GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religione romana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] Scott Ryberg, op. cit., p. 90 ss., tav. 27, fig. 41; G. Hafner, in Röm. Mitt., lxii, 1955, p. 160 ss.; colonna di Giove a Magonza: E. Rink, op. cit., p. 19 e ss. Monete con i G. di Augusto, di Cesare e dell'imperatore raccolte in E. Rink, op. cit., p ...
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Acquamanile
U. Mende
E. Cruikshank Dodd
Prezioso recipiente destinato a contenere l'acqua per lavarsi le mani, foggiato a forma di animale, creatura leggendaria, cavaliere, testa o busto umano. Nel [...] . Una fonte della metà del sec. 13° (Chronicon Moguntinum) cita a. d'argento in gran numero nel tesoro del duomo di Magonza, in foggia di leone, drago e grifone, nonché di altri animali non meglio specificati e ornitomorfi. Nei tesori delle chiese si ...
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Vedi ALESSANDRINA, Arte dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRINA, Arte (v. vol. i, p. 218)
A. Adriani
L'arte a. rimane ancora un capitolo assai oscuro dell'arte ellenistica; ma è un fatto positivo che intorno [...] und Rom, p. 28 ss., passim; B. Segall, in 119-120 Berl. Winckelm. Progr., 1966, p. 31 ss.
Vetri: E. Simon, Die Portlandvase, Magonza 1957; F. Coarelli, I vetri dipinti di Begram e l'Iliade Ambrosiana, in St. Misc., I, 1958-1959 [1961], p. 29 ss.; D ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] Un campionario di s. legionarie del I sec. si può vedere nelle stele funerarie della regione renana. Nelle stele di Romanius a Magonza e di Vonatorix a Bonn, come in quella di Volgeberta, l'impugnatura e la guardia sono tornite e molto voluminose, il ...
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NUMANZIA (Numantia)
A. García y Bellido
Città celtiberica le cui rovine si trovano presso l'attuale Soria, su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero. Venne conquistata dalle truppe di [...] , Madrid 1923; id., La Ceramica Iberica de N., Madrid 1924; id., Numancia, Barcellona 1929; F. Behn, Numantia und seine Funde, Magonza 1931; A. Schulten, Geschichte von N., Monaco 1931; id., Numantia, in Pauly-Wissowa, XVII, i, 1936, col. 1254 ss. e ...
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STAGIONI
E. Simon
Le quattro Stagioni, (greco: ὦραι; lat. tempora anni), tema inesauribile della musica, delle arti figurative e della poesia fino all'evo moderno, sono creazioni relativamente tarde [...] : Hanfmann, nn. 69-70. Ceramica aretina: Hanfmann, nn. 57-60. Argento da Aquileia, Vienna: Hanfmann, n. 15; H. Möbius, in Festschrift Matz, Magonza 1962, p. 80 ss. vaso di onice da Mantova, Braunschweig: Hanfmann, n. 14; E. Simon, Die Portlandvase ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] des Westreichs, in Bonner Jahrb., 1952, p. 165; W. F. Volbach, Elfenbeinarbeiten der Spätantike und des frühen Mittelalters2, Magonza 1952; W. F. Volbch, in Reallexikon zur deutschen Kunstgeschichte, s. v. Diptychon (Elfenbein); K. Wssel, Studien zur ...
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PIETRO E PAOLO
C. Bertelli
Apostoli e martiri. Già la Lettera detta di Clemente (Il sec.) raccoglie la tradizione romana secondo cui i due apostoli avrebbero subito il martirio insieme; nel IV sec. [...] un barbato stante su una pedana (Pietro? Barnaba?) e, sotto, Paolo a Malta (Atti, 28, 1-9). Il dittico, proveniente da Magonza e databile nel V sec., è attribuito dal Volbach con dubbio a Costantinopoli, pur rilevando le affinità con dittici di Roma ...
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SITULA (situlus, situla, sitla)
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
Denominazione comprendente, nella terminologia archeologica, un vaso metallico, di rado fittile, di forma [...] 1952; id., in 37-38 Bericht röm.-germ. Komm., 1956-7, p. 91 ss.; E. Sprockhoff, Handbuch d. röm.-germ. Zentralmus., Magonza 1954; A. Minto, in Studi... Baserga, Como 1954, p. 82; M. V. Giuliani Pomes, in Studi Etruschi, XXIII, 1954, p. 184; F. Starè ...
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Vedi FARSALO dell'anno: 1960 - 1973
FARSALO (v. vol. iii, p. 597)
L. Beschi
Ancora aperto resta il problema della identificazione della antica Phthia omerica.
N. Verdelis pensava che essa si trovasse [...] p. 260 ss.; R. Hope Simpson, A Gazetteer and Atlas of myc. Sites, Londra 1965, p. 158 ss.; H. Biesantz, Die thessalischen Grabreliefs, Magonza 1965, pp. 65 ss.; 101 ss. e passim (cfr. recensioni Am. Journ. Arch., 71, 1967, p. 99 s.); Bull. Corr. Hell ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
puntazione2
puntazióne2 s. f. [dal ted. Punktation, der. di Punkt «punto»]. – Solo nella locuz. puntazioni di Ems, l’insieme dei punti dottrinarî concordati a Ems, in Germania, nel 1786, tra gli arcivescovi di Treviri, Magonza, Colonia e Salisburgo,...