Scrittore siriaco nestoriano (fine sec. 8º - inizio sec. 9º); scrisse il Libro degli scolî, vasto commento di tutta la Bibbia siriaca, diviso in undici capitoli e ricco di numerosi excursus di argomento [...] filologico, filosofico, teologico e scientifico; esso contiene anche una particolareggiata esposizione delle eresie, di notevole importanza per la storia del manicheismo in quanto riporta frammenti delle opere di Mani nell'originale siriaco. ...
Leggi Tutto
PUECH, Henri-Joseph-Charles
Tullio Gregory
(App. III, II, p. 529)
Storico delle religioni francese, morto a Parigi l'11 gennaio 1986. Membro dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, ha ricoperto [...] l'histoire des religions.
La ricerca storiografica di P. si è sviluppata secondo due linee privilegiate: lo gnosticismo e il manicheismo, in un'assidua e puntuale rilettura delle fonti che si è venuta via via arricchendo dopo le scoperte di scritti ...
Leggi Tutto
Orientalista italiano (Roma 1886 - ivi 1946), figlio d'Ignazio, prof. di lingua e lett. araba nell'univ. di Roma (1922-46); socio nazionale dei Lincei (1945). Si occupò di diverse lingue e letterature [...] semitiche, ma specialmente d'arabo, e di storia religiosa dell'islamismo. Opere principali: La lotta fra l'Islam e il manicheismo (1927), La religione dell'Islam (1936, in Manuale di storia delle religioni, di P. Tacchi Venturi), Ricerche sui Yazīdi ...
Leggi Tutto
Teodoro Abu Qurra
Teodoro Abū Qurra
Teologo cristiano siriaco (Emessa 740 - m. 820). Fu vescovo melchita di Ḥarrān. Le sue opere teologiche (è fra i primi cristiani a scrivere in arabo, ma scrisse anche [...] in greco e in siriaco) insistono sulla difesa del cristianesimo: oltre l’islam la sua polemica è rivolta anche contro manicheismo e mazdeismo. Importanti sono i trattati su «La difesa delle icone», opera in parte dipendente da Giovanni Damasceno, e ...
Leggi Tutto
Fu creduto a torto vescovo e cristiano, per avere scritto un trattato antimanicheo, valendosi forse di qualche scritto (i κεϕάλαια) di Mani. La confutazione è filosofica: luce e tenebre sono per lui la [...] monade e la diade manicheismo). ...
Leggi Tutto
(o Tanri) Nome altaico (con varianti tengri, tergeri, tingir ecc.) con il quale Mongoli e Turco-Tatari indicano la divinità e contemporaneamente il cielo. T. non è tale da potersi considerare una divinità [...] cose umane; il suo carattere elevatissimo ha reso possibile sia la sua integrazione nelle religioni monoteistiche (cristianesimo, manicheismo, islam) insediatesi fra i Turco-Mongoli, sia la convinzione in osservatori stranieri che fosse una divinità ...
Leggi Tutto
Filosofo (seconda metà 6º sec. d. C.), figlio di Ermia e di Edesia e scolaro di Proclo in Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina. È noto come espositore di testi platonici e aristotelici [...] . Difese Platone e i pitagorici dalle obiezioni aristoteliche alle teorie delle idee e dei numeri; affermò l'eternità del mondo; combatté il manicheismo e il fatalismo stoico e sostenne la conciliabilità della volontà divina con la libertà umana. ...
Leggi Tutto
ZURVAN (o Zervan)
Red.
Dio iranico del tempo e del destino. Figura primaria della religione malaica.
Attestato per la prima volta in testi accadici di Nuzi (Mesopotamia) alla fine del II millennio a. [...] quella di Ahura Mazdāh (v.), e quella di Ahrimane, i due gemelli, principi del bene e del male (v. zoroastrismo e manicheismo).
Iconografia: Z. è stato visto su una lastra d'argento dal Luristan nell'Art Museum di Cincinnati. È raffigurato col corpo ...
Leggi Tutto
peccato
Dal lat. peccatum, der. di peccare «peccare». Condotta umana qualificabile come negativa dal punto di vista religioso, cioè in riferimento non solo ad altri esseri umani, ma anche al divino. [...] mancanza di rispetto del rito) lacera la comunità ed esige espiazione. Nelle religioni dualistiche (zoroastrianesimo, mandeismo, manicheismo) il p. dipende dall’ignoranza e il suo superamento, non a tutti accessibile, richiede purificazione fisica e ...
Leggi Tutto
Scrittore arabo (m. Baghdād 757 circa), vissuto a Bassora; celebre per le sue traduzioni in arabo di opere pehleviche. Di esse è giunta a noi la versione del Kalīla wa Dimna, risalente a un originale sanscrito, [...] l'Adab al-Kabīr, di etica ed etichetta di corte. Sebbene convertito all'Islam, fu di dubbia ortodossia, e aderì probabilmente al manicheismo, come sembrano provare alcuni frammenti di un'opera polemica d'ispirazione anti-musulmana a lui attribuiti. ...
Leggi Tutto
manicheismo
s. m. [der. di manicheo]. – 1. Religione fondata nell’antica Persia da Mani, noto in Occidente anche come Manicheo, nel 3° sec. d. C.: muovendo probabilmente da un’esperienza etica vissuta come continua tensione tra bene e male,...
manica
mànica s. f. [lat. manĭca, der. di manus «mano»; nel sign. 5 a, calco dello spagn. manga (cfr. anche, in questa accezione, il lat. manus)]. – 1. a. Parte del vestito, maschile e femminile, che copre il braccio fino alle mani: le m....