Medico e botanico svedese, nato a Gefle il 18 ottobre 1757, morto a Valdstena il 14 agosto 1819. Fu uno degli allievi prediletti di Linneo, esercitò la professione di medico a Landskrona, poi a Valdstena, [...] dove fondò un ospedale per le malattieveneree. Nel 1796 fu nominato membro dell'Accademia delle scienze di Stoccolma, e nel 1801 ebbe il titolo di professore di botanica. Raccolse un erbario di circa 11.000 specie. Fu uno dei primi lichenografi: la ...
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Medico, nato a Modena il 10 luglio 1873, morto a Roma il 24 gennaio 1945. Laureato a Modena nel 1896, si indirizzò subito alla clinica dermosifilopatica; libero docente nel 1902, professore nel 1912. Insegnò [...] granulomi, la psoriasi, la dermite cronica verrucoide, le linfodermie. Si occupò attivamente del problema sociale posto dalle malattieveneree. Trai suoi scritti: La dermatologia nei suoi rapporti con la medicina interna, Milano 1922; La tubercolosi ...
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Sifilografo, nato a Bourg nel 1812, morto a Lione nel 1894. A Parigi, dove fu nominato a 20 anni interno degli ospedali, ebbe per maestro Dupuytren; vinse a Lione il concorso per chirurgo primario all'Antiquaille. [...] Tornato a Parigi frequentò la clinica di Ricord, si dedicò alla studio delle malattieveneree, creando poi a Lione la scuola dell'Antiquaille, come Ricord aveva creato la scuola du Midi.
Ricordiamo delle sue opere: Traité de le la syphilis des ...
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Trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, video ecc.) di soggetti o immagini ritenuti osceni, fatta con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o [...] sviluppo della personalità, oppure può rappresentare un sostituto di sessualità turbata dalla paura di contagio di malattieveneree, soprattutto dell’AIDS. Tutto ciò solleva problemi diversi rispetto al passato anche recente: l’accresciuta facilità ...
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Medico (Padova 1551 - ivi 1607); professore di medicina pratica a Padova. I suoi scritti, che riguardano quasi esclusivamente le malattieveneree e della pelle, furono raccolti nel volume Opera practica [...] (1607) ...
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Chirurgo, naturalista ed erudito (Leeds, Yorkshire, 1736 - ivi 1819); celebre operatore, professò a Leeds, dove fu anche presidente della Philosophical and Literary Society; scrisse numerosi lavori, tra [...] per il trattamento delle ernie, della cataratta e di altre malattie suscettibili di cura chirurgica. Fornì anche dimostrazioni sufficientemente valide sul meccanismo di trasmissione delle malattieveneree dalla madre al prodotto del concepimento. ...
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Chirurgo (Chaumont-en-Bassigny 1646 circa - Avignone 1722); si occupò anche di igiene, malattieveneree, cosmesi, ecc. Divenne chirurgo dei reali di Francia, ma fu poi imprigionato per dieci anni nel castello [...] di Angers, per aver fondato un falso ospedale per stranieri, in realtà luogo di malaffare ...
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Medico (n. Lione 1868 - m. 1960), prof. di dermatologia e sifilografia a Lione, autore di notevoli contributi alla diagnostica e alla terapia delle malattieveneree. ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] deve essere mostrata.
VI. Le relazioni sessuali fra bianchi e neri sono proibite.
VII. L'igiene sessuale e le malattieveneree non sono argomenti adatti allo schermo.
VIII. Le scene di parto effettive o in silhouette non devono mai essere mostrate ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] possono proteggere il microrganismo nei suoi passaggi da un ospite all'altro, come si verifica nella trasmissione sessuale delle malattieveneree o quando c'è un insetto vettore. Il potere infettivo è indice della capacità dell'agente patogeno di ...
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venereo
venèreo agg. [dal lat. venereus o venerius, der. di Venus «Venere; amore, atto amoroso»]. – Attinente all’amore fisico, ai rapporti sessuali: atto v.; piacere v.; già il v. fuoco gli avea sì accesi, che tardi la freddezza di Diana...
quarta malattia
quarta malattìa locuz. usata come s. f. – In medicina, nome (propriam. quarta malattia esantematica) di una malattia infettiva, epidemica, considerata come una forma attenuata di scarlattina (e detta anche pseudoscarlattina,...