BARABINO, Niccolò
Giorgio Di Genova
Nacque a Sampierdarena il 13 giugno 1832 da una modesta famiglia di artigiani. Poiché dimostrava una forte propensione per il disegno, suo padre nel 1844 si decise [...] sulla pittura francese appare ancor più evidente in un suo taccuino del 1880, anno del soggiorno parigino: "Manet. Capo degli impressionisti. Si presenta molto fresco di tinta, ma scorretto nell'insieme delle figure e sommamente trascurato ...
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BRESCIANO, Andrea
Olga Marinelli Marcacci
Ritenuto generalmente originario di Brescia, esercitò l'arte della stampa a Perugia nella seconda metà del sec. XVI, lavorando agli inizi nella tipografia dei [...] putto in braccio; due, in piedi, sono ai suoi lati. La raffigurazione è racchiusa in un ovale con la scritta: "Caritas Domini manet in eternum".
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Perugia, Consigli e riformanze, 135, c. 94r; 138, cc. 144v, 185v, 242r ...
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DE NITTIS, Giuseppe
Maria Virginia Cardi
Nacque a Barletta (Bari) il 25 febbr. 1846 da Raffaele e da Teresa Buracchia. Visse gli anni della sua prima giovinezza nella città natale con i fratelli, dopo [...] .
Circondato dalla Parigi mondana ed elegante, il D. frequentò le personalità più note dell'ambiente artistico-letterario quali Manet, Degas, i fratelli Goncourt, Zola, Daudet. Fu autore molto prolifico (il catalogo Pittaluga-Piceni del 1963 annovera ...
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GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] , Berlino, Amsterdam, avendo modo di osservare dal vero le opere di Rubens, Rembrandt, Vermeer, Goya, Delacroix, Courbet e Manet. Risale a questo periodo la svolta in chiave realista che il G. impresse alla propria arte. Oltre alla rivisitazione dei ...
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DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] , 1964, tav. 233). Nel 1874, all'Exposition de la Societé anonyme des artistes, esposero P. Cézanne, E. Degas, E. Manet, A. Renoir, A. Sisley; il D. vide le loro opere ma recepì epidermicamente la portata ideologico-espressiva dell'impressionismo ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] per la giustapposizione tra interno domestico e esterno urbano l’artista dichiari apertamente di essersi ispirato a Le balcon di Manet, con un’inversione, però, del punto di vista. Tuttavia, a partire dal biennio 1960-62, l’universo pittorico ...
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PALIZZI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Giuseppe. – Figlio di Antonio e di Doralice del Greco, fratello maggiore dei pittori Filippo, Nicola e Francesco Paolo, nacque a Lanciano, in [...] talvolta affettuosamente Paoluccio (Carteggio Nadar-fratelli Palizzi, NAF 24280. 7485, f. 538). Giuseppe ebbe rapporti anche con Édouard Manet, che gli aveva promesso dei compratori e al quale nel 1872 lasciò l’atelier che aveva in fitto (lettera del ...
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LEGA, Silvestro
Matteo Lafranconi
Nacque l'8 dic. 1826 a Modigliana, cittadina della Romagna toscana, da Antonio e Giacoma Mancini, sposata in seconde nozze il 18 giugno 1820.
L'atto di battesimo registra [...] il primo a vedere "la serena gaiezza degli impressionisti francesi"; e in effetti opere come Le linge di É. Manet, esposta nell'ambito dell'Esposizione della Società Donatello, dovettero incidere molto nell'immaginazione creativa del L., nel senso di ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] 'arma): "Iulius eram: subiit rigor ille in viscera notus, / Esseque tormentum me mea fata iubent, / Et natura prior manet et furor insitas olim: / Unum dissimile est: mollior ante fui".
Una parte considerevole, forse la più appariscente, dei Carmina ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] vero nihil respicit extra se, nullanique ad res creatas habet habitudinem, sed in suae divinitatis recessus solitarius manet, appellationem omnem mentis excedat, sitque eius neque nomen, neque opinio ut Dionysius inquit". Il C. replicò subito ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
salon
〈salõ′〉 s. m., fr. [dall’ital. salone, vocabolo con cui il francese ha in comune anche le altre accezioni]. – Esposizione periodica di opere di artisti contemporanei. In partic. il termine designa la più importante esposizione d’arte...