RICCI, Giovan Battista
Giampiero Pucci
Pittore, nato a Novara nel 1537, morto a Roma nel 1627. Pare che venisse a Roma quasi cinquantenne, sotto il pontificato di Sisto V, e certo già in buona fama, [...] . Nelle molte sue opere, quasi tutte cicli di affreschi che illustrano fatti evangelici e storie di santi, segue i manieristi romani, e in ispecie Federico Zuccari, mentre tracce della sua educazione lombarda rimangono, più che nel colorito e nei ...
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Stradano, Giovanni
Maria Donati Barcellona
, Con questo nome o con quello ugualmente italianizzato di Giovanni della Strada, è noto il pittore fiammingo Jan van der Straet, nato a Bruges nel 1523 e [...] del padre e proseguita ad Anversa con P. Aertsen,
A Firenze egli venne a contatto con il Vasari e con altri manieristi attivi in città; con costoro collaborò soprattutto alla decorazione ad affresco dello Studiolo di Cosimo I e di varie altre sale ...
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Nome con cui è noto il pittore, incisore e disegnatore Frans de Vriendt (Anversa 1516 - ivi 1570); allievo di Lambert Lombard in Liegi. Venuto in Italia, si trattenne a Firenze e a Roma. Tornato in patria, [...] La caduta degli angeli ribelli (1554; Anversa, Museo), il Giudizio universale (1566; Bruxelles, Museo), il Falconiere (1558; Brunswick, Museo). Sentì soprattutto l'influsso di Michelangelo e dei manieristi, specialmente del Vasari e del Parmigianino. ...
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GIOVANNI da San Giovanni (Giovanni Mannozzi, detto)
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore. Nacque a San Giovanni Valdarno il 20 marzo 1592, morì a Firenze il 6 dicembre 1636. Scolaro di Matteo Rosselli, presto [...] opere sue in chiese e palazzi. Fu senza dubbio uno dei più interessanti pittori a fresco del suo tempo: staccandosi dai manieristi toscani, seppe quasi sempre mostrare originalità inventiva e gusto del colore con un senso d'aria, di luce e delicati ...
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POMARANCIO
Adolfo Venturi
. Niccolò Circignani, detto il P., pittore, soprannominato dalle Pomarance, suo paese d'origine, nacque, secondo le notizie del Vasari, molti anni dopo il 1516. L'ultima sua [...] gran voga ai suoi tempi e che, nel martirologio a colori della chiesa di S. Stefano Rotondo, cadde da un vacuo manierismo nella più pedestre "pittura di pratica". Lo seguì il figlio Antonio, pittore (circa 1580-circa 1640).
Bibl.: F. Baumgart, in ...
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GRECO, Emilio
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Scultore, nato a Catania l'11 ottobre 1913; adolescente, lavorò presso un fabbricante di monumenti funebri della sua città: è stato quindi, praticamente, un autodidatta.
È [...] scultori del Quattrocento italiano (L. Laurana), ora più riposti e sottili, come quelli alla sapienza compositiva dei manieristi. Essi si innestano con naturalezza e coerenza nel quadro stilistico del G., concretandosi in rigorosa disciplina formale ...
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Scultore (Castello, Firenze, 1540 - Firenze 1598). Allievo di B. Bandinelli, lavorò a lungo nel duomo di Firenze al completamento della balaustrata del coro (1572) e alle statue di s. Giacomo e di s. Filippo [...] fu chiamato alla corte di Urbino, dove lasciò numerosi busti e la Pietà nel duomo (1583-86). Nel 1595 eseguì a Livorno la statua di Ferdinando I. Si distinse tra i manieristi fiorentini per lo stile classicheggiante e tendenzialmente monumentale. ...
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Scultore e architetto (n. 1510 circa - m. Bologna fra 1563 e 1568). Originario della Normandia, lavorò a Rouen (1540) per la cattedrale e per Saint-Maclou. A Parigi, dal 1541, realizzò il tramezzo di Saint-Germain-l'Auxerrois, [...] a Bologna (1562). L'arte personalissima di G., raffinatamente classicista e che risente delle eleganze formali dei manieristi italiani operanti alla corte di Francia, rappresenta l'inizio della grande tradizione rinascimentale francese. Il suo ...
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Forster, Kurt
Forster, Kurt. – Storico e critico dell’architettura svizzero (n. Zurigo 1935). Ha insegnato in molte importanti università statunitensi, all’Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo [...] a Roma e del centro di studi A. Palladio di Vicenza. Ha pubblicato monografie su Benedetto Antelami, Pontormo e i manieristi, studi su Andrea Palladio, Giulio Romano, Karl F. Schinkel, Le Corbusier, Giuseppe Terragni, e saggi critici su Alois Riegl e ...
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Miniatore (n. forse Rouen prima del 1568 - m. Londra 1617). In Inghilterra, dove si rifugiò nel 1568 con il padre Pierre, orafo ugonotto, fu probabilmente allievo di N. Hilliard. Protetto da Anna di Danimarca, [...] , Fitzwilliam Museum; ecc.). Lasciò anche numerosi disegni firmati derivati quasi esclusivamente da incisioni di opere dei manieristi italiani (Adorazione dei pastori, 1615, Londra, British Museum). Ebbe come collaboratori i figli Isaac il Giovane ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...