PISSARRO, Camille
Hélène M. Castell Baltrusaitis
Pittore, nato a Saint-Thomas (Antille) nel 1830, morto a Parigi il 13 novembre 1903. Recatosi a Parigi fin dal 1840, intraprese nel 1852 un viaggio di [...] tre anni nel Venezuela, donde tornò portando numerosi schizzi. Come Manet, Fantin-Latour, Whistler, ecc., fece parte del celebre Salon des Refusés del 1863. Conobbe il Corot e il Daubigny, ai quali rimase per lungo tempo fedele. In quel periodo ...
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datore
Beatrice Guidi
Ricorre unicamente nel Convivio, nell'accezione immediata di " colui che dà ", in opposizione a ‛ colui che riceve ': Questa letizia non può dare altro che utilitade, che rimane [...] nel datore per lo dare (I VIII 7; cfr. Tomm. Eth. nic. exp. IX VII 1849 " Benefactori autem manet honestas proprii operis "). Nello stesso senso ai §§ 8, 11 e 16, e in IX 6 (cfr. Giordano da Pisa Prediche, ediz. 1739, 314 " Jesu Cristo, siccome ...
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KREMLIČKA, Rudolf
M. F. Kovarna
Pittore e incisore, nato il 19 giugno 1886 a Kolín in Boemia, morto il 3 giugno 1932 a Praga. Studiò a lungo gli antichi maestri, particolarmente gli Olandesi; entrò, [...] già in età avanzata, nel gruppo degl'Intransigenti (Tvrdošijní). A quell'epoca aveva già superato, sotto l'influsso del Manet e del Degas, la pittura di genere per riprodurre in sapienti scorci il nudo femminile, divenuto poi suo soggetto prediletto. ...
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Pittore francese, nato a Etrépagny (Eure) il 26 gennaio 1861, pur appartenendo alla scuola tradizionale, ebbe simpatie pel movimento impressionista. Nelle sue tele, rapidamente eseguite, si scorge l'influsso [...] delle stampe giapponesi. Il ritratto dell'attore Gémier nella Rabouilleuse di C. Fabre (1903) per la larghezza della fattura ricorda Manet; ma la sua più importante opera decorativa, Rinaldo e Armida, in un soffitto del palazzo del barone Empain a ...
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WEIR, Julian Alden
Delphine Fitz Darby
Pittore, nato a New York il 30 agosto 1852, morto l'8 dicembre 1919. Fu educato dapprima dal padre Roberto Walter W. (1803-1889), professore di disegno all'Accademia [...] di West Point e maestro del Whistler, quindi dal Gérôme a Parigi, dove subì profondamente l'influsso di Bastien-Lepage, Manet e Whistler. Fu uno dei più abili impressionisti americani; notevole in lui la bellezza dei toni argentei. Il suo Pascolo ...
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Eco
Clara Kraus
Ninfa del mito, figlia dell'Aria e della Terra. Consunta dall'amore per Narciso, si ridusse a sole ossa e voce; quelle furono dagli dei trasformate in sasso, questa rimase di lei la [...] " appunto. La favola si legge in Ovidio (Met. III 339-510; partic. 398 ss. " vox tantum atque ossa supersunt; / vox manet, ossa ferunt lapidis traxisse figuram ", e 401 " sonus est, qui vivit in illa ").
All'immagine della consunzione di E. ricorre D ...
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LUND, Henrik Louis
Astrid Schjoldager Bugge
Pittore e incisore, nato l'8 settembre 1878 a Bergen. Frequentò solo per breve tempo la scuola di pittura di H. Backer a Oslo: può pertanto dirsi un autodidatta. [...] , durante un suo lungo soggiorno a Copenaghen, e una breve dimora a Parigi (1905), dove specialmente studiò il Manet, avvicinandosi all'impressionismo. Con rapidi, fermi tratti, fissa la fuggevole impressione del motivo sulla tela, e crea ritratti ...
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Widener, Peter Arrel Brown
Finanziere e filantropo statunitense (Philadelphia, Pennsylvania, 1834 - Elkins Park, Pennsylvania, 1915). Tesoriere della città di Philadelphia (1873), ebbe inizialmente successo [...] , finanziò numerose istituzioni benefiche e la sua mirabile collezione d’arte, comprendente opere di Raffaello, H.R. Rembrandt, E. Manet, A. Mantegna e A. Renoir, fu donata dal figlio Joseph (1872-1943) alla National Gallery di Washington D.C ...
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LUCHIAN, Stefan
Virgil VATASIANU
P; ttore romeno, nato a Ştefăneşti (distretto di Botosani) il i° febbraio 1868, morto a Bucarest il 28 giugno 1916. Fuggì dalla scuola militare per iscriversi alla Scuola [...] 1889 si recò a Monaco di Baviera e a Parigi, ove studiò, oltre i maestri antichi (soprattutto Correggio e Rembrandt), gl'impressionisti E. Manet e A. Renoir; e fu anche attratto da V. van Gogh e P. Cézanne. Ritornato a Bucarest nel 1893 condusse vita ...
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Collezionista d'arte (m. 1928), moglie di Henry Osborne H. (New York 1847 - ivi 1907), industriale zuccheriero; raccolse, con il solo criterio della qualità, una collezione d'arte d'inestimabile valore. [...] Museum di New York, a cui legò poi un importante nucleo di opere di pittura, scultura, arti minori. Vi sono rappresentati: il Veronese, il Bronzino, Poussin, Rembrandt, el Greco, Goya; con numerose opere, Degas, Courbet, Corot, Monet, Manet, Cézanne. ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
salon
〈salõ′〉 s. m., fr. [dall’ital. salone, vocabolo con cui il francese ha in comune anche le altre accezioni]. – Esposizione periodica di opere di artisti contemporanei. In partic. il termine designa la più importante esposizione d’arte...