cui la sua fantasia, non priva di elementi surreali e grotteschi, si manifestò al meglio. Nei medesimi anni e in seguito i fratelli Max e Dave Fleischer si affermarono col personaggio di Ko-Ko e ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] italiani, e dedicati ad avvenimenti di rilievo come i funerali di Togliatti o di Berlinguer, le lotte operaie, le grandi manifestazioni sindacali, fino agli eventi di Genova in occasione del G8 del 2001. Tra i tanti c. militanti autoprodotti, va ...
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Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] (1962).
Il film - diseguale, discusso e discutibile - divise la critica e si rivelò un fallimento commerciale, ma rimane un manifesto di poetica e uno dei film più importanti dell'epoca. Il portamento attoriale della M., pur nella sua diversità, non ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] ha solo uno scopo narrativo, ma si rivela una dichiarazione programmatica. Il punto di vista autoriflessivo è ancor più manifesto in Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi), ricco di elementi autobiografici, dove il piccolo Jean-Pierre Léaud, è ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] del mondo arabo. Tra la fine del 2001 e i primi mesi del 2002, mentre crescevano nel paese le manifestazioni di protesta contro Israele, tornarono a irrigidirsi le posizioni della monarchia verso le rivendicazioni del Frente Polisario.
Dopo gli ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] (che per altro non è, e non può essere, semplicisticamente, proprio del cinema, come vide bene Ejchenbaum) e lo sforzo di manifestare con le opere e di teorizzare con gli scritti la specificità del cinema. Ma la metafora linguistica non si spinge al ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] più in alto, inoltrandosi in una vera e propria vegetazione di ferro, per poi lentamente ridiscendere. È allora che si manifesta il vero e proprio effetto cinematografico, l'illusione ottenuta dalla macchina: la macchina da presa scende, e sembra che ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...