Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] crisi del 1968, che per il cinema significò la chiusura del Festival di Cannes, anticipata qualche mese prima dalle manifestazioni in piazza a difesa di Henri Langlois, direttore della Cinémathèque française, uno dei centri di formazione dei cinefili ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] che una politica di autoregolamentazione e cautela nei contenuti dei film, suggerita dalle istanze censorie che via via si manifestavano, consentiva una circolazione più sicura dei loro prodotti. In una fase successiva, alla fine del 1927, l'ufficio ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] , nonostante tutto, un'arditezza inventiva che non aveva precedenti. La riprova si trova in La cinematografia futurista, manifesto firmato da Filippo Tommaso Marinetti, Bruno Corra, Enrico Settimelli, Arnaldo Ginna, Giacomo Balla e Remo Chiti l ...
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Cina
Marco Pistoia
Cinematografia
Origini e primi sviluppi
Fatta eccezione per alcuni brani di uno spettacolo dell'Opera di Pechino (Dingjun shan, Il monte Dingjun, pièce teatrale interpretata dal celebre [...] meglio il cinema cinese in Occidente, anche come segno delle nuove ondate contemporanee. Nel 1979 venne redatto un manifesto sulla modernizzazione del linguaggio cinematografico a opera di Zhang Nuanxin, espressione di punta del 'nuovo cinema cinese ...
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Brasile
Enzo Sallustro
Cinematografia
La nascita del cinema
L'8 luglio del 1896, presso il civico 57 di rua do Ouvidor a Rio de Janeiro, si ebbe la prima proiezione cinematografica brasiliana. Sempre [...] per il cinema e Rogério Sganzerla firmò la sua opera prima, O bandido da luz vermelha, che sarebbe divenuto il film-manifesto del Cinema Marginal. Nello stesso anno uscirono O bravo guerreiro di Gustavo Dahl, Fome de amor di Pereira dos Santos e ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] che poi sullo schermo appare come una sequenza rapida e unitaria. Per non parlare poi di montaggi ancora più manifesti" (pp. 31-33). Inoltre, sempre per Benjamin, "mentre si trova davanti all'apparecchiatura, l'interprete cinematografico sa che in ...
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Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] il finale, direttamente ispirato a Ordet. Nel 1995 egli ha fondato il movimento Dogme 95, sulla base di un manifesto firmato con Thomas Vinterberg, poi sottoposto a diverse rielaborazioni. I registi aderenti si sono impegnati a utilizzare uno stile ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] russo Andrej Tarkovskij, del danese Lars von Trier e quelli dei cineasti che si sono richiamati al suo stile codificato nel manifesto di Dogme 95, o ancora i film dei fratelli belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne e quelli del finlandese Aki Kaurismäki ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] cioè di idea di cinema che l'opera manifesta) della forte componente riproduttiva insita nel dispositivo dispositivo, il cinema, più ancora delle altre arti, rende manifesto questo gioco (sempre in atto in ogni operazione artistica) di ...
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Corea
Fernanda Moneta
Cinematografia
La cinematografia coreana, a causa delle vicende politiche che hanno segnato il Paese, almeno a partire dalla guerra civile degli anni Cinquanta, è risultata nettamente [...] non più limitate e una maggiore conoscenza in Occidente del cinema coreano. Per es., in Italia sul quotidiano "Il Manifesto" si parlò con continuità del cinema sud-coreano e nel 1992 il Festival di Pesaro gli dedicò un'ampia retrospettiva ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...