Musicista e compositore russo (Saratov 1934 - Amburgo 1998). Dopo i primi studî a Vienna (1946-48), si formò al conservatorio di Mosca (1953-58), dove insegnò strumentazione dal 1962. Partito da posizioni [...] successivo a una sintesi di stile e di linguaggi aperta a influenze estranee (jazz, forme antiche, la polifonia, Mahler, il corale russo, i Minnesänger). In seguito, influenzato dagli ultimi esiti di Šostakovič, pervenne alla creazione di strutture ...
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PSICOANALISI
Sergio Bordi
(XXVIII, p. 455; App. II, II, p. 627; III, II, p. 516; IV, III, p. 83)
Nelle ultime due decadi la p. è stata ricca di fermenti e di mutamenti così insoliti che per essa si [...] di qualche correzione teorica, senza scompaginare la struttura esplicativa. In effetti i contributi di E. Jacobson, di M. Mahler e di J. Sandler andavano in quella direzione. Un vero confronto non era tuttavia possibile perché non erano soltanto i ...
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Compositore e direttore d'orchestra italiano (Venezia 1946 - Berlino 2001). Formatosi al conservatorio di Venezia, studiò composizione a Darmstadt (1968-69) con G. Ligeti e K. Stockhausen, e direzione [...] repertorio dalla musica contemporanea a Wagner, Verdi, Puccini e al grande sinfonismo ottocentesco mitteleuropeo da Schubert a Mahler. Direttore stabile della New Philarmonia di Londra (1983-94), dell'orchestra dell'Accademia di S. Cecilia (1983 ...
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Carla Moreni
Abbado senza eredi
Il maestro dopo ogni esecuzione chiedeva una pausa di silenzio. Non voleva subito l’applauso. Dal podio restava fermo, senza abbassare le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, [...] tornò nel 1965 per Atomtod di Giacomo Manzoni, il debutto al Teatro alla Scala fu nel 1965 con la Seconda sinfonia di Mahler, mentre il primo titolo operistico che vi diresse fu Capuleti e Montecchi nel 1966. Il 7 dicembre 1967 segnò la sua prima ...
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BRENSIO, Antonio (Antonio da Bologna, Antonius Bononiensis)
Liliana Pannella
Nacque, secondo lo Strocchi, nel 1485 circa a Bologna, ove il padre, Girolamo, esercitava la professione di liutaio. Liutaio [...] secolo XVI fu tra coloro che diedero maggiore impulso alla scuola bolognese di liuteria ed ebbe allievi anche stranieri, come Luca Mahler e Gaspard Duiffopprugcar; quest'ultimo anzi, in omaggio alla città che lo aveva erudito in quest'arte, prese il ...
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Musicista italiano (Torino 1883 - Roma 1947). Studiò con L. Diémer (pianoforte) e G. Fauré (composizione). Visse lungamente all'estero fino al 1915, specialmente a Parigi, prof. in quel conservatorio, [...] dal 1920 in poi, fama mondiale. Nella sua produzione si rivela un'evoluzione che, partita da premesse post-romantiche (G. Mahler, per es., e il primo A. Schönberg), entra poi nella temperie cosiddetta "oggettiva" cui aveva introdotto I. Stravinskij ...
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Pseudonimo del direttore d'orchestra Bruno Walter Schlesinger (Berlino 1876 - Beverly Hills, California, 1962). Studiò al conservatorio Stern di Berlino. Fu direttore alla Hofoper di Vienna (1901-12), [...] del repertorio mozartiano e di quello del romanticismo tedesco, svolse un'intensa opera di diffusione della produzione di G. Mahler, del quale era stato amico e collaboratore. Importanti i suoi scritti: Von den moralischen Kräften der Musik (1935); G ...
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VERONESI, Luigi (App. IV, iii, p. 818)
Alexandra Andresen
Pittore e scenografo, morto a Milano il 25 febbraio 1998. Protagonista della ricerca astratta in Italia tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, [...] delle frequenze musicali informò il suo lavoro di scenografo (Josephslegende di R. Strauss e Lieb und Lied di G. Mahler, 1984, per il teatro alla Scala di Milano). Conclusa l'esperienza didattica all'Accademia di Brera (1977), insegnò cromatologia ...
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Direttore d’orchestra lettone (Riga 1943 - San Pietroburgo 2019). Diplomatosi nel 1969 al conservatorio di Leningrado, fu chiamato da H. von Karajan come assistente, ma dovette rinunciare per il divieto [...] della Radio bavarese e dal 2004 di quella del Concertgebouw di Amsterdam. Nel suo ampio repertorio sinfonico spiccano significative interpretazioni dei compositori russi (Čajkovskij, Rachmaninov, Prokov'ev), così come di Berlioz, Dvorak, Mahler. ...
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Strumento popolare a corde che si pizzicano con il plettro, a forma di liuto, ma di minori dimensioni e con minor piegatura della cavicchiera. Dalla m. nel 18° sec. derivò il mandolino, differendone per [...] spesso utilizzato nella musica colta; tra gli altri, da A. Vivaldi (che gli dedicò 3 concerti), W.A. Mozart (nel Don Giovanni), L. van Beethoven (3 composizioni per mandolino e pianoforte), G. Verdi (nell’Otello), G. Mahler, A. Schönberg, A. Casella. ...
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adagetto
adagétto s. m. [dim. di adagio1]. – In musica, movimento meno lento che l’adagio, e per estens. il pezzo da eseguirsi in tale movimento (per es., l’A. della Quinta sinfonia di Mahler).
psicanalizzare
psicanaliżżare (meno com. psicoanaliżżare) v. tr. [der. di psic(o)analisi, sull’esempio del fr. psychanaliser]. – Sottoporre a trattamento psicanalitico: p. una persona affetta da nevrosi; ogni tanto annunzia che vuole farsi...