MARATTI (Marāthā)
Popolazione dell'India centrale e Occidentale, di origine incerta, ma il cui stanziamento in India sembra anteriore alla conquista musulmana di Maḥmūd di Ghaznah (sec. XI). Il territorio da essi occupato nella maggiore espansione comprende le moderne provincie di Konkan, Khandesh, Berar, buona parte del Deccan, e parte del Nagpur. Come potenza politica si affermano solo nel sec. ...
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Capitale del distretto omonimo dell'India inglese, provincia del Gugerat, presidenza di Bombay, al N. del golfo di Cambay. Il nome deriva da Aḥmād shāh, sultano del Gugerat, che la fondò nel 1412 su di [...] a Karan, raja Rajput. Nel 1572 fu soggiogata da Akbar col resto del territorio. Dopo altre vicende fu ripresa dai Maharatti nel 1757. Gl'Inglesi la posseggono dal 1818. Essa ebbe alternativamente periodi di grandezza e di decadenza; dal 1573 al ...
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Il più importante centro marittimo dell'India Inglese, situato sull'isola dello stesso nome, a 18° 55′ N. e 72° 54′ E. Una gettata artificiale la unisce all'isola di Salsette e poi alla terra ferma. Amministrativamente [...] .). Dal Golfo di Kambāyah verso S., corre lungo la costa la catena dei Ghati Occidentali o Sahyadri, sede degli storici forti Maharatti. Dietro ad essi si stende l'arido e spesso roccioso pianoro del Deccan, scarso di vegetazione arborea, che nel sud ...
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Città capoluogo della divisione, del distretto e del taluk omonimi dell'India Britannica, situata nella parte NO. dello stato di Hyderabad, con 34.902 ab. (1921). Prima del 1650 circa, la città si chiamava [...] 1707, quando il fondatore morì ad Ahmadnager e si dovette trasportare la corte ad Hyderabad per sottrarsi alle scorrerie dei Maharatti. La città, posta in terreno basso e malsano, è toccata dal piccolo fiume Kaum e irrorata da canali artificiali che ...
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Città dell’India (3.515.361 ab. nel 2001; 5.650.000 ab. nel 2007 considerando l’agglomerazione urbana), nello Stato di Gujarat, posta su un terrazzo alluvionale presso la riva sinistra del fiume Sabarmati. [...] , sultano del Gujarat, ebbe alternativamente periodi di splendore e decadenza. Nel 1572 fu soggiogata da Akbar, e ripresa dai Maharatti solo nel 1757. Nel 1818 fu occupata dagli Inglesi. Conserva la cinta muraria ed edifici indomusulmani (per es., il ...
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Regione, detta Dakhin dagl'indigeni, dal sanscrito dakshina "meridionale", comprendente tutta la penisola indiana a S. del 22° N., o più precisamente a S. del fiume Nerbudda (Narbada) e dei Vindhya; ha [...] ed ebbe termine nel 1687. Ad Awrangzēb non riuscì però di avere ragione della potenza, allora in via di formazione, dei Maharatti (v.), i quali a poco a poco staccarono il Deccan dall'effettivo dominio degl'imperatori mongoli e si mantennero di fatto ...
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maharatto
‹maa-› agg. e s. m. – Forma meno esatta per maratto: il tipo fierissimo, lo sguardo fosco, ... le buccole che pendevano dai suoi orecchi, tutto insomma lo davano a conoscere a prima vista per un maharatto, gente bellicosa dell’India...
maratto
agg. e s. m. (f. -a). – Dei Maratti, popolazione dell’India sud-occid., sparsa nel Mahārāṣṭra, stato federato che si estende su gran parte dell’altipiano del Deccan: lingua m. (o, come s. m., il maratto), lingua appartenente al ramo...